di Paolo Maninchedda
Il vescovo di Rieti Domenico Pompili ha dichiarato in una sua omelia: «I paesaggi che vediamo e che ci stupiscono per la loro bellezza – recita un passaggio – sono dovuti alla sequenza dei terremoti. Le montagne si sono originate da questi eventi e racchiudono in loro l’elemento essenziale per la vita dell’uomo: l’acqua dolce. Senza terremoti non esisterebbero dunque le montagne e forse neppure l’uomo e le altre forme di vita. Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell’uomo!».
Può essere una tentazione quella di negare l’imperfezione della natura e i suoi effetti, che non rappresentano un male morale, perché non c’è una volontà che li genera, ma è comunque un male negli effetti e sembra smentire la provvidenza divina, l’orientamento del creato al bene e al sostegno della vita. Però, al di là dei chierici e delle loro narrazioni a posteriori che fanno tornare tutti i conti e raddrizzano anche le gambe dei cani, i conti non tornano. Il creato è imperfetto e come ha avuto un inizio avrà una fine, perche lentamente sta morendo, come insegna il secondo principio della termodinamica.
Bisogna saper stare dritti di fronte al male e al dolore ed è faticoso proprio perché entrambi non hanno senso. Dire che i terremoti hanno generato le montagne, è come dire che i maremoti fertilizzano la terra e che le epidemie sono salutari perché regolano il carico antropico. È una visione darwinista che, pe rimanere ad esempi meramente liceali, aveva generato l’ateismo di Leopardi. Il creato come macchina indifferente agli uomini è un’idea molto diffusa e anche con un certo suo fondamento logico, ma che venga ripreso da un vescovo è un po’ strano.
Che si dirà a una famiglia con un figlio gravemente malato? Le si dirà che è nell’equilibrio biologico del sistema che la debolezza del bambino sia sanata dalla morte?
Non c’è niente da fare, certe domande restano lì senza risposte, sia sul piano naturale che storico. O ci siamo dimenticati quanto la vicenda dell’Olocausto interrogò le più alte intelligenze europee sulla compatibilità dell’esistenza di Dio e di queste grandi manifestazioni del male?
I misteri, cioè, semplicemente, ciò che ancora non ha una risposta, sono misteri, punto e basta. E in fin dei conti, anche Gesù Cristo non ha spiegato il male, semplicemente lo ha patito e superato. La speranza cristiana è che quel percorso di superamento riguardi tutta l’umanità.
P.S.
Sicuramente oggi qualcuno entrerà nel blog per sapere ciò che penso della vicenda delle Asl. Però esiste una gerarchia nelle cose della vita, e mentre le Asl sono facili da capire e da spiegare (e l’ho fatto ieri in modo semplice: i sardi sono in grado di saper affrontare tutte le sfide che li riguardano e debbono farlo per crescere) il male, la malattia, il dolore, la solitudine, tutte queste cose non sono facili da accettare e meritano che si spenda qualche minuto in più per parlarne e per rifletterci.
Il creato non è imperfetto, l’universo è perfettamente sincronizzato con la natura, gli accadimenti, l’uomo. La bibbia o quanto Dio ha lasciato detto e scritto è verità, ma quanto riportato agli uomini fino a oggi è tutt’altro che verità. Fin dalla notte dei tempi all uomo e’ stata data la conoscenza. La natura e’ ricchissima di tutti gli strumenti necessari alla cura e sopravvivenza dell essere umano. Ogni creatura e’ dotata dell istinto necessario a vivere bene, come gli animali anche l uomo ha il suo istinto, e in piu’ del regno animale ha la conoscenza che negli anni si e’ sempre piu’ evoluta. Peccato che l uomo abbia perso il contatto col suo se interiore, lasciandosi condizionare e impoverire da coloro che hanno compreso prima di altri, grazie al potere ne hanno occultato ogni informazione. Peccato che la parola di Dio sia stata manipolata da coloro che ne divulgavano il verbo trasformando in paura e terrore a deboli e ignoranti con un indottrinamento subdolo ealato. Peccato che i potenti, nonche rappresentanti politici (italiani) da quel DI nn hanno a cuore le sorti del popolo, portatori malati della conoscenza e tecnologia ormai ingordi di ricchezza e benessere, quindi perxhe sprecare risorse per garantire case sicure in casi di terremoti o altre manifestazioni naturali esistite da che mondo fu. Un popolo ignorante, terrorizzato, e magari malato e’ molto più controllabile e gestibile, ma mi fermo qui. In fondo questa e’ semplicemente la mia visione di realta da quando ho smesso di ascoltare telegiornali. Da tempo dico che la situazione attuale e’ creata perche studiata a tavolino. Mi scuso con chi nn sara d accordo ma è la mia visione della realtà.
Ill.mo Assessore,
se le case fossero state costruite o modificate per resistere ad un terremoto, una parte di ciò che è accaduto non si sarebbe verificato, questo il messaggio dell’alto prelato.
La visione darwinista della vita spesso non tiene in debita considerazione il fattore antropologico e la variabilità di modificazione degli esiti di eventi naturali che questo impone, ma alla fine – facendo parte anche l’uomo del novero delle creature biologiche – non si può sottrarre a leggi chiare e certe. Per quanto concerne le patologie però l’invito è a guardare ciò che l’uomo stesso fa e ha fatto: la ricerca esiste, non fa miracoli ma qualcosa di buono lo da.