La Presidente della Regione ha affidato la sanità sarda a un oncologo romano, già sottosegretario alla sanità del governo Conte 1.
A caldo ha dichiarato: «È fuori dalle logiche».
Avrà tempo per spiegare di quali logiche si tratta.
Personalmente mi sono sempre dichiarato ostile alla logica di chi, non essendo capace di leggere il sistema dei poteri, degli interessi (legittimi e no) e delle competenze presenti in Sardegna, ricorre a pseudo-taumaturgici esperti esterni che, in fin dei conti, vengono chiamati, e lo sono stati anche in passato, perché non avendo rapporti con la società sarda, rispondano unicamente al Presidente e al suo partito.
Oggi il messaggio politico è che la sanità sarda è stata affidata in feudo al Movimento Cinquestelle di diretta emanazione romana, dopo aver bocciato quello sardo. Sono prontissimo a confrontare la competenza del nominato con quelle di altri potenziali nominandi sardi e sono certo che molti isolani lo avrebbero surclassato per competenza tecnica e conoscenza del sistema.
No, la competenza non c’entra; c’entra la fedeltà al capo.
Per il resto, mi pare che sia una Giunta che avrà bisogno di un anno di apprendistato.
Io non ho visto altre regioni chiamare da altre regioni manager e assessori. Non dico che i sardi siano meglio, ma neanche peggio. Soprattutto, conoscono la situazione meglio di chi viene da fuori. Ma noi ci inchiniamo sempre davanti a chi viene da oltremare…
…….ma era prevedibile che il sistema grillo/contiano che aveva imposto la Todde a scapito anche dell’unità interna del PD avrebbe partorito ed insediato personaggi di stretta osservanza contiana ;
i problemi della sanità sarda ( ridotta a lumicino ) hanno necessità di economisti,di politici seriamente impegnati e capaci di muoversi nei meandri burocratici ; non si discute la bravura dell’oncologo nell’approccio alla propria specialità ,ma la riorrganizzazione di un sistema disastrato ha bisogno di altro genere di competenze !!!!
Certo la gestione di un assessorato che per soldi ed addetti è al primo posto nella graduatoria di importanze ,fa gola !! come non sono da sottovalutare le cospique possibilità gestionali che quell’ assessorato permetterebbe.
@ Alberto M. Non la capisce perché, forse, non conosce la fatica compiuta per affermare i principi di autonomia e di autogoverno. Tuttavia, Lei mette il sale sulla ferita: spesso i Presidenti della Regione hanno scelto sardi non all’altezza della situazione. Anzi, direi che tendenzialmente nessun presidente di regione degli ultimi 25 anni ha scelto i sardi migliori per riformare la Sardegna. Il motivo è politico: i migliori erano e sono anche i più deboli politicamente, perché non hanno dietro il popolo e i presidenti ci tengono al consenso del popolo. C’è da pensarci.
@ Ettore Enrico Io insegno e so che non è vero che i Sardi sono i peggiori. È questa convinzione, che è un pregiudizio, che fa scapapre tutti i giovani da questa regione.
Ha fatto ciò che farei io, e non da oggi, se fossi capo alla regione: cercare il meglio nel mondo e assumere alla regione traduttori e non psudotecnici. All’industria un tedesco o o un giapponese, all’assistenza un finlandese, al turismo uno spagnolo. I sardi assunti sappiamo per quali meriti stiano a casa. Se l’oncologo è er mejo, ben venga
Finalmente un tecnico esterno incorruptible.. Come disse la carciofara finita la pacchia 😂😂😂🥂
Il professor Luigi Minerba (dipartimento di Sanità pubblica-facoltà di Medicina di Cagliari) era tra i papabili. Scuramente più preparato e adatto di questo signore (pare voluto da Conte) per gestire il disastro in cui si trova la sanità sarda. La Todde inizia molto male….
Veramente io non capisco il senso di questa sardita’ ad ogni costo. Scusate ma Nieddu e Doria erano sardissimi e sappiamo il nulla che hanno combinato. Non so nulla del nuovo assessore, ma mi sento anzi di dire che il fatto di essere al di fuori delle beghe della politica locale potrebbe essere un vantaggio. Staremo a vedere, giudicarlo in negativo a priori solo perché non è sardo mi sembra sbagliato.
Solo per ricordare che Moirano fu nominato DG, non assessore. C’è una chiara differenza. La conoscenza del territorio era garantita dall’organo politico (qualunque sia il giudizio che uno ne dà); lo “straniero” si occupava di gestione (ed essendo stato direttore di Agenas conosceva piuttosto bene la Sardegna, aggiungo.)
Giudicheremo strada facendo. Saremo implacabili. Certo per essere meglio degli assessori “sardi’ alla Sanità che si sono succeduti ci vuole ben poco. Purtroppo
Sicuramente la sanità è commissariata conto terzi e nulla cambierà se non nei contenitori ma non nel contenuto. Il sistema è ostaggio di massoneria e gruppi finanziari che si servono della solita compagnia di giro di dirigenti, medici e non, mediocri e poco competenti. È questa la logica cui probabilmente faceva riferimento la Todde ma che nulla potrà fare per fermare la caduta libera del nostro SSR.
Che poi si tolga un direttore di struttura di emergenza urgenza per catapultarlo a fare l’assessore all’ambiente …. beh è ulteriore conferma che la logica non cambierà. Con buona pace della Todde. Saluti.
Ma cosa volete che capisca del nostro contesto sociale _sanitario.A dire che ci hanno sempre detto che loro non avrebbero mai accettato imposizioni dall’alto! Complimenti!!!
Un momento di riflessione per rammentare che ereditiamo una sanità del sardissimo Mario Nieddu, nominato assessore in quota Lega (nord).
Francamente mi viene difficile credere possa farsi qualcosa di peggiore….
Fra la Dirindin e questo tizio, secondo me, la differenza è sostanziale. Questo è un medico, che sfrutta la sanità con la parcella, la Dirindin era un tecnico dell’’apparato per la gestione.
Emus a biere
Leggere curriculum del prossimo assessore alla sanità. Per chi non è pratico di come si interpreta fra le righe un CV sintetizzo: carriera OMISSIS. Semisconosciuto in ambito professionale, molto conosciuto nella sanità privata. Sottosegretario nel governo con Lega alleata. La domanda sorge spontanea: quando scoprirà che un assessore deve stare a tempo pieno in sede a fronte di uno stipendio fisso, quanto durerà?
A proposito di stranieri
Possiamo valutare a priori l’operato dell’eventuale prossimo Assessore Regionale alla Sanità? Dovremmo appartenere alla stirpe di maghi già famosa in questo blog.
Una cosa è certa. Per vedere i risultati delle elezioni, ovvero i candidati partecipanti alla competizione elettorale, è sufficiente saper leggere.
Nella lista Movimento 5S, Circoscrizione Cagliari, si può leggere che tale Sedda Francesco noto Franciscu ha raccolto 506 preferenze. Ma è lui? Il famoso indipendentista?
E quindi? Ma itta c’intrada cun custus? Come può accettare una cosa del genere?
Può darsi che lo vedremo nel sottobosco di governo?
Un addetto dell’ AIAS oggi ricordava con piacere che quando la Dirindin mise mano ai conti dell’Azienda, tutto funzionava con molta più precisione, compreso il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Vediamo se questo nuovo assessore ragionerà con la sua testa poi se sia fedele o meno a Conte chi se ne frega
@ Mario M. E anche allora io contestati la scelta, come contestai quella di Moirano da parte del mio Presidente Pigliaru. Ma c’è una differenza: né Soru, né Pigliaru avevano un Conte sopra la testa.
Se non ricordo male la strada venne aperta da un certo Renato Soru, che nominò alla sanità la torinese Nerina Dirindin, collaboratrice di Rosy Bindi ai tempi del Ministero della Salute.
Temo sia proprio così. Il merito non ha niente a che fare con questa nomina. La conoscenza della sanità sarda pure.
Il feudatario sceglie vassalli e valvassori. Questo è in ogni campo. I sardi capaci, o anche provenienti da altre realtà, ma che lavorano qui, ci sono. Sono immolati a negoziazioni di spartizione di potere.
s’erba furistera andada estirpada kun su diserbu. Certo, in Sardegna sono tutti incompetenti che andiamo ad importare tecnici dal “continente”. Io Conte non lo reputerei un “tonto” ma i sardi che lo credono ,,SI,,