Oggi avrei voluto parlare dello scempio di Bosa, di come si stia facendo di tutto perché (oltre a Olbia, città espostissima al rischio idrogeologico con la complicità di tutte le istituzioni (comprese quelle di controllo) e di tutti i partiti, compreso il Pd, al netto dell’unico che non se la fa sotto quando incontra Nizzi, che si chiama Gianluca Corda e fa il preside) anche la città del Temo si stia impegnando per annegare ogni volta che piove.
E invece ho letto le dichiarazioni di My Dear, sempre più dentro il fortino, sempre più con l’elmetto contro chiunque le contesti qualcosa, la quale ha detto una solennissima fesseria sui Comitati promotori della Pratobello 2024, rintuzzata anche troppo lievemente dall’avvocato Zuddas. My Dear ha affermato (cito dall’Unione): «I legislatori siamo noi, la Pratobello 24 non avrà alcuna scorciatoia. Chiunque pensi di fare una rivoluzione violenta sulla base di questi temi, sicuramente non avrà la mia collaborazione».
Vi è una differenza enorme tra essere legislatori e essere Marchesi del Grillo, cioè quelli che pensano di essere tutto e gli altri un beneamato c…o. D’ora in poi My Dear diventerà per me la Marchesa.
I Comitati sono certamente concorrenti politici della Giunta e, se la maggioranza continua così, cioè disintegrata dalla prepotenza della Presidente, lo diventeranno anche della maggioranza, ma di violento non hanno proprio nulla.
Ci sono, tra i militanti dei Comitati, nostalgici della democrazia diretta? E se fosse? Non è violenza, è politica.
Essere stati eletti significa avere ragione? Manco per sogno; essere stati eletti significa dover dimostrare ogni giorno di saper fare ciò che si è dichiarato di saper fare e la Giunta continua a dichiarare tante cose, ma anche a non fare un pneumatico nulla.
La Giunta deve ringraziare che i sardi si siano mobilitati in duecentomila per una proposta di legge e non siano, invece, arrivati a Cagliari a occupare le sedi del governo regionale perché non ci si può più ammalare in Sardegna se non si hanno i soldi per curarsi; deve ringraziare se i sindacati sono diventati studi commercialisti associati e non scioperano più (bellissima e lodevole l’iniziativa degli ex dirigenti sindacali CGIL licenziati per dissenso politico , che hanno messo su l’associazione Come Gestire i Licenziamenti – CGL), perché in altri tempi avrebbero protestato per la mancanza di uno straccio di lavoro anche grazie a un’Assessora del lavoro che ogni giorno va in scena su Tik Tok, imitando Goku quando si trasforma in supersayan, e parlando più di sanità (suo desiderio incontenibile) che di lavoro.
Ma la Marchesa ha in testa altro. L’evocazione della violenza sollecita le forze dell’ordine, i Servizi di intelligence, avvia le schedature ecc. ecc. In una parola, l’evocazione del rischio e del pericolo intorno alle istituzioni attiva i prodromi della repressione giudiziaria. Conosciamo queste tecniche e ci fanno schifo.
Io non voglio morire chiuso in una riserva indiana etnica, come vorrebbe qualche indipendentista attempato, ma la retorica della repressione di Stato mi urta in profondità, mi indigna.
Abbiamo visto agire nella storia queste tecniche di colpevolizzazione; conosciamo chi ne è rimasto vittima e sono proprio queste pericolosissime furbizie istituzionali a legittimare la scelta dei Comitati di far parlare Bainzu Piliu alla manifestazione. Non sono i Comitati ad essere stati violenti, è il potere regionale che è tentato dalla violenza, perché la sua incompetenza lo rende privo dei tanti argomenti politici disponibili per discutere con le folle.
L’ignoranza usa sempre la violenza quando ha paura.
Quentin Tarantino verrà in Sardegna a girare The Unleashed Marquise.
Noi gireremo, per tutta risposta, un lungometraggio intitolato Never on your side, Marquise. Con me, Marchesa, se Lei usa questi toni, questa prepotenza, questa arroganza impudica, è guerra, guerra senza esclusione di colpi, guerra retorica e politica, ovviamente, ma guerra. Potrà subordinare altri che dipendono dai suoi favori per vivere, io non le debbo nulla e guardo al suo operato con un crescente e legittimo disprezzo: Lei non ha nulla di europeo, mi ricorda i satrapi orientali che delle libertà occidentali conoscono solo il galateo della tavola.
Mentre accadeva tutto questo, la Giunta era attraversata da un fremito: Indip, l’organo di informazione diretto da Pablo Sole ha intervistato Cinquetasche (li hanno visti). Oggetto del colloquio ovviamente secretato, ma fatto vero e imbarazzo fremitante in Giunta. Perché? Perché fremitare tanto per un’intervista di Pablo? Bisognerà aspettare e entrare nel sito della testata per vedere se uscirà qualcosa nei prossimi giorni. Nel frattempo Piero Loi, altro giornalista di Indip, ha pubblicato un istant book interessante, intitolato Barones de s’energia. Qui ne trovate un’anticipazione. Insomma, Procura de moderare sa tirannia, Marchesa!
Per l’incarico ricoperto la Todde non dovrebbe esprimersi in quel modo (ma l’analfabetismo democratico dei cinque stelle non è certo una novità); bisogna però riconoscere che nelle affermazioni di alcuni sostenitori della Pratobello è presente lo stesso atteggiamento populista e antistituzionale. Mi riferisco ad esempio alle continue delegittimazioni delle iniziative della Giunta argomentate calcolando il consenso elettorale della maggioranza in rapporto al numero complessivo degli aventi diritto anziché a quello dei votanti, oppure alle dichiarazioni con le quali i rappresentanti di alcuni partiti che hanno ottenuto percentuali vicine all’ 1% sembrano rivendicare un posto in Consiglio in ragione dei voti totali ottenuti dalla coalizione guidata da Soru. Un conto è essere “nostalgici della democrazia diretta”, altro è delegittimare la democrazia rappresentativa pretendendo di sostituire la volontà dei firmatari della Pratobello alld scelte politiche di chi ha vinto le elezioni
Grazie Prof Paolo per aiutare i Sardi a non addormentarsi mentre il nulla politico fa finta di interessarsi di loro… grazie
Certo che ha ragione esimio Professore non è la prima volta chesi grida al lupo per fare in modo che le forze dell ordine minacciano o scatenino una caccia all untore ma che lo faccia la Todde mi disgusta ancora di più salute e complimenti
La sua legittima indignazione ,prof, è ampiamente condivisa !
Il popolo è paziente , ma non succube !!!!!
Mi pare che , oltre alle sue caratteristiche politiche conosciute e più volte evidenziate in queste pagine, la Presidente , possegga anche un aspetto provocatorio non proprio adeguato alla carica ricoperta.
Il buon politico ,non aggredisce ma tranquillizza,non provoca ma asspopisce ,non usa l’accetta ma arrotonda le divergenze!!! Questo atteggiamento tipico dei grillini della prima ora ( quelli del no TAV tanto per intenderci ) che hanno portato in parlamento atteggiamenti aggressivi fin’allora repressi ,contrabbandandoli come movimento di popolo ,non mi pare adeguato a convogliare le istanze di base dei sardi .
In questa situazione,il popolo ,che in campagna elettorale aveva assecundato istanze di indipendentIsmo ed autodeterminazione,si è palesemente espresso con 210.000 firme e vieppiù si esprimerà , contro la supponente aggressione toddiana.
La Presidente,vuole aizzare le piazze perché ritiene di dominarle ? Stia attenta ,non sempre gli incendi sono dominabili , basta un improvvisa folata di maestrale o di scirocco ,per modificarne la virulenza !!!!!!
l’ incendio , inopinatamente provocato , può sfociare in disastri difficilmente gestibili .Vuole , la Presidente ,verificare la sua capacità di incendiare gli animi ? Ci sta riuscendo benissimo , anche perché non si vedono ,nella sua maggioranza,pompieri politici in grado di frenarla per limitarne i danni . Se poi spera di gestire il dissenso con metodi di casa nei servizi , credo stia sbagliando la mira !!!!
Questo popolo ,pur variegato,sta facendo capo ai sindaci ,riconoscendo in loro ( tranne qualche sparuta eccezione) l’unica e reale rappresentanza politica della Sardegna intera .
…. Procura de d’ acabare MARCHESA sa tirannia …. e de si picare po culu !
Buongiorno Prof…..il titolo di Marchesa per la Todde lo deve a me….come mio commento dei giorni scorsi….comunque lo lascio a lei nei suoi commenti con molta soddisfazione..
Visto che ci sono cambiamo un vecchio detto sardo….chentu busciaccas chentu poltafoglios (cento tasche cento portafogli)
L’informatissima Assessora. al Lavoro si è fatta scattare una foto “vittima” dei famosissimi Mamuthones di Bitti…già semus postos bene. Buona domenica.