di Paolo Maninchedda
Ieri il Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato l’elenco delle incompiute sarde: questo l’elenco sardo.
La Sardegna si colloca al terzo posto in questa triste classifica, peraltro generata da un database che non tutti hanno correttamente aggiornato.
Sono tutte opere – minori – delegate o ai comuni o all’Enas o ai Consorzi di Bonifica. Non vi sono le opere strategiche sulle grandi strade, sulle dighe, sull’idrico/fognario.
Molti sono lavori sostanzialmente ultimati, altri sono lavori interrotti a metà, altri, una minoranza, mai partiti.
Le ragioni sono tante: patto di stabilità, contenziosi generati dalla crisi economica e dalla farraginosità delle leggi italiane, incapacità amministrativa nel gestire gli appalti.
Siccome l’Italia quando fa queste classifiche si prepara a raschiare il barile dei finanziamenti, cercheremo da oggi di assistere i Comuni e gli Enti perché accelerino e concludano le opere.
Non per cercare nelle criticità delle opportunità, ma queste classifiche sono un’ottima occasione per verificare le procedure e le performance della pubblica amministrazione.