È stato diffuso oggi L’Italia sottosopra, il rapporto di Save the Children sull’infanzia a rischio e sulle conseguenze che la grave crisi economica sta causando alla popolazione minorile in Italia. Dati allarmanti perché in crescita costante in un arco di tempo tra il 2007 e il 2013. In Italia supera il milione il numero dei minori che vivono in povertà.
Regionalizzando i dati pubblicati emerge che la Sardegna, ma non è una novità, soffre come il resto del Sud. Il 63% delle famiglie isolane con un bambino o ragazzo in casa ha ridotto la spesa per l’acquisto di generi alimentari. In un quinquennio è scesa di più di 188 euro, cifra che incide fortemente sulla quantità e sulla qualità del cibo.
Il 13,4% della popolazione minorile sarda vive in uno stato di povertà assoluta (dato 2012) che per una coppia con due figli è inferiore ad un reddito medio mensile calcolato per l’Italia meridionale in circa 1200 euro
La Sardegna si conferma negativamente come la prima regione per il numero di giovani fino ai 24 anni di età fermi alla licenza media o comunque fuori dai percorsi della formazione. Si supera il 25%.
Uno studio correlato e contenuto sempre nel rapporto analizza le zone dove è maggiore il rischio di lavoro precoce per i 14-15enni. La provincia di Nuoro è tra queste.