Sardiniapost dà notizia che domani alle 10,30 nella sede del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri a Cagliari si terrà una conferenza stampa sull’indagine condotta dalla Procura di Oristano sui vaccini. Nel frattempo, cioè tra la consegna del rapporto dei Carabinieri all’Autorità Giudiziaria e questa convocazione, si è già saputo che ci sono quindici indagati cui (grazie a Dio!) sono stati già notificati gli avvisi di garanzia (a differenza di ciò che accade in altre indagini dove si viene spiati per mesi, se non per anni, senza che venga notificato uno straccio di avviso di garanzia).
Qual è l’urgenza di questa conferenza stampa? Nessuna.
Questa conferenza stampa avviene a distanza di poche settimane dall’approvazione alla Camera della direttiva europea sulla presunzione di innocenza rinforzata che recita: “Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che, fino a quando la colpevolezza di un indagato o imputato non sia stata legalmente provata, le dichiarazioni pubbliche rilasciate da autorità pubbliche e le decisioni giudiziarie diverse da quelle sulla colpevolezza non presentino la persona come colpevole”.
Nel caso dei vaccini, si è in una fase ben lontana dal fine indagini, non si è neanche vicini di striscio alla richiesta di rinvio a giudizio e già si parla di conferenze stampa? Incredibile.
La legge, tuttavia, prevede che: “Ciò lascia impregiudicati gli atti della pubblica accusa volti a dimostrare la colpevolezza dell’indagato o imputato e le decisioni preliminari di natura procedurale adottate da autorità giudiziarie o da altre autorità competenti e fondate sul sospetto o su indizi di reità“.
Si deve pensare che le conferenze stampa siano atti della pubblica accusa volti a dimostrare la colpevolezza degli imputati? Sembra proprio di sì ed è qualcosa di abominevole.