Chi ha figli e figlie a Milano, vive ogni giorno l’angoscia della rassegna stampa del mattino, con le notizie immancabili di pestaggi e stupri che giungono da quella che ancora pretende di essere la capitale morale d’Italia. È da tempo che tutta l’area intorno alla stazione è divenuta una zona franca del diritto e non è l’unica, posto che anche Stazione Termini a Roma non scherza, sebbene sia più presidiata a tutte le ore del giorno e della notte, forse perché a Roma ci sono il Governo e il Parlamento o forse perché Polizia e Carabinieri sono gestiti meglio..
Ora la domanda sorge spontanea: perché il Ministero degli Interni deve sempre attendere o la morte eclatante o, comunque, il fatto di cronaca impattante (ricordate la testata del membro del clan Spada a un giornalista della Rai? Fu l’inizio di una serie di iniziative che hanno seriamente ridimensionato la presa mafiosa sulle periferie romane) per procedere con sistematicità a restituire il controllo del territorio allo Stato? Non ho mai capito questo andamento a fisarmonica delle strategie di ordine pubblico, però ne vedo le conseguenze. Ogni volta che lo Stato arretra, la violenza avanza.
Si dice che manchino gli uomini, i mezzi e le competenze.
È a questo proposito che vorrei raccontare la storia che segue, la quale riguarda la squadra di carabinieri che per decenni è stata agli ordini del capitano De Caprio (colui che ha arrestato Riina), meglio noto come capitano Ultimo, una squadra di carabinieri perseguitata, centrifugata e quindi espulsa per ragioni politiche e per stizza carabinieresca. La stessa squadra che negli anni Ottanta aveva ripulito Milano da un bel po’ di latitanti che nessuno cercava e che oggi, costretta a collocarsi in pensione o, in alcuni suoi membri, spedita a contare i treni ai passaggi a livello, si è messa a disposizione delle pubbliche amministrazioni per la lotta contro la criminalità organizzata. Il Sindaco Sala chiami loro e avrà con certezza ottimi risultati.
Il problema è capire perché sono stati centrifugati. Lo racconta Pino Corrias nel libro Fermate il capitano Ultimo. Sono stati espulsi perché ritenuti colpevoli di un’esaltazione collettiva e di un complotto per colpire l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si è considerato oggetto improprio e illegittimo di indagini, all’interno delle inchieste sulla Cpl Concordia e su Consip. Ovviamente il plotone di esecuzione è stato composto da tutte le principali testate giornalistiche.
Ci sono voluti 5 anni per far notare che De Caprio non ha mai partecipato all’indagine Consip e che il testo della telefonata tra Renzi e il generale Adinolfi entrò nel fascicolo di fine indagini per un errore di digitalizzazione della Procura e non dei carabinieri.
Su Consip, invece, la cosa è veramente grave e paradossale e ha comportato per lo Stato la perdita di una squadra operativa di altissimo livello, della quale oggi si avrebbe un gran bisogno.
L’accusa di pregiudizio e ostilità nei confronti di Renzi è stata a lungo fondata sulla testimonianza del magistrato di Modena Lucia Musti, la quale il 17 luglio 2017 dichiarava di fronte al Csm:
“Sono andata a questa riunione presso i carabinieri di Roma del Reparto operativo. Sezione operativa centrale e là mi sembravano veramente molto spregiudicati questi carabinieri con un delirio di onnipotenza, soprattutto il colonnello e il capitano, perché poi c’era questo maggiore OMISSSIS che mi sembrava più equilibrato, ma gli altri due erano veramente matti. Scusi, matti no, esagitati, non mi piaceva neanche il rapporto con l’autorità giudiziaria che avevano perché a me avevano detto: “Dottoressa, lei se vuole ha una bomba in mano, le i se vuole può fare esplodere la bomba”.
Domanda: “Ma con riferimento a cosa?”.
Musti: “Ma cosa ne so, consigliere? Io non lo so, perché erano degli esagitati. Io dovevo lavorare solo sulla Cpl Concordia, punto. Su questo episodio di corruzione. […]Secondo me il colonnello pensava che io chissà cosa avessi potuto fare, forse il suo burattino nelle sue mani, io non lo so che cosa avesse nella mente il colonnello (cioè De Caprio)”.
Quanto è precisa questa dichiarazione? Poco o nulla. Nessuna data, nessun testimone, lo stesso corpo dei Carabinieri indicato è inesistente. Nonostante ciò, appena la dichiarazione arriva alla stampa, la fucilazione di De Caprio e dei suoi uomini, che non hanno mai indagato su Consip, inizia lo stesso. Giustamente Corrias ricorda un articolo di fondo di Marcello Sorgi nel quale De Caprio diventa Di Caprio come l’attore e dove il reparto dei Noe diventa dei Nas, per cui vi si legge: “Cosa ha fatto in tanti anni per passare dall’antimafia all’antisofisticazione e indagare di sua iniziativa sul capo del governo?”. Perfetto. Una logica stringente e informata.
Una campagna di stampa così aggressiva porta al pensionamento di De Caprio e alla centrifugazione dei suoi uomini.
Due mesi e mezzo dopo, il 3 ottobre 2017, la stessa dott.ssa Musti è davanti a un altro magistrato, il dott. Pignatone, capo della Procura di Roma. Solo in questa occasione la dott.ssa Musti separa l’indagine Cpl Concordia da quella Consip e quindi separa De Caprio, che si era occupato di Cpl Concordia, dal capitano Scafarto che si era occupato di Consip. Poi spiega che la frase “Dottoressa lei ha una bomba in mano”, pronunciata nel 2015, era riferita alle emergenze dell’inchiesta Cpl Concordia e alla possibilità che le stesse pratiche corruttive fossero diffuse in tutta Italia, mentre la frase “Dottoressa, questa volta arriviamo a Renzi” non fu mai pronunciata da De Caprio, ma da Scafarto nel 2016. Infine, la Musti chiarisce alla stampa che le sue frasi sono state fraintese. Il capitano Ultimo fa notare nel suo libro-intervista: “Ho letto che anni fa il suo capo [della dott.ssa Musti] è andato in pensione ed è stato assunto dalla Concordia. Mentre lei, dopo la nostra inchiesta, è diventata capo della Procura”.
Questa è l’Italia. Ma per pulire la stazione di Milano, non servono gli intrighi, le coperture e i fumogeni, serve uno come De Caprio, ma lo Stato ha massacrato lui e i suoi uomini, esattamente come ha fatto massacrare Dalla Chiesa e io so, perché ho letto gli atti del sequestro Moro, che cosa sapeva Dalla Chiesa. Questa è la Repubblica italiana.
Il Colonnello Ultimo e i suoi uomini non sono mai stati esagitato o eversivi ma Uomini Carabinieri che hanno sempre creduto in quello che facevano e hanno fatto indagini che nessuno ha mai fatto meglio di loro mettendoci tutto l’impegno possibile ed è proprio l indole buona , ricca di coraggio di abnegazione del Colonnello e dei suoi Carabinieri e soprattutto la loro tecnica che io ho appreso dal libro del Colonnello che è compediata nel suo libro ..” La lotta anticrimine Intelligence e azione” e che si rifà alla tecnica del nostro Generale Dalla Chiesa che ha fatto sì che portassero avanti un impegno così arduo che per altri sarebbe stato impossibile raggiungere. Ci vuole lui e la sua Squadra insieme a chi ci crede nella vera lotta- combattimento,come me perché la criminalità sia abbattuta. La dottoressa Musti non aveva capito bene il linguaggio del Colonnello il quale per bomba intendeva faccia aprire l indagine affidandocela questo era una conseguenza. Però non era acuta la dottoressa Musti da cogliere al volo l idea suggerita per scardinare quanto stava succedendo a causa della Cop Concordia.Ovviamente la Dottoressa non poteva capire un linguaggio militare che interpretò al contrario.Onore Onore Onore Onore Onore Onore al Nostro Colonnello Ultimo e la sua Squadra CRIMOR
Grave problema la sicurezza, ma necessario alla magistratura alle forze dell ordine e politica (volutamente minuscolo) per le loro carriere. Prima ci rassegniamo e capiamo che siamo un popolo di serie B e che meritiamo tutto stò schifo e forse con l aiuto dei marziani ne usciamo. Punto primo, riformare veramente la magistratura e creare un solo corpo di polizia (minuscolo come prima) e forse in cominceremo a mettere un argine a tutto stò squallore
Gentile Fleury, ma è possibile che se si parla di un difetto di governo, si debba sempre scivolare sui temi di ostilità all’immigrazione? Il tema è: chi sa fare politiche di sicurezza e chi no. Punto.
Ringrazio a Gesù che miei figli sono grandi e sono andati via dal Italia. In nostro paese essere genitori non è gioia ma paura, paura anche come turiste violentate, droga a tutti passi. Hanno preso PPR ma era soldi per tutte cavolate invece costruire piste ciclabile, condomini visto che gli sbarca tutti a noi. Io gli metterei a pulire le strade e avere stipendi, chi fa a bravo rimane chi no via indietro in loro paese. Poi vergogna abbiamo un primo ministro donna ma legge giornali solo i sondaggi o anche la cronaca con donne e ragazze violentate. Perché tutti sbarcano solo a noi e altri stati si proteggono fa dei muri e non gli fa entrare? perché hanno tolto diritti alla polizia se non c’è denuncia no lo poi arrestare? Si devono solo vergognare.
Siamo un paese (volutamente minuscolo) di pecore ed abbiamo quello che ci meritiamo, non siamo neppure capaci di prendere a calcio nel culo 4 imbecilli che ci bloccano l’autostrada
Il problema centrale è che ormai (scritto con commozione, non rassegnazione) non c’è la volontà politica di far fare alle Forze di Polizia il loro lavoro di “polizia”. Possiamo stare qui a rinvangare cosa è stato giusto e cosa è stato sbagliato, ma non si riesce a guardare al presente e al prossimo futuro. Ciò che accade a Milano è un problema che è stato troppo a lungo sottovalutato. Ora le conseguenze sono oltremodo evidenti. Conosco il problema avendoci “lavorato” a Milano..
L’analisi sulla questione De Caprio è esatta, ma credo ci sia anche dell’altro.
Complimenti e grazie per per l’articolo.
Diamo alle forze dell’ordine la possibilità di difendere i cittadini poveri medi e ricchi senza che vengano incriminati per eccesso di difesa
forse i delinquenti stupratori dopo qualche giorno spariscono
Domenico, non facciamo diventare tutte le vacche grigie. Gli americani hanno sconfitto fascisti e nazisti e dobbiamo essergliene grati, posto che noi siamo stati la culla del fascismo. Il fascismo e il nazismo sono state due malattie terribili dell’Europa occidentale, tanto quanto lo stalinismo in quella orientale.
In Francia stanno manifestando contro le pensioni da più di mese,in Italia si fa la rivoluzione se viene assegnato un rigore in favore di squadre blasonate,o perché un presidente non compra un di questi pseudo calciatori strapagati che si guardano frequentemente sullo schermo gigante,di tutto l’altro ho visto un menefreghismo e un buonismo da parte di gente che però quando vede questi sbandati se la da a quattro gambe, però vuole l’accoglienza.mah,in Sardegna si dice:a furia de andai a funtana prima o poi sa marigheda si segara.a forza di andare alla fontana prima o poi la brocca si rompe.
l’Italia avrebbe bisogno di meno democrazia sporca e male applicata, di un sistema mafioso e politico dettato da altri, del resto è l’Italia e sarà sempre così. Purtroppo abbiamo perso la guerra via dal fascismo in mano ai peggiori guerrafondai che fanno la guerra in casa degli altri, sempre con la scusa di difenderli da qualcuno, intanto piazzano armi vetuste e si appropriano dei territori buon primo maggio a tutti
Egregio Irmo, io non evoco salvatori della patria, ma chiedo che chi sa fare, venga valorizzato. Difficile? Forse, ma mai arrendersi.
Egregia sig.ra Rossaro, ho voluto sollevare un problema di sicurezza a fronte di un disprezzo dello Stato verso le sue energie migliori per garantirla. Milano capitale morale contro Roma Ladrona non è una mia invenzione, ma un titolo della propaganda politica italiana. Sugli stupri e sulla mentalità che li sottendono sono perfettamente d’accordo con lei. Bisogna modificare i modelli educativi in profondità e una piazza gremita di donne che lo dicesse e lo ripetesse, aiuterebbe a realizzare questo radicale cambiamento culturale.
Egregio Christian, se c’è una cosa estranea al titolo è il suo complottismo, non ciò che si dice nell’articolo. Riesce a sostenere una tesi senza evocare un complotto globale, scivolando inevitabilmente su Gay e immigrati?
Si dice che il pesce puzza
dalla testa ma la realtà è che partita dalla testa la puzza si è estesa a tutto il resto. È puzza la delazione del vicino di casa per il barbecue. È puzza correre in soccorso al “vincitore”. È puzza erigersi a moralizzatore verso chi non si allinea al pensiero o all’ideologia prevalente, prevalenza che puzza a sua volta di maggioranza farlocca. Finché a “guidare” c’è chi grida più forte e dietro a sostegno il gregge di
opportunisti e codardi le cose non potranno che essere conseguenti. inutile invocare salvatori della patria
che quand’anche ci fossero finirebbero in pasto al gregge prima e, a chi “guida” subito dopo.
Premesso che l’articolo c’entra poco o nulla con le violenze presso la stazione di Milano, violenze non di ieri ma di anni, premesso che i tagli alle forze dell’ordine c’entrano ben poco o nulla con il controllo del territorio, il vero e unico problema sono le limitazioni imposte dallo stato alle forze dell’ordine tutte. Ricordo il video in cui un immigrato sferra un violento colpo al viso di un carabiniere e lui e il suo collega se la filano in tutta fretta dentro la punto. Un episodio del genere non sarebbe mai accaduto in nessun’altra nazione Europea ne tantomeno negli USA. È questo è uno dei tanti episodi che si verificano in questo paese, dove l’unico scopo del governo, qualunque esso sia, è mantenere e alimentare costantemente la tensione nel cittadino. La strategia della tensione vi ricorda qualcosa? Noi viviamo costantemente in tensione e gli episodi di violenza fisica o verbale sono all’ordine del giorno per ognuno di noi, basti vedere come reagiamo se uno fa il furbo in auto tagliandoci la strada per passare per primo ad una rotonda. Ormai ognuno pensa esclusivamente a se stesso ed è un comportamento degli ultimi 25 anni, del lungo periodo del berlusconismo e dei suoi finti avversari politici. L’unico obbiettivo dei governi è prendere il potere per favorire se stessi e i loro amici, tanto per quanto riguarda l’economia, le pensioni, l’industria, le tasse, c’è Bruxelles e la NATO. Un paese che vive costantemente nella tensione, a causa della Strategia della tensione, non ha il tempo per pensare, ragionare e prendere coscienza come nel lontano ’68. Il governo ci vuole stupidi e menefreghisti, un popolo di capre ignoranti ed egoiste, manipolati dalle informazioni faziose per spostare l’attenzione e la rabbia del cittadino dove più gli pare. L’emergenza immigrati vi dice qualcosa? Le unioni gay vi ricordano qualcosa? Ci sono problemi ben più gravi che rimangono le stesse nonostante il cambio di governo.
Sinceramente non mi sembra proprio che Milano si sia mai arrogata il diritto di essere la capitale MORALE di alcunché. Inoltre, non capisco la lunghissima pappardella scritta, che per carità, sarà anche vera, ma cosa c’entri con gli stupri, proprio non lo so ‘ , oltretutto dalla amata Sardegna. Voi non avete stupri in casa vostra? Non credo proprio, solamente che non vengono messi in piazza. Potrebbero mettere un’intero esercito in giro per l’Italia, ma chi davvero può fare la differenza sono coloro che non dovrebbero parlare MA GRIDARE E MANIFESTARE E SIAMO NOI DONNE, CHE NON FACCIAMO NIENTE. PROVA A METTERE IN PIAZZA MILIONI DI DONNE URLANTI E NOTEVOLMENTE ADIRATE E VEDRAI…SOLO COSÌ CI ASCOLTERANNO…CHI SCRIVE È UNA DONNA, CHE È STATA STUPRATA. QUINDI, PER CORTESIA NON SCHERZIAMO, MA FACCIAMO
Fino a quando ci sarà sempre qualcuno che difende i delinquenti e incrimina o le persone che giustamente si difendono dentro casa propria o come pochi giorni fa quel carabiniere che ha sparato a ľennesimo balordo accolto in Italia per salvarsi e salvare la vita a sé e ai suoi colleghi da questo che gli sparava addosso e denunciato lui per eccesso di legittima difesa…. purtroppo in Italia sarà sempre peggio.Accogliere è giusto, ma solo chi merita,lavora onestamente e rispetta le leggi,non possiamo accogliere tutti e poi lasciarli in giro per strada come cani sciolti a delinquere o prima o poi la gente portata allo stremo reagirà per difendersi da sola,se i governi non vogliono che possa succedere qualcosa di “grosso ” ,si svegli e reagisca in difesa dei propri cittadini,quelli che tra l’altro gli pagano stipendio,fregandosene di cosa dice ľeuropa,visto che parla parla ma poi ognuno si fà esclusivamente i propri interessi,finiamola di farci prendere per il culo prima che sia troppo tardi
Orrore.Vergogna e paura
La realtà è peggio di quanto avete scritto, non per sentito dire ma per averla sperimentata sulla mia pelle
Difficile ritrovare la voce in questo brutto inverno iniziato attorno agli anni ’90, quando alcuni imprenditori, ‘vessati’, ‘perseguitati’, ‘in difesa della libertà’, iniziarono la loro conquista del potere. Dopo che il potere fu conquistato, come Machiavelli insegna, lo si deve mantenere. Il modo fu, ed è sempre stato, l’intimidazione e la paura, la contrattazione brusca, la calunnia, ma anche la blandizie melliflua e ingannatrice, la concessione di favori. Non dico prima non ci usassero le stesse strategie, si usavano, ma non in una misura così pervasiva, con così tanti ‘aiutanti’. So per esperienza che, prima di quei fatali eventi, chi era onesto, con le sue amarezze ovviamente, vedeva riconosciuta la sua onestà e se ne andava al sole sorridente perché era stato pari ai suoi principi. Oggi, l’onesto è svillaneggiato e vilipeso, e se ne va per la sua strada, circondato dai sorrisetti di quelli che sanno come si vive, cioè complottando per mantenere il ‘potere’. Il potere non è solo della giustizia, infatti, non solo dei politici. Qualunque persona in posizione apicale, per nomina e per ‘debito di riconoscenza’, ha infatti un suo più o meno grande potere e se ne serve in maniera disinvolta.
Ora, che ha a che fare questo con l’articolo? Non credo che l’incremento dei casi di violenza (non solo a Milano: che dire di altre metropoli in Italia e nel mondo?) sia correlato ad una gestione cattiva del gruppo di carabinieri di Milano. Problemi legati alla sfida di una città che cresce a dismisura (volendo proprio cercare una causa: la fuga incontrollata verso Milano avrà a che fare con politiche sbagliate lunghe secoli che hanno spaccato l’Italia in due?), alla povertà culturale e materiale di tanti (non credo i politici si rendano conto della bomba che stanno implementando contribuendo ad accrescere questi tipi di povertà)? al disagio mentale non curato, neanche individuato e monitorato? Tutto mi porta a considerare che è la testa che governa questo Paese che è mal funzionante. Senza principi morali, perché, non avendo vinto in nome di quelli, non li possono neanche invocare.
Parole vere quelle che riguardano i tanti che vengono perseguitati a causa della loro dirittura morale. Tuttavia, se li si ascoltasse, li si sorreggesse, veramente, nei fatti, senza forse ne trarremmo vantaggio tutti. Ora a chi mi rivolgo con questo? Non ai politici, senza più faccia se non maschere, ma a tutti noi che non siamo nessuno, ma svolgiamo il nostro lavoro quietamente, alcuni relegati a far solo questo. Non è un atto di eroismo: se vediamo l’ingiustizia, invece che accodarci ai gruppi di denigranti e ridanciani, parliamo. Rinunciamo ai personali vantaggi che si possono trarre dalla delazione. Chi ha un’altra opinione, non è un nemico, manifestandola non si schiera contro il mio amico e sodale, ma partecipa al dibattito democratico.
Se non siamo limpidi, se vediamo il fuscello nell’occhio del fratello, ma non la trave nel nostro, chi ci crederà? Il coraggio è fatto di piccoli atti. Alcuni li fanno: io credo ad essi.