di Paolo Maninchedda
Ieri Renzi e Berlusconi hanno stretto un accordo indecente.
Non si sono interrogati su come riformare lo Stato italiano in modo da rispondere alle esigenze di libertà e di sviluppo dei cittadini.
No.
Loro si sono accordati dicendo che in Italia devono comandare due e solo due partiti: i loro. Due soli partitoni, due sole burocrazie di partito, due sole genealogie di potenti selezionati chissà come, due sole lobbies, due soli clientelismi diffusi.
Pensate che cosa conteranno in questi partitoni i sardi che avessero la sventurata idea di militare in queste strutture elefantiache egemonizzate dal populista di turno e fiancheggiate da giornalisti compiacenti. Non conteranno nulla.
Noi del Partito dei Sardi siamo partiti da un’idea di uomo, abbiamo sviluppato da questa idea un progetto di società e di Stato, del nostro Stato sardo.
Loro, invece, partono dalla dichiarazione preventiva della loro egemonia sullo Stato: uno Stato progettato per due padroni che si alternano, questa è la straordinaria idea di questi due uomini della Destra italiana, di quella destra che ha sempre voluto che prima si parlasse di chi comanda e poi delle cose da fare, e poi dei dirittti dei cittadini, poi della struttura migliore delle istituzioni, poi dei sogni dei cittadini. Prima il potere, poi la gente, questo è il motto dei due padroni. Auguri a chi andrà a servizio da loro. Noi, con certezza, saremo sui monti a resistere.
Comments on “L’Italia dei due padroni Renzi e Berlusconi”
Comments are closed.
Dal bi-polarismo al bi-partitismo. Da quí al partito unico il salto è breve. In nome della governabilità: morte alla democrazia!
Mi auguro che gli italiani, ma soprattutto i sardi, si rendano conto che questi due sono dei folli! 22