Come si combatte il granchio blu nelle lagune sarde?
Con la padella, secondo tanti geni dei fornelli, qualche amministratore e tanti uomini politici.
Io sto male a leggere queste banalità, ma devo accettare che esistano e abbiano piena cittadinanza politica anche queste idee bislacche.
Come si combatte la peste suina?
Riaprendo il pascolo brado, posto che il semibrado è già regolato dalle leggi.
Perché si dicono queste scemenze? Perché si avvicinano le elezioni.
Io sto male a leggere queste assurdità, ma devo accettare che esistano e abbiano piena cittadinanza politica anche queste idee bislacche.
L’Italia si indigna perché scopre che le idee della Destra sono razziste?
Ma quale novità!
Un bravo giornalista ha rivelato ieri che le idee del generale Vannacci erano largamente condivise dall’attuale premier Meloni nel 2019. Nel 2019 tutti zitti, nel 2023 tutti indignati. Dove sta la dignità delle posizioni stabili, coerenti, dignitose, resistenti? Dove sta la capacità dolorosa anche della retractatio?
Il problema non sono le idee della Destra, perché sono tutt’altro che nuove, ma le indignazioni pavloviane della Sinistra che con la tirannide del politically correct sta spostando a Destra milioni di persone che non accettano di vedersi imposto l’abbecedario del lessico politico.
Se si è liberali e democratici, Vannacci e la Meloni hanno diritto di manifestare le loro idee, non hanno diritto a metterle in pratica nell’esercizio delle loro funzioni perché sono contrarie all’ordinamento giuridico della Repubblica italiana.
La strada dell’indignazione è banale.
È facile.
L’estetica del “Vergogna!” non costa fatica e fa sentire giusti.
Ma l’indignazione non è giusta, perché è autoassolutoria, perché in genere è intollerante e dogmatica, certissima di sé, ma alla fine lascia le cose come stanno.
Nei periodi violenti e drammatici della storia, le migliori prove di resistenza non sono state date dagli intransigenti di piazza (subito pronti a essere realisti e a riconoscere l’ineluttabilità del potere costituito), ma da quelli di spirito, da quelli che dicono “Sì” e “No”, da quelli che combattono se stessi dentro di sé, che si allenano a non accondiscendere il male nelle piccole cose; questi sono sempre stati pronti a pagare senza enfasi.
Mi sento come un animale cui abbiano distrutto il suo ambiente. Mi sento solo, con Ronzinante, senza soccorso letterario (perché secoli di razionalismo hanno insegnato a non dare alla letteratura compiti che non ha) a guardare un mondo sempre più cialtrone, che non ama né onore né dignità.
Condivido in parte la tua interessante analisi. Tuttavia mi interrogo. A parte la denuncia di cui hai riportato un estratto sarebbe interessante sapere quali altre concrete iniziative ha portato avanti Vannacci rispetto alla questione sull’uranio impoverito.
Quella denuncia, a mio modesto avviso, è stata intelligentemente presentata soprattutto per preservare se stesso da un probabile o anzi certo coinvolgimento quale corresponsabile, considerato il ruolo apicale che ricopriva nella circostanza. Ha dato spazio a questo tema nel suo libro?
“la maschera da indignato nasconde spesso una carogna…”
Un habitat lo si può sempre ricostituire, l’importante è abitarlo insieme dignitosamente. Mi ribello a razionalismo e strutturalismo. Riabilitiamo ciò che per natura non potrà mai estinguersi: la letteratura.
Grazie professore!
Non sei solo, però non abbondano quelli che usano il cervello
La storia insegna che per far estinguere rapidamente una specie animale è sufficiente che l’uomo inizi a darle la caccia. Mi sembra questo il caso del granchio blu. Se si inizia a pescarlo massicciamente per le sue ottime qualità alimentari siamo pur certi che si estinguerà in tempi brevi (e i pescatori chiederanno i soliti indennizzi).
intanto… https://www.lanuovaferrara.it/ferrara/cronaca/2023/08/17/news/da-goro-alla-florida-al-via-la-commercializzazione-di-granchio-blu-1.100364841
Prof. , segnali di resa, così deprimi il tuo “popolo”, da poco ho visto in collina, sentiero di Santa Barbara, una quercia totalmente rovesciata al suolo, ma tenacemente aggrappata al suolo stesso con le radici, e comunque rigogliosa, mi è sembrata la rappresentazione della terza via tra resistenza e resilienza, non mi spezzo
né mi piego, serfo sulle onde e nei saliscendi, e a chi mi vuole male chisigo’
… ama il successo!!! Peràula chi analizada in sardu faghet fragu de fogna.