Oggi il Corriere della Sera non sapeva come fare la prima pagina che, infatti, è un guazzabuglio di notizie.
Da quel che si vede, la notizia principale sarebbe il vertice Meloni- Macron, circondata dalle analisi sulla riunione della Direzione del Partito Democratico, della cui cronaca, nelle pagine interne, non si capisce nulla.
Non sfugga il riquadrino sulla crisi del tennista Berrettini, con la rassicurante affermazione che la Melissa Sattanon c’entra nulla. E ci sarebbe mancato pure che ci entrasse qualcosa! Ma si può?
La direzione del Pd secondo il Corriere della Sera è stata vinta dalla Schlein a colpi di citazioni di cantautori bolognesi. Una è di grande intelligenza: “Tra la partenza e il traguardo in mezzo c’è tutto il resto”. Certo è che c’è da rimanere folgorati per la profondità e l’originalità di cotanto senno!
Servirebbe, a sentire la Schlein del Corriere un’estate militante. Tra l’estate militante delal Sinistra e quella sicuramente gaudente della Destra, chi vincerà? Difficilissima previsione.
Il cuore del problema è il rapporto con il Movimento Cinquestelle.
Bonacini ha detto una cosa seria: un conto è essere alleati, un altro è essere a rimorchio. Critica fondata perché la segretaria Dem passa lunghi momenti di silenzio epr poi manifestarsi in circostanze, quale la manifestazione dei Cinquestelle, nelle quali non emerge la sua proposta, ma la sua presenza plaudente e dunque facilmente fraintendibile.
I sostenitori della Schlein dicono che lei parla ai giovani: perché, gli altri cittadini non votano, nons tudiano, non producono, non si ammalano?
Infine Il Corriere mette in campo il suo retroscenista Francesco Verderami per informarci che la riforma della Giustizia del ministro Nordio sarà sostenuta anche dai centristi (Azione e Italia Viva), cosa che metterebbe in difficoltà Salvini che sta diventando per la magistratura prepotente ciò che il PCI è stato per la magistratura di piazza e di governo degli anni dell’ubriacatura manettara (ieri in tv hanno intervistato i vertici di Fasweb, arrestati dall’allora procuratore Grasso e assolti dopo dieci anni e i patrimoni confiscati perché il fatto non sussiste. Nel frattempo Grasso è diventato anche presidente del Senato. Ai tempi dell’inchiesta Nordio era andato in tv a parlare di dissoluzione della legalità. Oggi si dissolve la sua credibilità, ma senza alcuna conseguenza per lui).
Sul fronte opposto, Il Fatto dà la stura al suo odio per Renzi (nel fotomontaggio abbracciato con Nordio) e al suo amore per ogni forma di spionaggio dei cittadini da parte dei magistrati, perché per definizione chi è indagato ha qualcosa da farsi perdonare e siccome Nordio aveva dichiarato che anche gli onesti sono vessati dal fisco (cosa che tutti confermano, a Destra e a Sinistra), Il Fatto apre con un titolo che dice che Nordio difende gli evasori e i corrotti. A chi piace, a me no!
Libero oggi va in edicola curato da un folletto pazzo. La prima si dedica a Luciana Littizzetto, annuncia che andrà a lavorare a Mediaset. Il commento più diffuso è stato: “E chi se ne frega”.
L’Unione Sarda oggi dedica l’apertura ai ritardi nei collegamenti aerei e marittimi da e per la Sardegna. Ma va?
Invece La Nuova dà conto del punto di vista di Fratelli d’Italia sugli ospedali, un punto di vista diverso da quello di Solinas e Doria. Questi hanno annunciato nuovi ospedali, i Fratellini dicono che si devono ristrutturare gli esistenti. Nel frattempo sarebbe meglio farli funzionare, posto che in Sardegna, nella Sardegna di Solinas si muore più che altrove.
Le buone notizie vengono dai treni. Sono stati appaltati i lavori per la manutenzione delle linee del cosiddetto Trenino Verde, tra cui la Macomer-Bosa. La ditta vincitrice è la Salcef.
È uscito dal coma il ragazzo di 22 anni che avantieri ha subito un vero e proprio pestaggio pare per una sigaretta negata. Questo è il risultato dei film da trecento morti ogni ora e dei videogiochi a punti per morti ammazzati.
L’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna chiede a Anas un cronoprogramma certo per i lavori già in corso e per quelli a venire sulla SS 131 DCN. L’Anas chiede pazienza. Auguri!
Capita, poi, che i giornali sbaglino le fotografie poste a illustrare gli articoli. Oggi L’Unione dà la notizia della mobilitazione del Marghine con la foto del dott. Antonio Maria Soru che non è più il direttore della Asl di Nuoro da qualcosa come 8 anni almeno.
Infine, La Nuova costruisce la pagina Marghine-Planargia con la notizia di cronaca dell’incendio doloso dell’auto di un avvocato a Suni e con notizie sulle iniziative turistiche e culturali della zona (Noragugume, Lei e Orotelli).
Bolotana ha proclamato lo stato di calamità naturale dopo le alluvioni delle scorse settimane.