Trascorrevo un pomeriggio felice, da solo, al mare, col mare agitato ma non troppo, a respirare l’equilibrio tra tepore, freschezza e libertà, quando un amico mi ha mandato il video dell’ultimo consiglio comunale di Olbia, nel quale il sindaco Nizzi si è esercitato nella recitazione di una favola esopica, quel bellissimo genere letterario privo di personaggi ma ricco di tipi, di allegorie e di simboli, come lo sono le favole degli animali parlanti.
Secondo il mio amico, allorché Nizzi si è rivolto al Signorotto di Campagna che avrebbe presentato una denuncia in Procura si sarebbe rivolto a me. Sono sicuro di no. Sono sicuro che non era rivolto a me.
Il caso ha poi voluto che in quei giorni stessi scrivendo per mio nipote la favoletta sul Bullo di Città. “Che coincidenza!”, ho pensato.
Io Signorotto non sono mai stato.
Signore sì, signorotto no e Nizzi lo sa.
I Signorotti sono quelli che usano il potere per diventare ricchi, molto ricchi, che hanno dalla loro magistrati e forze dell’ordine strette nel patto della comodità e del lusso, del detto e del non detto, che usano l’arroganza per far paura, usano la forza anche per farsi portare l’acqua a casa, ma soprattutto i Signorotti sono quelli che rompono le scatole anche a coloro che manco li vedono, che li ignorano, che non li cercano né per omaggiarli né per contrastarli. I Signorotti, quando incontrano una persona libera e indipendente, e che magari si sta facendo un bagno, soffrono e dunque, prima o poi, la devono aggredire, perché ne hanno paura, perché basta uno che tenga la schiena dritta perché molti si raddrizzino, piano piano.
Io non sono un Signorotto che ha presentato una denuncia.
No, e Nizzi lo sa.
Io sono un signore che, senza nascondersi e senza alcuna fiducia nell’autorità giudiziaria, ha presentato un esposto alla Procura di Tempio, non contro Nizzi, ma a tutela di se stesso. Quando ero assessore della Regione Sardegna ho visto assessori di dieci-quindici anni prima degli eventi, venire iscritti al registro degli indagati e poi essere rinviati a giudizio per alluvioni con vittime.
Posto che io credo di aver fatto tutto il possibile per difendere Olbia dagli eventi alluvionali e posto che oggi Olbia è terribilmente esposta a nuove tragedie non per colpa o responsabilità mia, ho pensato, insieme al mio successore, l’ing. Balzarini, di riepilogare al magistrato tutta la nostra attività, in modo da sottoporla al suo giudizio in anticipo e con chiarezza, non a distanza di anni e magari nelle fasi tumultuose di una nuova alluvione.
Chiarito dunque che non posso essere io il Signorotto di Campagna, può essere questa l’occasione per precisare anche un altro aspetto.
Il Piano Mancini che io e Balzarini abbiamo sviluppato e condotto fino all’esecutività, non era né mio né suo, era del Comune di Olbia ed era stato realizzato in collaborazione col Distretto Idrografico. Era fatto così bene che i suoi dati sulle portate e sui tempi di ritorno sono stati confermati dal Distretto Idrografico anche rispetto alle prime proposte della fantomatica alternativa (ad oggi ho contato almeno tre progetti alternativi presentati annunciati e poi non sviluppati) di cui si sta occupando l’amministrazione Nizzi.
Il Piano Mancini è stato bocciato in sede di VIA dalla Regione Autonoma della Sardegna con una procedura unica, nei contenuti e nei soggetti che vi hanno partecipato, nella storia dell’amministrazione regionale. Mai si era visto un parere negativo emesso da un Capo Servizio contrario ai pareri positivi dei Capi-settore, emesso appoggiandosi al parere di un professionista esterno temporaneamente dipendente della stessa struttura del Capo Servizio. Mi hanno detto che questa procedura è stata valutata dalla Polizia Giudiziaria e ritenuta regolare. Benissimo, avrei piacere di leggere e pubblicare questo rapporto, perché sono sicuro che se ne potrebbe trarre una pièce cabarettistica di successo. Resta un fatto: a oggi Olbia è in alto mare nella difesa dal rischio idrogeologico e lo è dopo aver gettato alle ortiche l’unico piano disponibile e giunto all’esecutività. Era per me importante togliere ogni alibi all’autorità giudiziaria: se dovesse succedere qualcosa, non devono venire a cercare me e Balzarini.
Infine, nella remotissima eventualità che per sbaglio, per un calo di zuccheri improvviso, nella mente del sindaco Nizzi fosse davvero passata l’idea di epitetarmi come il Signorotto di Campagna, mi difendo artisticamente con il rinvio all’apologo comico di Proietti sul Cavaliere Nero e sull’attività fastidiosa che non si deve mai fare con lui. Io parlo in faccia, diretto, da sempre, e se ho da dire a Nizzi che il suo incarico a Technital puzza lontano un miglio, glielo dico guardandolo in faccia, vestito da professore e non da signorotto, senza paura, dritto, perché se uno ti incontra per strada e ti rompe le balle, merita che gli si dica in faccia ciò che è vero e lui non vuole sentirsi dire.
Il sindaco ne ha sparate di cotte e di crude in questi anni. Una in più non farebbe testo se non fosse che annunciare e lasciar “dire” agli scriba locali che con le Hi* si ha la riduzione degli Hi4, Hi3 e Hi2 non solo è falso, quindi non fondato, ma è ingannevole, fuorviante e illusorio. Quindi in generale PERICOLOSISSIMO E INTOLLERABILE, ancora di più considerando che trattasi di Olbia. Luogo dove, si fa abbastanza in fretta in certi ambienti a sparare cazzate e a dimenticare le ragioni vere delle alluvioni che l’hanno colpita dal 1979 ad oggi.
Nizzi fino ad oggi, oltre che bisunto dal Signore, è stato baciato da immeritata fortuna poiché le vituperate nuvolette cicloniche non lo hanno mai disturbato. Deve essere che è simpatico almeno a Giove Pluvio
Si «Bullo», ispetendhe s’allagamentu e disastru chi Deus nondhe campet, at a tènnere però pro carchi mortu “imprevisto” su prozetu de monumentu zai prontu (ma ispetat su númene de b’iscrìere) e, si bi podet zurare pro su bonugoro, prontas fintzas sas “previste” làgrimas di coccodrillo.
Nois pro su bene de sa zente e sou puru li pregamus chi no tenzat de prànghere.
Però, lampu, proite a istare ispetendhe disastros? Pro fàghere carchi balentia de zenia bullista? Chi siat sabiesa e no machine custu puru?