Verpa languescens, questo mi sovveniva ieri sera, mentre camminavo e pensavo a che cosa avrei scritto oggi.
Esco la sera a camminare sempre in compagnia della mia parentela medio-tronco-inguinale: i due gemelli penduli e il loro cugino unico, la loro vittima. Perché i due malefici simmetrici aizzano il cugino, ma lui non lo sa; vive consapevole di cosa desidera, ma non sa perché lo vuole. Quando camminiamo insieme, la parentela si annoia, oscilla un po’, ma quello che si sbattacchia di più, da un parte all’altra, senza senso e con grande fatica, è sempre lui, il cugino unico, con quel suo fare polifemico monoculare, che quando camminiamo vede solo mattonelle e asfalto e si chiede quando rivedrà le stelle. Agire senza senso, esistere senza un perché, mentula putris dicevano i latini.
Ecco, il tema di oggi è: quali sono gli effetti politici dell’oscillazione inane del cugino pendulo?
Era luglio, il popolo sardo era attraversato dal fremito della ribellione alla speculazione eolica e tra le fila della Giunta regionale si studiava con profitto, per ragioni di immagine pubblica, lo shampoo placebo, quello che profuma, ma non lava e lascia i capelli unti a olio come quelli degli attori holliwoodiani quando sudano o fanno l’amore (questa storia del sesso come fitness, o peggio, crossfit, ha preso all’anima).
Era ieri e sembra già passata un’eternità, perché viviamo nel secolo breve dove tutto può succedere, dove le occasioni se non vengono da sé, bisogna farle accadere. In un dialetto pugliese, il fato è detto ‘mbruoglio e la storia sarda si è ‘mbruogliata a tal punto che serio e faceto si sono mischiate in una tragicommedia a esito incerto.
In questo contesto preclassico, di dei, semidei, eroi, ninfe e ciclopi, frammisti a camerieri, adulatori, delatori e servi, accade che ‘mbruoglio fa un brutto scherzo a My Dear e al suo gruppetto con la mentalità da assediati disposti in cerchio contro un nemico immaginario che manco se li fila da lontano. La Giunta è riunita e gli uffici dell’Assessorato alla cultura hanno diligentemente preparato la camicia della delibera di nomina dei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Film Commission. Come sempre accade in questi casi, gli uffici hanno preparato la delibera senza i nomi, che invece vengono discussi e inseriti durante la riunione dell’esecutivo. È il 24 luglio, c’è caldo, Cinquecaschili ha forse acceso l’aria condizionata, ma il clima è comunque rovente, i cervelli friggono, le lingue corrono e si giunge a discutere la delibera 26/12: nomina dei membri del Cda della Sadegna Film Commission.
Quando si tratta di nomine, lo staff milionario di My Dear estrae dai cassetti due agende, una rossa per i buoni, e una nera per i cattivi; i compilatori di questi elenchi dei beati e dei dannati non sono né Lucifero né san Pietro, ma i cronisti pentastellati delle amicizie e delle inimicizie, del sospetto e del dubbio, della proscrizione e della punizione, sono dei dilettanti della storia politica sarda, spesso allevati nel ‘nido di corvi’ della Sardegna, che conoscono quattro gatti quattro, che non sanno neanche vincere, perché la vittoria per loro è un caso e non un’arte, e dunque si comportano sempre come fanno i settari, vedendo fantasmi anche dove non ci sono, o come fanno gli invidiosi che fanno scontare agli altri il peccato di essere vivi. Fatto è che, questa volta, non solo la Giunta, indotta dai compilatori dei quaderni dei salvi e dei perduti, indica i membri del Cda, ma come Totò in Malafemmina, quando detta la lettera a Peppino de Filippo, abbondando in punteggiatura, così la Giunta eretta si lancia e nomina compatta anche la presidente del Cda, non si sa mai che non fosse chiaro l’intento, al punto si è aggiunto il punto e virgola e financo un apostrofo. E che diamine!
Ovviamente, la Giunta ha fatto una cosa che non poteva fare, perché il Presidente della Fondazione non è nominato dalla Giunta, ma dal Cda. Non solo: non si è accorta che uno dei nominati era inconferibile, cioè non poteva essere nominato. L’errore è stato rimediato qualche giorno fa e ne ha dato notizia L’Unione Sarda.
Adesso smettiamo di sorridere e facciamoci due domande.
Ma quanto paghiamo noi un Segretario generale della Presidenza, presentato come uno chef stellato, pagato come non mai, giunto da Terramanna senza essere Terramagnino da Pisa, uno che doveva evitare ai Sardi impugnazioni e figuracce, e che non riesce a presidiare e evitare una figuraccia come questa? E dov’era il Direttore generale della Presidenza, quello che materialmente presenzia alle riunioni di Giunta? Il problema è che a reclutare dall’esterno gli apicali dell’amministrazione regionale si incorre in questi errori, perché l’esperienza specifica delle procedure e della storia dell’amministrazione regionale non si acquisiscono in un attimo, né è facile impossessarsene solo con l’impegno e la diligenza. La patina di dilettantismo che ammanta ogni azione della Giunta Todde è frutto del suo settarismo, delle proscrizioni con cui il governo e l’amministrazione regionale sono stati costruiti, dell’indifferenza ai conflitti di interesse (sicuri che non ci siano parenti della Giunta impegnati nelle energie rinnovabili? Sicurissimi?). E in questo quadro di certificata incompetenza, ieri My Shallow, col consueto shallowismo (=superficialità) ha rilasciato un’intervista nella quale più o meno dice ai promotori della Pratobello 2024: “Cari, capisco le vostre paure, ma orsù, adesso, tornate a casa che ci pensiamo noi perché siamo stati eletti”. E con quali competenze? Con quelle dimostrate con le delibere sbagliate? Da dove nasce tanta suffcienza e presunzione? I fatti dicono che è discutibile chi sia più competente tra i pratobellisti e la Giunta Todde.
Ma che modi sono?
Perché trattare da sprovveduti spaventati coloro che hanno pur sempre scritto una legge? La presidente può dire che la legge sarà analizzata, valutata e discussa, ma non sminuirne i protagonisti come poveri sprovveduti spaventati da ammansire.
La Todde si merita un trattamento costituzionale: si merita che non appena il Consiglio regionale approva la legge sulle aree idonee (quella che blocca tutto, ma offre la scappatoia per derogare a tutto) lo stesso comitato che ha raccolto 200.000 firme si prepari per un bel referendum abrogativo che si trasformi in un referendum sulla Giunta Todde. Si merita la sfiducia di popolo con cui venne mandato a casa Renzi.
E io torno alla verpa laguescens, al suo din don metaforico dell’inutilità del non fare…
Gentile Paolo, non lo faccia assolutamente, mi mancherebbero quelle inutili e un po’ barocche prolusioni, ma soprattutto la nostra presidente perderebbe un poderoso contro altare…
Intendevo ovviamente che è inutile QUI in un blog di “denuncia politica”!
Coraggio….
@ Luca E dunque per Lei l’arte è inutile? Mi suicido.
Gentile professor Maninchedda, ha perfettamente ragione non ho idea di cosa sia la letteratura, sono un umile tecnico poco colto, ma ha altrettanto ragione quando si riferisce a metafore e simboli le trovo sovrastrutture inutile rispetto all’obbiettivo di comprendere il testo e il sottotesto. Il detto l’accennato e il taciuto, ma indicato. Altrimenti se per ogni post devo fare un corso di ermeneutica ho paura di perdermi le sue importanti invettive. Orsù, asciughi un po’ l’inutile e vada dritto al punto.
Grazie.
Quando ci incontriamo .. Gabriella Pilleri
Erano altri tempi quando, purtroppo per poco tempo, il Segretario Generale della Giunta era l’avv. Giuseppe Luigi Cucca….
Della serie “ quando c’era lui” i treni arrivavano sempre in orario. Ma per caso stai rimpiangendo il mitico Solinas?
La brillante quanto caustica introduzione è senza dubbio la parte più ,come dire, pirotecnica del pezzo ma che trova facile soluzione con l’uso di un …..sospensorio per i gemelli! Più complesso appare il caso del cugino pendulo, ,ma un buon…. andrologo potrebbe fare alla bisogna. Anche se , ahi noi, il riveder le stelle ricorda sempre più, col passar del tempo, il verso di chiusura dell’inferno dantesco!
Che dire poi della delibera errata? Mi sovviene solo la filastrocca del girotondo che riempiva la mia infanzia e che si sviluppava con un …..casca il mondo, casca la terra ,tutti giù per terra!! Ecco caschi quì, caschi…lì, siamo proprio col cu. o per terra! Alla faccia delle competenze presenti nello staff e sbandierate dalla miracolata del voto disgiunto che con l’ignoranza propria di chi in vita sua non ha mai letto un solo rigo del pensiero di Platone pensa che l’arroganza porti al bello e al buono e la semplicità sia un concetto per poveracci !
Ora attendiamo il parto distocico del ddl sulle aree idonee ,che sarà senza alcun dubbio una presa per i fondelli per tutti i sardi contrari alla pantagruelica invasione dell’eolico e del, più foto ( in senso verpa!) che…voltaico, e prepariamoci ad un gigantesco tsunami referendario per travolgere gli speculatori e , soprattutto, non solo gli incapaci, ma chi pensa di prendere per il sedere il popolo sardo, Vero Dem, M5S e truppe sparse di maggioranza in Consiglio regionale ma minoranza in terra di Sardegna ?
Cordialità.
P.S. Mi scuso per il ritardo con cui scrivo
@ Luca Ammantare di letteratura? Ma lei sa cos’è la letteratura oppure ne sente la fragranza ogni qual volta legge un testo redatto in un registro appena appena più elevato di quello comune? La infastidiscono le metafore e i simboli? È un fatto estetico che posso capire, ma da qui a invitare questo sito a dire pane al pane e vino al vino, cosa che non fa altro da sempre, mi pare ce ne passi. Questo è un sito di opposizione a questa Giunta? Sì, lo è, lo è orgogliosamente. E allora? Chi ha l’ego più ipertrofico, colui che vuole tutto simile alla propria povertà di argomenti e di stili o chi ogni giorno dice pane al pane e vino al vino?
La nostra regina furba,andrebbe seguita per puro amore verso le nuove terre da liberare. Ad accompagnare la “preziosa” in Liguria, bandiere dei 4 morì e fischi E comente naraiada babbu …Si non si cheriat sonada,non s’esser fatta campana !
Pur comprendendo che l’ego sia una motivazione forte, smisurata nei docenti universitari, mi chiedo perché cercare di ammantare di “letteratura” e di “giornalismo d’inchiesta” un blog che fondamentalmente è uno strumento di lotta politica? Sarebbe molto più intellettualmente onesto un diretto e dichiarato pane al pane e vino al vino, tralasciando i penduli o indirizzandoli a chi non scrive in maschera. Però mi accorgo, dai commenti, che questa modalità piace ed ecco che si torna all’ego ipertrofico conclamato….
Complimenti Prof…….mi pare di capire che l a Todde è come il Conte Grilo nei confronti del popolo……..”io so io……..voi non siete un c…0.
Siamo proprio messi bene.
Maninchedda…che dirti sei uno dei pochi “fari” che ci sono in Sardegna. E poi…scrivi da “Dio”!!
Non m’interesso di relazioni parentali, mi preoccupano le intemerate di chi straparla senza saper leggere due dati (e qualcuno l’ha pure eletto Deputato) :
https://ecquologia.com/anche-avs-censura-la-legge-blocca-rinnovabili-sarda/
Finalmente c’è qualcuno che riesce a dire cosa sta realmente accadendo a noi sardi .la storia si ripete prima granaio di Roma poi carbonaia d’italia oggi….
.
Caro Paolo, mi aiuti a ricordare.. quante firme ci vogliono per indire un referendum regionale? e quanti consiglieri in carica possono sottoscrivere una uguale richiesta?
Giusto ma altra parte politica ha fatto lo stesso e anche di peggio.. la partecipazione viene usata solo come clava per colpire l’ avversario.
La legge di Pratobello e’ palesemente incostituzionale e aprirebbe la strada alla deregulation. e non prendiamoci in giro , non e: stata fatta dai cittadini ma da alcuni esperti che , o non sono tali, o sono non totalmente in buona fede.
Tutti ,di destra. , sinistra e centro hanno nominato consulenti esterni per sostentare le loro clientele: ‘ ‘ esperti’ che non sono in grado di capire spesso nulla.
La TODDE deve andare a casa subito. Chi governa può decidere ,ma l’ultima parola è sempre del popolo IL POPOLO E SOVRANO, e lei cara presidente è alle nostre dipendenze ,e no noi alle sue.
Egregio, mentre Ella rifletteva sulla condizione dei cugini penduli (io su quanto stanno girando numerose le pale eoliche dei nostri corregionali), mi è tornata in mente una delle prime dichiarazioni della Influencer Capo che prometteva la propria continua presenza in viale Trento a presidio del cambiamento. Edin ciò mi ha ricordato il suo mentore, Giuseppe Conte (la pochette con il nulla intorno) come lei egocentrico ed illimitatamente ambizioso allorquando per una settimana intera veniva ospitato in ogni trasmissione tv per rassicurare gli italiani che il suo governo era pronto a fare fronte alla pandemia.
Come andò (era febbraio 2020) lo ricordiamo bene tutti. Ora la Nostra decide di riprendere a vestire i panni di Madonna Pellegrina annunciando che si rechera’ in Liguria per contribuire alla liberazione di quella regione.
Poveretta, non si rende conto che sarà la prova vivente del fallimento PD/AVS/M5S e che sarà decisiva per la vittoria del cdx in Liguria.
Peraltro che costei si assenti spesso da viale Trento (è stata segnalata la sua assidua presenza persino a vari compleanni negli asili) forse può essere utile alla Sardegna.
Se non altro fa meno danno. Saluti.
Bella la metafora !!!! L’atteggiamento di questa congrega nei confronti del popolo che li ha delegati a governare,era prevedibile !!!! Lo avevamo a più riprese previsto sia io che soprattutto Lei,Prof.
L’arroganza,l’ incapacità politica dei “parvenu” , la superficialità grillo/contiana su temi altamente sensibili come la delega di potere democratico ottenuta dal voto popolare , crea deliri di onnipotenza ( similfascisti) che nulla hanno da spartire con i sistemi democratici . Stiano attenti ,chi li ha mandati a governare , sono una esigua minoranza di popolo,seppur esigua maggioranza fra ivotanti ; quel popolo silente che non li ha votati e che , è maggioranza reale in Sardegna,si sta svegliando e………,partendo dalle 210.000 sottoscrizioni ,che questa maggioranza al governo tende a sottacere,potrebbe davvero accendere i motori di una civile ribellione ,con obiettivi e risultati ora imprevedibili !!!!!!!!
Analisi e sintesi perfette. Come sempre, aggiungerei
Ho iniziato la giornata ridendo a crepapelle!
Il prologo e’ da vero fuoriclasse ,i suoi commenti sempre acuti e interessanti.
Grazie,non ci faccia mancare le sue ” pillole”quotidiane,e,buona passeggiata.
.
… no at a èssere, de is bortas, unu “méntulu” de guvernu (chi si no béntulat trigu béntula paza, namus “pampalucu” o “pampalucheri” comente naraiat unu compare meu chi a pisedhu minore at fatu su teracu pastore e a mannu su minadore emigradu), ma, cussu “méntulu” mentovadu, “frade mannu” de duos (namus duos pro no nàrrere bàtoro e no pàrrere tropu) caros “ca… ones”? (eventualmente, ma cossizu, si fartat sa “interpetazione” de sos tres puntos, unu CAU mannu a sa logudoresa est fintzas s’ossu de su moriscu irranadu chi candho fimus pisedhos ndhe poniaimus a zogare duos cun zuale e corros e fint BOES mannos).