di Paolo Maninchedda
Alcuni consigli:
1) se si vince, non esaltarsi troppo: si diventa ridicoli e antipatici;
2) se si perde, non deprimersi troppo. Chi perde non ha necessariamente torto;
3) come sempre, non si badi ai giornali; diranno o banalità da bar o cattiverie da salotto. Delle une e delle altre si può fare a meno;
4) non si facciano dichiarazioni prima che il quadro si sia stabilizzato;
5) non si accettino polemiche con quelli che aspettano l’esito delle elezioni per regolare i conti;
6) ci si ricordi sempre delle persone incontrate in campagna elettorale;
7) ci si ricordi sempre che i nostri ideali non valgono per una breve stagione ma impegnano per l’intera attività politica di una persona;
8) personalmente, rimango a disposizione di tutti coloro che hanno piacere di parlare con me anche dopo il mio ritorno in Università (ieri, mia moglie e mie figlie mi hanno accolto – al rientro da un mese di latitanza – con un ‘Bentornato professore’ che mi ha riempito l’anima);
9) personalmente sono soddisfatto del non avere mai usato una parola di cui mi dovrò pentire;
10) personalmente mi adopererò sempre per costruire la Sardegna come un Paese europeo, normale, efficiente e giusto.
Oh Fleeting etc. Ma almeno adesso, metti il tuo nome, no?
… Nonostante tutto, è un peccato non averti ancora in consiglio elettorale.
Ciao Paolo, grazie di tutto quello che in questi anni ha fatto per le centinaia di lavoratori, che con la tua azione politica e di disponibilità personale, hanno in Te trovato un vero Amministratore per l’attenzione nei confronti dei deboli.
Ti ringrazio per la disponibilitá che hai sempre dato quando ti abbiamo cercato… Ci mancherà un vero amministratore, un vero amico della gente comune…
Spero che da domani il tuo impegno non sia solo per i tuoi studenti, i quali senz’altro ti hanno aspettato in questi anni, ma ci sia sempre un’attenzione per TUTTI i sardi … Grazie ancora di tutto …. Tomaso Canu
Un mese di latitanza, un mese di tensioni, di dati sottostimati, un mesedi paure e un mese di certezze che si delineano,un mese di persone che sanno ascoltarti. Un mese di speranze e di gomme a terra. Un mese di di passione, un mese di scoramenti, ma…un mese a testa alta. Poi, un secondo…rientro a casa e… Mia Figlia: babbo , com’è andata? La guardo e sorrido….A INNANTIS.
Caro Paolo grazie della tua amicizia,
grazie della tua disponibilità ad ascoltare.
Grazie per lo sforzo che hai profuso per il conseguimento
del nostro sogno di partito dei sardi
Grazie Paolo sei stato anche qui un ottimo maestro di vita
Grazie Paolo per lo sforzo profuso… a prescindere da quale sarà il risultato!
Bravo paolo