I Progressisti vanno con la Todde.
Tanti cari saluti.
Pirandello diceva che siamo tutti un po’ cornuti, ed è vero, però un po’ di stile non avrebbe guastato.
Non ci si sposa in pubblico per finta.
E poi, come direbbe uno alla Flaiano, un conto è essere traditi per un’/un amante, un altro per una sega, per una paurosa suggestione solitaria presa per vera. Piuttosto che credere nella vittoria di una proposta originale, i Progressisti si sono fatti sedurre dalla paura di perdere: una sorta di sega nera fatta in gabinetto piangendo, perché se con Soru potevano vincere, con la Todde perdono di sicuro dopo aver perso anche un bel po’ di faccia.
Mi mancheranno i caffè al freddo con l’unico di loro (cristiano e comunista non stalinista) di cui ero amico.
Il Centrodestra vuole uccidere politicamente Solinas.
Si aprono nuovi scenari.
Il problema del Centrodestra è che non conoscono i sardisti, non quelli d’accatto, acquisiti per vincere le elezioni; non conoscono il nocciolo duro dei sardisti, quelli che intimamente si sentono alternativi ai poli italiani, quelli che sanno che l’indipendenza della Sardegna è nel destino dell’Isola e che attendono le circostanze internazionali per realizzarla o per passare ai figli la stessa passione nazionale.
Questi sardisti, gli irriducibili, non si risolvono in Solinas e Kim lo sa. Anzi, forse, hanno solo tollerato Kim.
Kim, adesso, farà l’unica mossa che gli rimane, ma che è deflagrante: libererà il Psd’az dal vincolo con lui e con la sua esperienza (non a caso ha già convocato gli organi), si metterà da parte, non si candiderà a nulla.
Il Psd’az libero da appesantimenti recenti, si riprenderà la posizione alternativa alla Destra e alla Sinistra italiane che più gli è congeniale.
Cosa incontrerà su questa strada?
Inevitabilmente la proposta di coalizione sarda che sta costruendo Soru.
Dall’eventuale negoziato che ne nascerà, dipenderà l’esito delle elezioni.
Se la coalizione di Soru chiuderà col Psd’az senza Solinas e ripulito, stravincerà le elezioni con un programma e una coalizione pericolosamente innovativa e corrosiva sia per la Meloni che per la Schlein.
Se Soru dovesse battere la Todde e Truzzu, cioè contemporaneamente Meloni e Schlein, la Sardegna diventerebbe la culla di un terremoto che cambierebbe i connotati della politica italiana.
E io godrei come un riccio.
Ovviamente il Pd che si è prostrato ai Cinquestelle, i quali non perdono occasione di insultare e prendere a ceffoni i compagni, griderà sui sardisti alla contaminazione illecita, ma in realtà griderà di paura perché rischia di scomparire.
Più leggo le cose che scrive Todde, più mi convinco che il Pd è in una crisi nera.
Ieri Todde ha dichiarato che gli ospedali territoriali (per intenderci Ozieri, Bosa, Isili, Sorgono, Maddalena) devono avere i punti nascita. Ma Todde conosce le leggi o se ne impippa delle leggi o dà aria ai denti per paura del silenzio?
Ma il Pd è disposto a mentire a se stesso pur di sostenere queste stupidaggini?
Lo sa la Todde quanto si rischia a partorire in ospedali dove nasce un bambino ogni quindici/venti giorni?
Va bene la propaganda, ma l’ignoranza delle leggi no.
Infine, la disinformazione. Ieri Schlein è stata intervistata sulla 7 e ha fatto una bruttissima figura sul caso Sardegna e sui rapporti con i Cinquestelle.
Domani ne curerò l’esegesi.
ho la sensazione che questo sito voglia artatamente svilire i contenuti delle proposte dell’on.le Todde
la proposta di aprire tanti centri nascita è funzionale all’aumento demografico, è tanto semplice quanto geniale!
per analogia potremmo chiudere gli ospedali e così la gente non si ammala più!
restringiamo i cimiteri così avremo meno morti!
al mio paese, in effetti, da quando hanno aperto il uovo cimitero muore molta più gente di prima….
com’è che non ci avevamo pensato?
Egregio professore, purtroppo quella che lei chiama paura di perdere credo che sia il frutto di un recente accordo che vorrebbe vedere i progressisti sedersi nella poltrona di palazzo Bacaredda. E questo, a prescindere se si vinca o si perda.
Parafrasando il buon DeAndrè, in questo caso, “più dell’onor potè lo scranno!”.
Cordialmente
@ Carlo Doria No, no, nessun amico. Solo i padrini.
Caro Professore mi dispiace che Lei continui a coinvolgermi in vicende a me estranee e colgo con piacere il suo invito ad incontrarla davanti ai testimoni che vorrà portare compresi i cari amici in comune.
Saluti
@ Carlo Doria Egregio assessore, spero lei stia bene, giacché mi hanno riferito di suoi problemi sanitari. Pubblico il suo commento per dovere di informazione, ma non riesco a non dirle che lei mi irrita perché fa finta di ignorare di essere stato interlocutore del sistema di chiacchiere che ha portato due dei miei amici più cari a finire agli arresti domiciliari. Io e lei, prima o poi, dovremmo chiarirci di fronte a testimoni e parlare del mondo di mezzo di Oristano, quel mondo che io ho combattuto e lei no e che oggi si è impossessato di nuovo della sanità e l’ha distrutta.
Gentile Professore ho letto con molto interesse i suoi commenti sulla visione politica della TODDE e le affermazioni populiste in sanità ma non solo…
La vera riforma necessaria in sanità passa attraverso una riqualificazione e valorizzazione del personale sanitario anche in termini remunerativi e di carriere per rendere nuovamente attrattiva la professione più bella del mondo. Dobbiamo abbandonare il concetto ospedale-centrico per sviluppare al meglio la sanità di prossimità arricchendo i territori di servizi di cura e prevenzione tenendo conto delle mutate esigenze di una popolazione che invecchia. Moltiplicare i punti nascita contro ogni regola e buon senso serve a cavalcare le esigenze di campanile in un’ottica populista e irresponsabile che rappresenta il modus operandi della coalizione che sostiene la TODDE in questa campagna elettorale. Buon lavoro.
Salute Paulu jeo Isco chi tue as connotu e connosches, galu oje, sos Sardistas, cuddos chi comente los cramas tue, dello “zoccolo duro”, tostos, tostorrutos, chi juchent sa Sardigna in su coro, chi pro la difender imbucant a s’iferru allutu, zente chin sessant’annos e prus de tessera P.S.d’Az chi mai ant cambiatu, chi no sunt “paneris de malu assentu”, a Intra e bessi comente a cudda cosa.
Jeo soe impare chin ateros unu ‘e cussos chi a Soru lu apo intesu, bistu e salutatu in thiniscole.
No Isco si ti at datu sos salutos da ‘e parte mea, ti los apo imbiatos a distintu.
Salutos, Fortza paris e a nos bider sanos impresse!
@ Marco. La capisco benissimo, tuttavia io non ho parlato di un Psd’az tal quale, ma di un Psd’az che fa un percorso. La mia posizione di accordo programmatico con loro ripuliti nasce dal fatto che la candidatura di Soru non è una candidatura di rappresentanza ideologica o di testimonianza, ma di governo. La legge elettorale determina l’urgenza delle alleanze. Il Pd vorrebbe il Psd’az isolato; Soru dovrebbe avere l’interesse contrario e dovrebbe intercettare il voto in uscita da Destra, tenendo saldamente il timone del programma e dei valori dell’alleanza. Mentre riconosco e apprezzo la sua sincerità, mi piacerebbe che la stessa esigenza ci fosse verso le liste del Pd e dell’alleanza della Todde, infarcite dei più prestanti collaboratori occulti del governo Solinas. Invece no. Tutti ricandidati. La cupola dello scambio con Solinas non ha i titoli morali per contestare l’eventuale alleanza col Psd’az.
Professore, apprezzo la sua intelligenza e i suoi ragionamenti, ma sui sardisti non capisco: hanno governato malissimo per cinque anni con Solinas, con punte di indecenza amministrativa che Lei stesso ha evidenziato (mentre tutti dormivano). Oggi che non riescono ad acchiappare poltrone con la destra dobbiamo auspicarci che si alleino con Soru? Allora conta solo vincere turandosi il naso? Certa puzza, temo, allontanerà molti elettori anche da Soru
@ Pietro Cambuli Ciò che a lei sembrano panzane, e ne prendo atto, è ciò per cui lavoro da molto tempo. Tanti anni fa non eravamo quanti siamo adesso. Vuol dire che tenere il punto, cioè costruire l’unità politica dei sardi sugli interessi e i diritti dei sardi, lentamente porta frutto. Lei è liberissimo di considerare tutto questo panzane.
Buongiorno, leggo le dichiarazioni dei progressisti: “La priorità è battere la destra”.
Credevo che fosse …amministrare nell’interesse dei Sardi.
Un saluto di buon “viaggio” ad Ovidio Marras, uno che sapeva dire no.
Caro Paolo, ma ancora con questa panzana dell’orgoglio sardista dentro questo Psdaz destinato alla liquefazione? Ma chi ci crede? Nemmeno tu spero! E chi sarebbero gli intransigenti Guardiani della Rivoluzione? Coloro che riscaldano gli scranni assessoriali? O chi nel consorzio del Nord su batte per alimentare il Polo nautico delle meraviglie ? O chi siede nel cda della sfirs.? Studieranno bene anche l’ora della riscossa? Aperitivo o ammazza caffè? Io credo la tua sia una rivalsa fuori tempo massimo, con una punta (profonda) di rancore non curato e incurabile ahimè! Hai proposto la tua visione anni fa, non mi risulta ci sia stato grande apprezzamento da parte dei Sardi.
P.S. chiaramente con “Zedda e compagnia” mi riferivo soprattutto ad Agus, che forse è stato un buon consigliere ma è privo di un mestiere noto.
Zedda e compagnia farebbero meglio a cercarsi un lavoro. Nessuna legge stabilisce che gravino sulle spalle dei contribuenti vita natural durante. Spero vivamente che gli elettori diano quello che si meritano a questi politicanti di provincia che, persi dietro i loro tatticismi, non hanno più idee né ideali se non il solito becero frontismo “de sinistra”, con cui lucrare poltrone e prebende col l’alibi di dover battere una destra di cui non sono certo migliori.
@ Artemio Adesso gli argomenti sono altri, cioè la presunta debolezza delle liste di Soru. u questo non posso certo convincerla, mi pare che lei abbia già le sue convinzioni. Mi pare io possa lavorare a smentirla e lo farò.
Credo che i progressisti abbiano rivelato la loro natura di topo di città. Più che dalla paura di perdere alle regionali, si saranno fatti sedurre dalle sirene di palazzo Baccaredda. Quello che a loro interessa veramente.
Tempo fa, quando la candidatura di Todde iniziò ad essere ventilata, trapelò che l’accordo romano per le regionali sarde avrebbe determinato anche le candidature per Cagliari e Sassari. Si disse allora che al M5S sarebbe andata la candidatura per la regione, ai progressisti quella per il Comune di Cagliari e al PD per il Comune di Sassari. Se era vero sarà il tempo a dirlo.
Forse, quando hanno deciso di schierarsi con Soru, i Progressisti credevano di poter fare i pontieri e ottenere un dividendo dal loro lavoro, ma non avevano capito il gioco e tantomeno la determinazione e il carattere dei giocatori. Sopravvalutando la loro capacità di mediazione si sono ritrovati incastrati in un meccanismo che evidentemente considerano inadatto al perseguimento del loro obiettivo più importante.
I progressisti, dunque, hanno risposto alla vocazione urbana, Cagliaritana. Quella che nella storia ci ha abituato ai voltafaccia.
Ho già detto più volte che Zedda sindaco di Cagliari anche ben visto, nel collegio più grande..450/500 e con tutta tutta tutta la sinistra non ha perso di 2/3 punti che erano forse quelli sino a ieri, ha perso di 15!punti. Lettura i Sardi non hanno gradito, specie i moderati quelli che sono la speranza per i centristi, non hanno gradito una figura di estrema sinistra. Gradiranno adesso uno della destra estrema, addossando tutte le colpe di questi 5 anni solo a Solinas???
La politica sarda, vogliamo parlarne con disincanto? Lo sforzo estremo dei progressisti di fare pace con se stessi sfiora il ridicolo, il bizantinismo del loro ultimo comunicato evidenzia, nero su bianco, le estreme contraddizioni di un gruppo politico che, dietro la foglia di fico del “battere le destre”, batte ogni strada per un proprio tornaconto, ieri notte abbiamo riso, oggi invece vorrei visualizzare un problema evidente, piccoli gruppi autoreferenziali, incapaci di decisioni collegiali chiare, si pongono al centro di un eventuale governo
La mia personalissima risposta?
FUNKOOLO
Speravo in una risposta diversa.. non sono un disinformatore.. ho sempre votato a sinistra ma non sono mai stato comunista..mai votato a destra o per il cd centro destra .. ne oggi voterò il destra centro.. nel bene o nel male non ho mai cambiato casacche e non mi sono mai stati simpatici questi ultimi.. giusto per chiarire ..ho votato due volte soru, una pigliaru, una zedda.. penso di essere stato sempre dalla stessa parte.. ma sarebbe il caso anche di dire le realtà che sanno tutti..così come si sanno anche le liste che appoggeranno Soru ma che ancora non sono note ma che lo faranno questo fine settimana o il prossimo.. non capisco perché non dire le cose che,al di là dei mezzi di informazione o blog vari, sanno tutti ..
@ Luca Luca, di grazia, quali sono le mie topiche? Me le elenchi e ci confrontiamo, magari verificandole con le sue. Già mi infastidiscono le persone che non si firmano, ma quelle che affermano in modo generico le trovo ancora più supponenti. Lei applica i suoi schemi e dice che Solinas che rompe coln la Destra favorisce lo scontro Todde / Truzzu? E secondo quale logica? Sicuramente indebolisce Truzzu, ma che favorisca la Todde è un azzardo suo, non mio. Lei è convinto che la Todde assommi i voti del Pd e dei Cinquestelle, con il Pd spaccato in Sardegna e quasi inesistente a Oristano? Contento lei, contenti tutti, ma non è razionalità. Dire che i sardisti del nocciolo duro del Psd’az stanno nei partiti indipendentisti significa non conoscere e non capire l’indipendentismo sardo. Scoramento di chi? Mio? Ma mi conosce? Io mi scoraggio di fronte alla malattia, alla morte, al male, non alle coglionerie di potere. Io ho scelto da tempo di combattere per la Sardegan e so che è duro farlo. Poi, il suo consiglio finale, è proprio da coniglio mannaro: lei suggerisce di stare fermi ad assistere alla fine del mondo progressita sardo. No, io non lo voglio vedere morire, io voglio vederlo trasformarsi in un grande partito democratico sardo, federalista, libertario; non desidero la morte, desidero la rinascita e per questo stimolo e combatto. Lei mi sembra il leader dei rancorosi di sinistra. Stia pure in poltrona a assistere crogiolandosi nel rancore. Invecchierà così.
@ Artemio Gentilissimo, il suo modo di ragionare è degno della migliore disinformazione del KGB. Mettiamo dei punti fermi: i Progressisti se ne sono andati per ragioni che alla fine conoscono solo loro, ma che attengono solo al calcolo, non alla politica. Non c’entra proprio nulla la composizione della coalizione che hanno presidiato fino a poche ore fa. Secondo: sono io che immagino la rottura dei sardisti con la Destra e che, conoscendoli, ipotizzo un loro percorso. Se fosse per me, negozierei con loro per farli entrare in coalizione, non so che cosa farà Soru. Io lo farei e lo farei con paletti politici più esigenti di quelli che il Pd non ha messo ai Cinquestelle che hanno rovinato le politiche energetiche della Sardegna, hanno governato con Salvini e hanno realizzato la politica di respingimento die migranti più feroce della storia. Non vi è alcuna connessione tra la scelta dei Progressiti e la mia ipotesi di coinvolgimento del Psd’az; lei connette le due cose perché guarda con indulgenza i Progressisti e odia il Psd’az, ma sono sensibilità sue, non caratteristiche della realtà. Terzo: non capisco in nulla il riferimento alla vittoria del 2004. Eravamo tutti insieme, è vero, ma già allora il tema era: testa e cuore in Sardegna o Sardegna periferia di altri centri e di altri cuori? Mi spiace risponderle in modo così netto, ma sono stanco di questo tifo da poltrona.
… “Progressisti”!!! Progressistas de ite? Si dhue aiat e ancora dhue at ómines e féminas (no gente cun a call – onis e panta – lonis, ma personas dignas de su nùmene po su cuncetu chi naraus in sardu) pentzo chi Soru (e poi, poite Soru? Sa Sardigna!!) apat pérdiu una sigla, interessante e bona candho no est apariéntzia buida.
E giai no ant a portare totus su crebedhu abbau, si istimant e bolent calecunu passu de cambiamentu in bonu in su disastru de sa Sardigna e de is Sardos ancora ibertandho is “mirà -culos” chi nosi arregalant coment’e agiudu is ladros de Pisa!
E is Sardos de su PSd’Az. giai no si ant a èssere ammachiaos totus, si sa Sardigna dha portant in su coro e no asuta de is peis!
A dónnia modu sa Coalitzione Sarda cun Soru est cussa nàscida de is Sardos po Sa Sardigna e cussa chi podet fàere s’unione prus manna e prus forte possìbbile e profetosa de cambiamentu in bonu. Si is Sardos no abbarraus ammammalucaos abbadiando e ibertandho ma faendho donniunu sa parte nosta de sa responsabbilidade e libbertade chi teneus.
A dónnia modu oe sa Coalitzione Sarda est cussa giusta.
Bae in bonora, bae, terra mia / e sias beneita amada zente, / ti lugat in su chelu eternamente / s’istedhu de sa paghe a fagher ghia! / Fàghedi onore, libbertade e istima! / Fortza, Sardigna, pèsadi e camina!!
La Todde ha dichiarato che Zedda (sigh) è l’unico cha ha fatto opposizione a questa giunta. Affermazione degna del miglior Toninelli. Buonviaggio con la Taverna inutile Zedda. A Cagliari di te come sindaco non abbiamo nostalgia
Non capisco per quale motivo nessuno parla del fatto che non tutti siano disponibili a candidarsi in coalizione con chiunque.. ora giunge ultima la notizia che Soru sarebbe pronto ad imbarcarsi i sardisti dopo lo scempio di questi anni..magari aggiungiamo anche il cosiddetto grande centro…tutti sanno che parlano da mesi e sarebbero convergenti secondo gli scenari. in questa ipotesi si chiede ai progressisti di sostenere Soru anche con questa gente dentro la coalizione..cioè andare con coloro ai quali hanno fatto opposizione..perché nessuno parla di questo.. Soru sta facendo una battaglia personale ed è corretto che la faccia con chi vuole e con chi crede al suo.progetto ( che in realtà mica si è capito quale sia a parte bandire gare internazionali per tutto)…ma non si può chiedere a prescindere che lo si segua magari insieme a chi era in maggioranza nell’ ultima legislatura ..forse i progressisti lasciano Soru per questo ma nessuno ne parla..perché mica c’è scritto da nessuna parte che Zedda verrà sostenuto a sindaco così a scatola chiusa.. Soru faccia la sua battaglia e deve portarla avanti senza indugi.. se vincerà sarà il presidente di tutti.. quale paura se tanto si dice che sia il candidato con il più altro gradimento ?oppure non è così? Professore Lei sa bene perché Soru non ha avuto il.sostegno.dal Pd. è non dagli organi nazionali ma da quelli regionali.. eravate tutti insieme nel 2004 e siete stati scottati tutti…
Gentile Paolo a un certo punto, però, di fronte a tante topiche prese persino un osservatore attento come te dovrebbe accettare la sostanziale differenza tra desiderata e realtà fattuale delle cose. E scansare il rischio di divenire una Cassandra al contrario. E’ chiaro a tutti, pure a lei che pur tuttavia continua ad abusare della psicanalisi applicandola alla politica sarda, o meglio, ad alcuni dei suoi più “illustri” protagonisti, che dopo l’addio dei Progressisti a Soru e dopo il defenestramento di Solinas, che la partita sarà tra centrodestra e centrosinistra. Punto. Col centrodestra ampiamente favorito per tutte le cose che anche tu spesso hai ricordato: in primis il fatto che i 5Stelle siano invisi a una buona fetta del partito e perché Pd e centrodestra nell’appetito spartitorio pari sono e si muovono su rette intersecanti. Alla definizione di Psd’Az di oggi, poi, che altro non è che un’accozzaglia interscambiabile di portatori di voti, coagulatosi attorno al potere assolutistico (garantitogli sic et sempliciter dalla carica di Governatore, ora in scadenza) del buon Solinas, come partito “alternativo alla Destra e alla Sinistra italiane che più gli è congeniale” non ci credi più neanche tu: perché quella è la massa a-critica del partito. Ovvero i militanti del partito. Non esistono sardisti irriducibili: quelli stanno nell’2% dei vari Liberu, Sardigna Natzione et similia. E il PsD’Az chinerà il capo e rientrerà nella coalizione del centrodestra una volta definito lo strapuntino da dare a Solinas. Proprio perché i portatori sardisti di voti di cui sopra mai rinunceranno al posto in consiglio regionale: neppure per un Solinas. Quindi, in conclusione: io capisco, il palese scoramento sul fatto che nessuna delle tue previsioni politiche si siano avverate (mi taccio sul Soru che hai fatto diventare un campione di democrazia, affabilità e simpatia) ma ora, un po’ come nel film “Il mondo dietro di te” il mio consiglio è quello di osservare, con le mani dietro la schiena, il mondo politico sardo progressista saltare in aria dopo le regionali. Io sarò il primo a spargere il sale sulle sue rovine per evitarne il ritorno in un futuro prossimo. Forse è l’unico modo perché nasca finalmente un partito autonomista, progressista ed europeista che abbia davvero a cuore le sorti della nostra Sardegna.
@ Aldo Faccio un ragionamento simile al suo: di quanto si è svuotata la coalizione della Todde con l’emorragia dei dirigenti Pd che si è registrata nelle scorse settimane? Lei riesce a quantificarlo? Non credo. Io non so quanti elettori dei Progressisti seguiranno la follia dei dirigenti dei Progressisti. Certamente Soru ha perso qualcosa, ma alla fine, quando si presenteranno le liste, la sua coalizione sarà ben posizionata. D’altra parte, non le sfugga che il Pd sta facendo le liste sugli uscenti, cioè liste highlander (ne eleggeranno uno solo) che sono deboli perché inevitabilmente incardinate sulla corrente del consigliere uscente, non su un partito vero, posto che la gente si sta sottraendo all’impegno delle candidature inconcludenti e di solo sacrificio. Vedremo.
Mi scusi professore, ma con la perdita dei Progressisti la coalizione di Soru non si è un po’ svuotata? Certo, ci sono una serie di sigle e movimenti. Ma secondo me non hanno attualmente la capacità di creare liste portatrici di voti.
Se Soru chiudesse col Psd’Az immagino però che lo scenario sarebbe totalmente diverso. Vedremo
Mi viene in mente il film “Poseidon” dove un pugno di persone, andando contro corrente si salvano mentre la maggior parte cerca scampo dalla parte opposta e viene inondata e affonda con la nave. Soru sta offrendo quella strada contro corrente. I progressisti hanno scelto l’altra. Buona fortuna.
Il problema è: chi partorisce? Con la natalità che abbiamo in Sardegna anziché punti nascita conviene aprire reparti di geriatra o RSA, ischida su sonnu o Todde!
Solo un augurio: Bucca tua santa. ( Magari si avverasse)