di Paolo Maninchedda
A circa due mesi dalla distribuzione delle linee guida sulla legge per la riforma dell’ex Ato, la prossima settimana porterò in Giunta il relativo Disegno di Legge. La gestione commissariale dell’ex Ato scade a Dicembre.
La settimana successiva, porterò in Giunta la nuova legge regionale sugli appalti.
Giaciono in Commissione Lavori Pubblici le leggi di riforma delle procedure per la compatibilità con il Pai dei piccoli lavori in area urbana e la leggina di riforma di Area.
Nel frattempo è in Aula la riforma delle Asl (noi non ne voteremo mai l’aumento).
Sta per entrare in Aula la legge finanziaria che bloccherà tutti i procedimenti.
È in Commissione la nuova legge sull’edilizia (ristrutturazioni e altro): il vecchio Piano casa scade il 28 novembre.
È in discussione in Consiglio l’assestamento di Bilancio 2014.
Forse c’è bisogno di un cronoprogramma.
Comments on “L’ingorgo delle leggi regionali”
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Gentilissimo Assessore
Assisto da diversi anni al balletto di Enti, soprattutto intermedi, che, ai fini del “contenimento” (?) della spesa pubblica, vengono soppressi dal legislatore nazionale e le relative competenze affidate ad altri Enti o si individuano ulteriori Enti competenti alla ri-attribuzione di dette competenze.
In Sardegna esiste un Ente, cosiddetto “intermedio”, operante in un importantissimo ambito di interesse sociale ed economico che doveva essere soppresso già dal lontano 2010 (Art. 2 c. 186-bis L. 191/2009) ma, come non di rado capita nel nostro Paese, “…nulla è più definitivo del provvisorio”!
Questo Ente è oggi più vivo che mai! Elargisce consulenze esterne più di un distributore di pop-corn al luna park, è luogo di pellegrinaggio per porta borse, faccendieri, amministratori.
Ora, in prossimità della scadenza (settima o ottava, ho perso il conto!) della proroga del suo commissariamento/gestione commissariale, ti chiedo un impegno fattivo per evitare l’ennesima, ridicola, proroga di questo indecente e costoso teatrino della sotto-politica.
Con affetto,
Giovanni.
il trucco è fare un passo alla volta, come a dama o a scacchi: una mossa per volta.
e chi è l’avversario ?
che domande, ma la BUROCRAZIA, chi altri se no