Ieri, ore 16.30 al Bar Mediterraneo di Cagliari. Una tazza di tè con Gavino Sale. Si parla del grande soggetto politico dell’indipendentismo sardo e dell’indispensabile cultura di governo che lo deve accompagnare. Sappiamo entrambi che i sondaggi parlano dell’area sovranista pressoché a due cifre. Ragioniamo: opportunità e criticità. Abbiamo entrambi la grande tentazione della sfida. Ci diamo appuntamento a breve. Ci avviamo alla cassa e un signore distinto ci dice:
“Allora, ce la facciamo?”.
Ci guardiamo perplessi..
“Allora, ce la facciamo a fare una proposta tutti insieme? Altrimenti non vado neanche a votare”. Non uno studente. Non un giovane. No, un signore di mezza età, ragionevolmente o un impiegato o un professionista.
Ci salutiamo. Ci salutiamo con Gavino. Mi allontano a piedi. Strisce pedonali. Due coniugi: “Allora, professore, ce la facciamo?”
Ce la facciamo. Ce la faremo. Ma la gente rivela più coraggio e più forza di quanta ne abbiano i dirigenti politici.
Io resto fortemente convinto che presentarsi insieme con una lista della sovranità sarda sarà, e sarebbe, l’unica novità politica di queste elezioni. (pm)
Comments on “La gente ha più coraggio di noi”
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Gent.mo professore, io sono uno di quelli che Lei ha incontrato per strada, e tanti altri ne potrebbe incontrare nella vita di tutti i giorni. Il problema di noi tutti che la seguiamo da lungo tempo è la mancanza di un orientamento preciso, di perseguire la candidata Barracciu attendendo un suo ripensamento a seguito dei suoi guai giudiziari. Io mi sarei preoccupato della sua carriera e della capacità di generare un cambiamento più che dei suoi problemi giudiziari. Attendo come altri con impazienza di avere un candidato alla presidenza della nostra amata regione per dare un impegno concreto per il risultato che in tanti attendiamo. L’incertezza è il peggior nemico di chi è in ritardo.
Dipendede dae nos’ettottu. Scieusu po ita seusu beniusu!
ce la dobbiamo fare, altrimenti è il baratro.
entriamo in campo
diamoci una mossa
scendiamo in pista tutti quanti, parliamo con la gente, parliamo con gli amici, prepariamoci, disponiamoci al confronto senza demonizzare nessuno ma convinti dei nostri argomenti
facciamo lievitare questa voglia comune e diffusa di decidere per noi stessi
ce la dobbiamo fare
Venerdì scorso al Massimo ho visto Gavino che titubava e gli ho detto “Gavino, non vai a parlare? Dai, vai, c’è bisogno anche di te, abbiamo bisogno di te e di tutti gli altri e vi vogliamo uniti, dai, è importante!” Contemporaneamente un’altra persona ha detto “si, dai vai!”.
Subito dopo lo avete cercato fra il pubblico e ha fatto un bell’intervento appassionato.
Paolo, non abbiamo bisogno di singoli leaders: abbiamo bisogno di tutti noi sardi dal cuore grande.
Insieme. Questo è l’ultimo treno.
Siamo in cammino da anni, abbiamo avuto gioe e dolori, abbiamo trovato certezze e abbiamo seminato e arato per seminare ancora. Siamo pronti per farcela. Ce la faremo.
Se ancora oggi siamo al punto “si fa o non si fa la lista unitaria sovranista Con persone per bene e competenti”, be allora dobbiamo credere che i movimenti e i partiti nazionalitari non vogliono il bene della Sardegna e della sua popolazione, dimostriamo che che non lottiamo per due filari di bietole, viva una lista unitaria e cambiamo il nostro piccolo mondo.
Siamo all’inizio della nuova “sarda rivoluzione”
I tre commenti prima di me parlano, e sono di una chiarezza che rispecchia la necessità di avere una guida con connotati di moralità garantita! È necessario “provare a farcela”!
C’è la facciamo si!!
Mi sono Rotto le balle delle bugie e dei giochetti romani.
Ne usciamo solo se facciamo da soli.
Cè la dobbiamo Fare!
Appunto. Che aspettiamo. Ce la facciamo ?
Buongiorno,
coraggio, parlatevi sinceramente, decidete e agite.
Parlateci e coinvolgeteci!
Guidateci e non lasciate che ci disperdano.
Buon lavoro e Buon Natale.
Io sottoscrivo, fortemente, la tua stessa convinzione. Ce la dobbiamo fare! Buona giornata.