Confesso l’rritazione crescente che provo ad ascoltare i notiziari televisi, i talk show, la quotidiana operazione di rimbecillimento organizzato perpetrato dai media guidato dalla Rai.
Giorni e giorni di articolata manipolazione orientata al controllo dei pensieri e soprattutto delle emozioni degli italiani.
Un esempio?
Si pensi a quante volte è stato ripetto in queste ore che non era ragionevole aprire una crisi di governo mentre si stava procedendo alla campagna di vaccinazioni.
Cosa c’entra? Nulla, proprio nulla.
L’Italia non è un Paese nel quale una crisi di governo determina il blocco di ogni attività. Le vaccinazioni continuano senza alcuna interruzione anche durante la crisi di governo. Ma una schiera compatta di giornalisti ha accreditato nella coscienza degli italiani che la crisi era ingiusta e impossibile perché si sta vaccinando.
Sarebbe stato più pertinente, per esempio, commentare l’incidenza dell’apertura della caccia in Sardegna (ma ormai il TG3 della Sardegna lo fanno a Lamezia Terme), che fa il paio con il pasticcio delle discoteche, dopo il lockdown natalizio. Che senso ha avuto bloccare visite a parenti e quant’altro per poi dare il via libera ai saturnali cinghialeschi? Non ha avuto alcun senso, come non ha alcun senso l’operazione Crisanti mentre si sta vaccinando e mentre la popolazione continua a muoversi all’interno della regione, ma di questo non si parla.
Altro argomento illogico veicolato come logicissimo dai media è il seguente: nei momenti di difficoltà non si aprono crisi di governo. Un momento: chi l’ha detto? Dove sta scritto? Frequentemente nei periodi di crisi si sono fatte le crisi di governo, soprattutto quando si riteneva che il governo fosse la causa della crisi. Vogliamo ricordare, per esempio, il governo Berlusconi della crisi dello spread? E dunque il problema è se il governo Conte ha fatto bene o male, se cioè è causa e non rimedio della crisi italiana.
Il miglior setaccio dell’efficacia dell’azione di Conte sono i discorsi dei soggetti indipendenti. ma qualcuno è andato a rileggere i discorsi di Sabino Cassesse sui provvedimenti del governo Conte? O si vorrebbe argomentare che Cassese è uno sporco sabotatore dell’interesse generale dello Stato? Qualcuno vuole andare a rileggere i preoccupatissimi e parchi interventi di Draghi sulla gestione del debito pubblico e sulle prospettive dell’economia? Qualcuno vuole andare a rileggere gli attoniti articoli degli analisti di politica internazionale sulla rarefazione della nostra politica mediterranea, ridottasi a pagare i servizi segreti Turchi per il rilascio degli ostaggi in mano agli estremisti islamici e a negoziare un po’ di navi con gli egiziani nonostante l’immane tragedia Regeni?
Qualcuno vuole andare a rileggere che cosa stanno scrivendo in questi mesi magistrati, avvocati, giuristi, intellettuali, sulla crisi della Giustizia durante la disastrosa e manettista gestione Bonafede? Dov’è la riforma della Giustizia promessa, invocata e insabbiata dopo lo scandalo Palamara (lo scandalo più occultato di sempre da media, editori, parlamentari, magistrati e avvocati)?
Qualcuno vuole andare a rileggere le pagine sull’effetto del reddito di cittadinanza e dell’abolizione della Fornero sulle casse dell’Inps?
Qualcuno ha visto in televisione i 42 non ricordo (mi sembra di aver letto che sono stati 42) di Toninelli al processo folle contro Salvini per sequestro di persona?
Qualcuno ricorda che il presidente Conte ha proprogato il capo dei Servizi segreti italiani con un emendamento infilato in una legge che niente aveva a che fare con i Servizi? Qualcuno ricorda l’imbarazzante incontro dei Servizi italiani con il ministro americano Barr?
Qualcuno riesce a non provare imbarazzo quando viene intervistata la ministra della Pubblica Istruzione Azzolina?
Potrei continuare, ma credo basti.
In tutto il mondo, quando un governo non è all’altezza delle situazioni, lo si manda a casa. In Italia, per settimane, i media – e la Rai in testa – hanno bombardato gli italiani con una campagna emozionale da ultima spiaggia: o Conte o morte, fino a incitare al disgusto politico verso chi lo critica.
È in questo clima che la Meloni ha ripreso il doppiopettismo almirantiano, ha rispolverato il nazionalismo della solita Destra italiana, che ha sempre usato i peggiori sentimenti popolari per conquistare il potere e poi esercitarlo in forme autoritarie. È in questo clima che i media hanno costruito intorno a un personaggio politico ricchissimo di frasi fatte da scuoletta di partito delle periferie romane (quelle nelle quali più forte è la nostalgia fascista), l’immagine della statista cui non si riesce neanche a fare le domande giuste sulla leggerezza con cui lei ha commentato il tentativo di colpo di Stato di Trump. Giornalisti balbettanti, microfoni tenuti in ginocchio, inquadrature da soap opera e la Meloni diviene una statista. Follie da servilismo endocrino.
In Rai si è sempre scommesso un po’ si chi comanda e un po’ su chi comanderà. E si vede.
Per cui, do un consiglio: cambiate canale, affidatevi alla logica, al ragionamento e rifuggete dai commentatori impalazzati. Diminuirà la vostra ansia, se ne avvantaggerà la vostra intelligenza.
Viva la libertà di pensiero!
Quando un governo non ha più il sostegno di camera o senato …cade …se possibile le forze parlamentari tentano di farne un altro; quando non è possibile …si ritorna al voto ( non si fanno pasticci, come l’elezioni a senatore a vita di Monti ).
Se a Renzi e compari non va bene la maggioranza; escono …non esiste argomento logico o politico alcuno perché non lo facciano…
….devono! (…però… – si /mi – risparmino il pretesto del MES ….)
Fatto ciò il popolo educato a dovere dalla Rai e Mediaset ne eleggerà un altro…
E via… trallalero trallallà! come al solito!
Non si possono dire e sopportare le cazzate tipo…
…aaaah! tu non puoi, altrimenti…..
ahhhh…metti in crisi il paese!.
…noooooooo ma come fai…. i vaccini,!..
la crisi… ,
…Il papà non vuole,
il Re neppure ,
Crisanti
la tauromachia …ah! la tauromachia!
L’argomento che in periodo di crisi si evitano le urne o si sostiene una qualsiasi maggioranza, non esiste…. e se esistesse va usato sempre, anche quando c’è stato e ci sarà un governo che non piace…non si utilizza a targhe alterne.
Riconosco una sola e unica colpa (non detta) che, nel caso in oggetto, quelle mezze calzette dalla TV di stato, imputano a mister simpatia:
…cioè che il governo che verrà… sarà peggiore in tutto e per tutto dell’attuale e per non cadere ancor più giù nel baratro una mediazione sarebbe …forse… un una via meno azzardata.
Comunque…facciano ciò che vogliono…io non ho potere di far nulla.
Purtroppo questa è l’Italia e questi sono i giornalisti….
Conte è un dilettante circondato per la maggior parte da incapaci a cui non farei neanche amministrare un condominio, se ci vivessi.
Renzi ha in parte ragione nel merito, perché sapeva benissimo che con i 5S del reddito di cittadinanza e di quota 100, quelli che non capiscono che accettare e spendere le risorse del MES per la sanità in un momento di gravissima crisi sanitaria non significa ritrovarsi con la Troika ma rimettere a posto il sistema sanitario smantellato negli ultimi 20 anni, non si poteva stringere un accordo di governo dal principio.
Chicco