L’incontro tra la presidente Todde e i sindaci sardi ha un che di rituale che ne attenua l’efficacia. Sembra il giochino descritto da un proverbio inglese: andare in fondo al corteo, ascoltare ciò che vi si dice per poi correre in testa alla manifestazione per ripeterlo.
Questa è la lettera presidenziale di convocazione, che non prevede una precisa istruttoria comunale, la consegna di atti certificati, il pronunciamento dei Consigli comunali, ma solo una partecipazione dei sindaci accompagnati dai tecnici comunali.
Ciò spiega, per esempio, il senso dell’interrogazione presentata dal gruppo Alternativa sarda-Progetto Sardegna al sindaco di Oristano, la quale, ovviamente, è restata lettera morta.
Torno a dire ciò che amaramente penso da tanto tempo: per amare la discussione democratica occorre essere educati a farlo. La democrazia vera, quella interessata alle opinioni diverse dalla propria, è latamente impopolare. Ciò che si sta consumando col tour presidenziale è un rito, per di più a epilogo già dichiarato: la grande mediazione tra la legge Pratobello 2024 e le posizioni della Giunta e della Maggioranza. In realtà, è a tutti noto che L’Unione dispone di documenti imbarazzanti per la Giunta Todde e che sta decidendo se, quando e come usarli, come se l’informazione non sia un diritto ma un calcolo strategico. Sto facendo esercizi di silenzio. Il mio record ieri è arrivato a cinque ore. Cinque ore senza parlare con nessuno, senza sentire nessuno. Sto recuperando le proporzioni giuste: vedo maschere, fantasmi, mercenari, messia in erba, insomma tutto lo spettacolo possibile e ne sorrido, mi faccio una nuotata e me lo scrollo di dosso.
Ieri poi un amico paraplegico (io non riesco ancora a guardarlo seduto in carrozzina, lui sorride) mi ha ricordato che quando ero in Giunta con Francesco Pigliaru, l’appestatissimo Pigliaru che non ha meritato neanche un posto in Parlamento perché non ha sbavato a catinelle ai piedi del Pd, aveva già individuato le aree non idonee e, per di più, prima del Decreto Draghi, cosa che, se la Todde lo avesse saputo, avrebbe potuto rafforzare immensamente la sua finta legge sulla moratoria. Tant’è che la Delibera Pigliaru (proposta dall’allora assessore Cristiano Erriu) esiste, è qui: testo e allegato. Nessuno ne parla perché l’ha fatta Pigliaru. Leggetela: nell’allegato c’è anche il nuraghe di barumini. Tutto dimenticato, è roba di Pigliaru, poi in Giunta c’era anche Maninchedda che doveva essere arrestato a prescindere..
Adesso io, nel mio silenzio, so già che si dirà che non basta, che la legge manca di questo e di quello, ma la forza di questo provvedimento è la sua data che è antecedente a qualsivoglia iniziativa normativa italiana e come tale non può essere accusata di essere stata assunta come legislazione difensiva. Si deve integrare l’elenco? Lo si faccia, lo si può fare con più forza perché l’atto è precedente il decreto Draghi. Non ci rientrano gli impianti off shore, su cui bisogna lavorare.
Adesso L’Unione non ha più il polpaccio della Todde tra i denti, o fa informazione senza secondi scopi e scrive ciò che lei sa e che noi meritiamo di sapere o deve inventarsi una nuova crociata.
La Todde si segni che io sono sempre all’opposizione, perché rappresento il contrario della sua superficialità politica, perché difendo l’idea di una Repubblica di Sardegna federale e europeista che lei non sa manco cos’è, che ho rifiutato i rapporti con i grandi gruppi dell’energia per i quali lei lavorava e li ho invece portati in tribunale, e infine perché mi dà la nausea il pastasciuttismo scomposto della sua tribù di esperti inoccupati. Però può stare tranquilla: il mio target è stare zitto almeno otto ore al giorno.
Francesco Porcu , è un po’ da limare o meglio da sgrossare . Nell’isola e anche più la no se ne trovano.
La maggioranza sai è come il vento,
fa dimenticare chi non si ama,
presto sarà passato un anno e sarà un incendio…..
Devo convincere Grauso a fare un giornale con te perché mi diverto a leggere della Sardegna dall’Italia 😄. Vorrei commentare, e non a sproposito, la richiesta del ragazzo che vuole parlare con i nonni: sono rimasti loro il riferimento perché i genitori sono quelli che non sono 😒
Proff..,,,,,se Lei non ci fosse bisognerebbe inventarLa la ringrazio di esserci
Grazie per la delibera, la cercavo ma senza successo tuttavia ricordavo di averla letta. La memoria ancora non mi fa difetto mi sarà d’aiuto
@ La Maggioranza Io pubblico i suoi interventi perché la rivelano per ciò che è. Non ho piacere di risponderle perché le riconoscerei razionalità che Lei non ha. Lei delle sei inchieste con cui sono stato aggredito non sa nulla e si vede. Mi piace solo una cosa: lei trova nel rituale pastasciuttaro cui partecipa un’efficacia. Bellissimo! Continui efficacemente a mangiare e gridi che questo è democratico. Auguri. Però, me lo lasci dire, vinca la sua vigliaccheria e si firmi, un talento tragicomico come il suo merita la ribalta, merita il successo e forse, un pochino, anche il manicomio.
Saluto cordialmente il nostro “professore-romenziere” e i cari lettori.
Rispondo velocemente al prof. :
1) il “rituale” non attenua l’efficacia di qualcosa, semmai è vero il contrario.
2) ci mancherebbe pure, che il governatore eletto dal popolo, nell’esercizio legittimo delle sue funzioni di governo (si chiama DEMOCRAZIA e l’hanno votata per questo, ergo DEVE GOVERNARE), oltre ai sindaci e ai tecnici comunali, debba ASPETTARE il pronunciamento dei Consigli comunali (CIAO CORE!).
Ascolti Maninchedda, ma i sindaci non sono forse eletti dai cittadini e sono l’espressione di una maggioranza in consiglio comunale? Ma si rende conto di ciò che scrive? DEMAGOGIA PURA!
3) Testualmente lei scrive (QUESTO È GRAVISSIMO) “è a tutti noto che L’Unione dispone di documenti imbarazzanti per la Giunta Todde e che sta decidendo se, quando e come usarli” :
CHE PAURA! “È noto a tutti”? “L’Unione Sarda deciderà”?! Prima di tutto l’Unione Sarda non decide proprio NULLA, semmai decide “il padrone” dell’Unione Sarda.
Ma si rende conto di quello che scrive?
Guardi Maninchedda, che il dossieraggio è materia molto seria! La lasci fare a Sergio Zuncheddu (lui con i suoi sodali invece non sono stati “dossierati” e non hanno scheletri nell’armadio, TANTI CARI AUGURI! SIC!).
4) Come correttamente sottolineato da un lettore, ci sono disposizioni di legge (DI LEGGE! CONTA LA LEGGE NON LE VOSTRE OPINIONI o gli allegati) successive all’allegato, prodotto dai tecnici di Pigliaru, che “prevalgono”.
Ebbene, preso atto del fatto che il 98,6% della Sardegna è vincolato (È SCANDALOSO!) e che per poter fare qualcosa, QUALSIASI COSA, si sono messi i sindaci e gli uffici tecnici dei comuni, i tecnici degli assessorati regionali ecc. ecc. nella posizione di chiedere “mazzette” per TUTTO, anche per il semplice cambio di destinazione urbanistica di un terreno, mi spiegate cosa dovrebbero fare degli investitori che si fanno prestare i soldi dalle banche e che operano nel settore dell’energia? Se non seguire le regole? Seguire la legge! Siamo in uno STATO DI DIRITTO! Ha capito Maninchedda? VOI NON DOVETE DECIDERE NULLA! SI DEVE SEGUIRE LA LEGGE!
5) Non capisco questo vittimismo gratuito in chiusura “Pigliaru l’appestato” e “Maninchedda doveva andare in galera”. Ma di cosa parla?
Professore la sua posizione in quell’inchiesta è stata archiviata quasi subito e Pigliaru non è stato “espressione” di quello che sostiene lei (AMORE, CONDIVISIONE, EFFICIENZA), ma di ben altro e lei lo sa molto bene (non aggiungo altro per carità di patria).
Cordialità.
Mi viene difficile pensare che l’apparente insufficiente azione di contrasto alle speculazioni ,sia da imputare in toto e solo alle modeste capacità amministrative degli eletti !!!!
Mi è altrettanto difficile capire le reali motivazioni per cui i due quotidiani regionali si esprimono continuamente e simbioticamente , con finalità raramente convergenti ;
mi è ulteriormente
incomprensibile lo spontaneismo territoriale che esprime voci e modalità di lotta talmente plurime da risultare persino inutili ed inefficienti ,se non controproducenti ,e certamente sconcertanti . La proposta di legge popolare a cui il popolo in massa sta aderendo , con l’accoglimento tiepido di diverse amministrazioni comunali ed il velato contrasto con apparente freddo incoraggiamento da parte della politica partitica ,ha trovato invece spinta ed accoglimento nel pensiero di numerosi sindaci che democraticamente si stanno prodigando per la buona riuscita della raccolta firme .
Tutto ciò premesso e valutato,non mi capacito comunque nel leggere di molte ostilità espresse o manifestate con atti che volontariamente o involontariamente sostengono gli interessi e le istanze della speculazione.
Non riesco proprio a capire in che modo , chi dichiara a giorni alterni di fare gli interessi dei Sardi intenda arginare la speculazione invasiva ,tanto vituperata.
Ancora una volta mi chiedo chi ci guadagna ? Quanti e quali interessi personali o partitici nascondono le varie tiepidezze ?
Quanti e quali difficoltà e paletti burocratici ,verranno ulteriormente innalzati per rallentare la discussione e l’approvazione della legge Pratobello 24 che il popolo dimostra democraticamente di volere .Non ci resta che attendere i giornalieri sviluppi !!!!!!
Provaci a stare zitto otto ore.
Se riesci un’ ora è tanto.
Per me è meglio così. È un piacere leggerti.
Ciao carissimo.
@ Gigi Può sicuramente darsi che io non sia chiaro, ma anche che lei non riesca a capire se non ciò che ha già capito. Quanto allo sfogo, io non ne ho bisogno, ma mi pare che Lei ne necessiti.
In verità, non ho capito il senso del periodico sfogo.
Un ennesimo pezzo che non è aiuta,
perché quando la casa brucia serve acqua e rimboccarsi le maniche non altro.
Esimio Professore,
è da un po’ che la seguo con interesse e, in relazione e a supporto di questa sua ultima informativa riguardo alle “aree non idonee che già ci sono”, vorrei segnalarle che la Delib.G.R. n.. 40/11 del 7.8.2015 concernente “individuazione delle aree e dei siti non idonei all’installazione degli impianti alimentati da finti di energia eolica”, a cui lei fa riferimento, è stata abrogata e superata dalla Deliberazione N.. 59/90 del 27.11.2020. Con questa ultima deliberazione – https://delibere.regione.sardegna.it/protected/53436/0/def/ref/DBR53435/ – si approva la nuova proposta organica per le aree non idonee (la quasi totalità del territorio della Regione Sardegna) all’installazione di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili e, tali aree e siti non idonei, sono rappresentati sul portale tematico SardegnaGeoportale. Pertanto, come sagacemente da lei rimarcato, risulta del tutto evidente che, i 18 mesi indicati nella moratoria della Presidente Todde per l’individuazione delle fatidiche aree idone/non, si palesano come un esercizio del tutto inefficace e inefficiente.
Continuerò a seguirla con attenzione, cari saluti
C.
Alla presidentessa devono aver suggerito che curare maggiormente immagine e comunicazione è più redditizio, elettoralmente parlando, che affrontare la fatica del confronto. Siamo lontani dal modello della giunta Pigliaru sia per competenza che per capacità di approfondimento.
PS L’interrogazione di Alternativa sarda-Progetto Sardegna al sindaco di Oristano è datata 30.08.2024, prima di affermare che è rimasta lettera morta attenderei almeno qualche giorno, considerato che le interrogazioni vengono discusse in consiglio comunale.
Caro Paolo,
la mia stima per la tua onestà intellettuale e per le perle di sana informazione che ogni tanto ci dai in un agone politico popolato da imbonitori di piazza. Saluti francesco
Presidente e totu is àteros lìgiant assumancu como TESTO e ALLEGATO de s’Amm. Pigliaru, si no ischiant o no ant tentu tempus innanti!
Ca sa demogratzia e amministratzione no est a pistare abba po nàrrere ca seus faendho cosa!