Prologo: la Todde ha annunciato a tutti un incontro definito riservato.
Soru ha sentito puzza di bruciato di un incontro riservato annunciato a tutti e ha detto alla Todde: “Vediamoci in pubblico”. Alle 12 all’Hotel Regina Margherita.
La Todde non ci va e accusa Soru di un cambiamento all’ultimo momento.
Alle 13:00 la Todde convoca una conferenza in un punto stampa in Piazza Garibaldi in modo da coprire con le sue dichiarazioni quelle di Soru.
Credo di capire la strategia dell’addetto stampa della Todde, non foss’altro perché è la stessa di Casalino con Conte: molti comizi, pochi confronti. Slogan ripetuti, pensieri annullati. Siamo al grillismo puro, quello che mi irrita
Di conseguenza pubblico qui l’audio della conferenza di Soru.
Chi ha piacere, lo ascolti.
@ Davide Sanna Ma oggi il tema era un altro, Davide: si copia chiedendo il permesso, dichiarandolo, non di soppiatto.
Gent.mo Prof. Maninchedda, ma veramente pensiamo che Il signor Renato Soru unisca?…..lui che parla di di altri che disuniscono…e di prepotenze…..ma allora ci siamo scordati di quello che è stata la legislazione Soru in Consiglio Regionale?
E’ proprio vero, il tempo lava via le coscienze….e i peccati……
Soru non propone nulla di nuovo e nulla di più di quello che proponeva 15 anni fa.
La DEMOCRAZIA è altra cosa……..
Non ho mai avuto alcuna simpatia per Renato Soru ma seguire per intero il video della conferenza stampa, quella delle ore 12, mi ha fatto ampiamente ricredere intorno la sua persona. Parole che rivelevano una padronanza del campo, assoluta. Chiare, dirette, prive di ogni contorcimento linguistico rendevano l’assenza, calcolata della Todde, come fosse presenza. Lo scrivo perché il merito di Soru, a mio avviso va anche al di la della discussa querelle della nomina Romana: pone in luce, sopratutto in una regione del sud come la Sardegna, la questione della “piaga ” Grillista. Una Melassa politica che oggi ha la possibilità, (sarebbe la prima volta nelle elezioni regionali) , di essere forza di governo.
La Todde non poteva sostenere il confronto in forma pubblica perché avrebbe posto in totale evidenza la oggettiva inadeguatezza alla guida di una Regione come la Sardegna, prima ancora di una coalizione; non è un caso la menzione della quantità di fondi in arrivo, il controvalore di ben tre Piani di Rinascita. No, non poteva partecipare.. La campagna elettorale sarebbe iniziata in salita, molto in salita.
No non sono anonimo c è una mail … la seguo e mi ha stupito l inversione forse è stato drastico nella visione al tempo…non giudico i momenti cambiano ed in politica ancor di più… ripeto mi ha solo stupito l inversione…grazie
@ Andrea Ti stavo aspettando. Anonimo, come sempre. Certo che l’ho scritto e ho scritto anche di peggio, ma proprio in quell’articolo cominciavo a dire che lo scontro politico decennale tra me e Soru stava evolvendosi, nelle condizioni date, a convergere sull’obiettivo di cacciare dalla Sardegna un ceto politico parassitario, egemonico e oligarchico, contro il quale abbiamo combattuto entrambi combattendoci, ma che adesso, se tu permetti, vorremo combattere da alleati.
Professore ma non vorrei sbagliarmi… ma lei in tempi non sospetti non disse che sarebbe espatriato da questa terra alla sola ombra di Soru o sto sbagliando?
il PD può tranquillamente portare i libri in tribunale…FALLIMENTO. chi continua a sostenere che la nomina della Todde è avvenuta in modo trasparente e coinvolgendo la base mente sapendo di mentire, quindi la bancarotta è fraudolenta. questa tesi della trasparenza è sostenuta da dirigenti e da quei componenti della segreteria regionale che esercitano quell’esercizio di lecchinaggio del retromutanda parte interna…come ha detto Soru questi sono gli artefici della frantumazione del pd; aggiungo che lo stesso si sta avviando ad una disfatta che lo porterà ai minimi storici. già alle precedenti elezioni regionali prese il 13%; questa volta probabilmente non ci arriverà nemmeno la coalizione pd-5s, in quanto le altre sigle sono da zero/virgola e con il casino che è scoppiato a Sassari…non gli resta che la via del tribunale. Vai avanti Soru e aggrega forze moderate, se si rompe il cdx hai grandi possibilità che certamente hai fiutato…
Non solo la Todde presidente, anche gli assessori regionali decisi a luglio a Roma: ecco i nomi
(Di Sara Panarelli
8 Novembre 2023 (Casteddu online)
APERTURA
Da Franco Sabatini al Bilancio a Gavino Manca a Lavoro e Formazione Professionale, da Massimo Dadea alla Sanità a Piero Comandini presidente del consiglio regionale. Nell’esecutivo ci saranno anche Desirè Manca e Camilla Soru, a Ettore Licheri un ruolo apicale nel partito, forse proprio quello di Todde. Così il Pd mesi fa ha blindato l’accordo
@ Giacomo. Ho sbagliato sugli incarichi, sovrapponendo ruoli a responsabilità politiche. Ho corretto. Su Floris sbaglia lei, perché non ho scritto che la notizia dell’incontro è stata data durante la trasmissione di Floris, ma attraverso i media e così è stato. Restano alcuni fatti: la Todde non è una novità. La Todde quando il governo Conte 1 respingeva i migranti si candidò con quel Movimento 5 Stelle alle europee. La Todde, da viceministro, fu fautore del Tyrrenhian link. Ho sbagliato il dettaglio, non il merito politico. Le pare, infine, che uno che pubblica tutti i commenti, fuorché quelli offensivi, voglia manipolare qualcuno? SI rivolga a altri, magari a chi scappa dalle domande e inocula con comizi opinabili posizioni assertivamente recitate come dogmi.
@ Alberto. Io invitai la Todde a Nuoro a luglio, proprio per favorire conoscenza e dialogo. La Todde non venne, accampando un ritardo dell’aereo. Iniziai a capire un disegno che non prevedeva confronti, ma ratifiche. L’unica unità possibile può nascere da un trasparente confronto con gli elettori, che sancisca gradimenti e sconfitte nella trasparenza e nella democrazia.
Grazie. Ho corretto. Ho sbagliato perché sono andato a memoria.
@ Grazia Che spettacolo! Siccome dissento da lei, mi accusa di attingere alla mangiatoia della Regione? Mi fa piacere smentirla: io vivo del mio, non della greppia regionale come tutti i professori universitari. Le sfugge il fatto che io non ho detto che la rivelazione è avvenuta da Floris, ma è avvenuta sui media, con le agenzie di stampa. Lei ha mai visto un incontro riservato pubblicizzato? No. Gli sviluppi di oggi svelano che si voleva inserire l’incontro dentro una narrazione da figliol prodigo, con la Todde che accoglie il rientro del pentito. Purtroppo gli spin doctor esistono e io continuerò a dire la verità tanto più quanto più persone come lei, evidentemente refrattarie al dissenso, continueranno a pensare di non essere ridicoli dicendomi “e la smetta!”. I veri motivi della mia scelta sono quelli dichiarati: la discesa in campo di Soru mette in discussione il sistema politico sardo, è ostile all’oligarchia parassitaria dei partiti e si nutre di sardismo più dello schema Todde. La Todde è la nuova maschera della conservazione. Faccia una prova. Verifichi chi ha fatto l’opposizione a questa giunta di centrodestra e scopra che l’ho fatta io e pochi altri. Provi ora a dire alla Todde di non ricandidare i consiglieri uscenti per esplicita collusione col nemico. Vedrà come la Todde si rivelerà conservatrice.
Grazia, che forse è tifosa della Todde, insulta (il caro Renato è pure peggiorato, gli universitari che attingono alla mangiatoia della regione…), dà ordini (e la smetta di citare…), e per di più allude o insinua (quali sono i veri motivi…., non ci ha ancora spiegato)
Invece dovrebbe spiegarci lei perchè le consultazioni popolari vanno bene per le candidature al parlamento e per la Schlein e invece per le consultazioni sarde gli accordi romani debbano essere vangelo (sono forse queste consultazioni minori? dei pochi poveracci sudditi isolani?)
ma si. voti pure la Todde. nessuno impedirà che si candidi.
contenta lei…
Scusi Professore, siccome non avevo avuto modo di sentire in diretta l’intervento della Todde da Floris, me lo sono guardata poco fa su YouTube. Non ho sentito minimamente citare il “segretissimo” appuntamento con Renato Soru. Siccome questo, chiamiamolo “sputtanamento”, sembra essere stato il fattore scatenante l’ira del buon Renato, che, poverino, prima aveva accettato di incontrarla in maniera riservata, poi va in conferenza stampa a dire che lui non ha niente da nascondere. È la cattiva Todde che vuole fare le cose di nascosto, mica lui! Gli incontri per ricomporre le divergenze nelle coalizioni, non mi sembra che si facciano in diretta streaming, a meno che qualcuno non voglia cercare il modo di scontrarsi anziché di ricomporre. E la smetta di citare spin doctors e addetti stampa riferiti alla Todde, come per sminuire le sue capacità decisionali. Immagino che anche Soru abbia il suo stuolo di esperti che lo aiutano a mettere in campo le sue strategie. Il caro Renato non è cambiato per niente, anzi direi che è pure peggiorato. Non è uno che si vuole mettere a disposizione, lui vuole comandare! Non potrà mai sottostare al comando di una governatrice donna, tantomeno di una 5stelle! E lei Professore? Non ci ha ancora spiegato bene (nemmeno nel suo articolo dell’incontro con Soru), quali sono i veri motivi che la stanno spingendo a sostenere le primarie (in realtà la candidatura di Soru), come se fossero l’unico metodo da sempre adottato per la scelta del candidato di csx. Cosa temono i professori universitari, che da sempre attingono alla mangiatoia della regione?
Paolo poco righe fa per la seconda volta
hai detto una cosa imprecisa
sul conto della Todde. Va bene la polemica politica, anche accesa, ma le balle proprio no.
Questa:
“”@ Silvy Uso i suoi argomenti: la Todde è una novità? Una che è stata sottosegretario di Stato col Governo Conte 1, con Salvini ministro dell’Interno che non faceva attraccare le navi dei migranti e che allora non disse lo straccio di una parola contro le politiche del ministro degli interni?”
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Paolo, la Todde nel governo gialloverde, Conte I, non poteva votare una mazza perché non ne faceva parte, ripeto non era nel governo Conte I con Salvini ministro dell’ Interno. allora, non era neppure
parlamentare !
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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessandra_Todde
” Il 25 febbraio 2021 viene indicata come viceministra dello sviluppo economico nel governo Draghi, nominata dal Consiglio dei Ministri il 1º marzo, dopo essere stata sottosegretario di Stato al MiSE dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II, mantenendo l’incarico di viceministra fino al 22 ottobre 2022.”
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Ti ringrazio nuovamente per lo spazio di democrazia
e confronto che stai garantendo con il tuo sito
Lascia davvero perplessi sentire Todde farsi paladina del centro-sinistra. E’ proprio vero: così la politica è rappresentazione, teatro. dell’assurdo. Gli attori sono chiamati a interpretare una parte, la coerenza cioè è ingrediente superfluo.. I 5 Stelle del resto vengono dal Conte 1 e dal Conte 2. Non comprendo come mai l’esponente di un movimento, molto demagogico, che ha fatto la sua fortuna nella solitudine di una asserita purezza, di una distanza dalle divisioni ideologiche del novecento, che ha utilizzato piattaforme private per giustificare decisioni pubbliche, che ha cavalcato un grigio populismo, non capisco perché abbia escluso le primarie (inventate dal PD) come elemento di garanzia non partitocratica. E tanto meno capisco il PD. Non capisco perché lo streaming va bene quando Grillo incontra Bersani e non va bene quando una grillina incontra Soru. E poi… Quale sarebbe stato il problema? I Latini dicevano “Rem tene, verba sequentur”. Se Todde avesse avuto forti argomentazioni da mettere in campo, non avrebbe rinunciato all’occasione di confrontarsi con un potenziale sfidante. Ben vengano queste situazioni: aiutano a prendere le misure di chi ci si propone per amministrare la cosa pubblica. Cosa?.
La reazione di Soru, che condivido in pieno, è traducibile con l’epiteto sardo che si rivolge solitamente a chi ti vuol fregare, che non riporto per rispetto dello spazio in cui scriviamo e per la signorilità di chi lo gestisce e di chi vi partecipa.
Se Soru non è più quello di vent’anni fa, la grillina Todde non è più quella delle votazioni online, delle riunioni trasparenti in streaming, del niente interviste con la stampa.
Preferisco Soru più mite e determinato che la Todde nata con la novità della trasparenza ad ogni costo e trasformata dopo pochi anni in politico vecchio stampo, identica ai politici e a quel modo di fare politica che in origine combatteva strenuamente con il suo irriconoscibile partito.
Leggendo questo articolo ed i suoi commenti mi è venuto un dubbio. Lei continua a dire che la Todde ha raccontato urbi et orbi, in televisione, dell’incontro riservato con Soru. Non avendo troppa fiducia nella mia memoria (soprattutto al cospetto di un personaggio autorevole come Lei), ho deciso di riguardare l’intervista incriminata. neanche una parola sull’incontro con Soru.
Lo stesso ho fatto dopo aver letto il suo elenco degli incarichi governativi della Todde. Già l’altro giorno avevo letto in un suo commento che la Todde avrebbe votato i decreti sicurezza di Salvini. Oggi leggo le sue affermazioni: “la Todde è una novità? Una che è stata sottosegretario di Stato col Governo Conte 1, con Salvini ministro dell’Interno che non faceva attraccare le navi dei migranti e che allora non disse lo straccio di una parola contro le politiche del ministro degli interni?”.
Sempre per la scarsa fiducia nella mia memoria sono andato su Wikipedia, per avere conferma. Ed infatti basta entrare sull’enciclopedia online per scoprire che il primo incarico governativo (sottosegretaria) risale al 16 settembre 2019, quando il Conte I era già finito e Salvini all’opposizione; in quella Legislatura la Todde non era neanche deputata e dunque non ha votato nessun decreto sicurezza.
Le cose sono due: o anche lei dovrebbe avere meno fiducia nella sua memoria, oppure, più probabilmente, continua a mentire, convinto che con questi mezzucci potrà levare credibilità a una candidatura che non le piace. E non le fa molto onore. Forse dovrebbe ammettere che il primo a voler manipolare il dibattito in corso è lei stesso.
Mi fa morire 😀, meglio sicuramente della candidata di 5 stelle, e di Solinas. Speriamo che abbia imparato qualcosa dalla precedente esperienza fallimentare.. soprattutto se la condivisione di cui parla è un filo conduttore e non solo uno slogan.
Alla fine, anche se mi sento in accordo con Soru, mi viene da pensare che la sparata della Todde da Floris sia stata frutto della sua poxa esperienza di come si deve navigare nelle acque infide della politica. Potrebbe esserci ancora il tempo per rimediare, perché non ci prova proprio lei, prof Maninchedda, a porsi come mediatore per farli incontrare? Tentare non nuoce, sarebbe meglio per tutti
Todde ha postato una lunga risposta tipica di chi cerca di coprir il segreto di pulcinella (che ha chiesto e ottenuto da Conte la Sardegna.Punto.Iil pd ha accettato per i soliti tornaconti)sarebbe stato necessario e magari utile chiedersi ma a questi pare non importi, che, se l attore principale dell esperienza migliore degli ultimi 30/40 anni in Sardegna chiede (legittimamente ) le primarie e il confronto pubblico mentre si continua a sciorinare le “solite scuse”, e derubricare tutto a “noi ci siamo visti” la domanda che ne scaturisce è pura retorica.
@ Fabio Ma stai provando a manipolare questo spazio? Credi che non ci sia chi non veda che alteri i presupposti per arrivare alle tue conclusioni? Lasciando da parte la tua patente di uguaglianza dei programmi, che non c’è, volutamente svilisci il metodo delle primarie e certifichi che i leader di partito rappresentano gli elettori. Non è proprio così. Rappresentano i loro iscritti, non i loro elettori. Le primarie nascono proprio da questa consapevolezza. La Todde è stata imposta, Soru si è proposto per le primarie. Questo dato è vero e ineludibile. Poi si può essere a favore o contro, ma non dolosamente mistificanti. Se poi si vuole chiamare all’unità dopo il colpo di stato, allora si deve sapere che ogni colpo di stato ha generato una resistenza.
@ Enzo Enzo, ottima battuta, ma è più pertinente la mia: speriamo che la Todde faccia lo streaming quando incontra Terna e Enel sulla pelle dei Sardi.
Io ho combattuto contro Anas e Enel e i lobbisti li conosco bene, a occhio e a naso.
@ Silvy Uso i suoi argomenti: la Todde è una novità? Una che è stata candidata alle europee durante il Governo Conte 1, con Salvini ministro dell’Interno che non faceva attraccare le navi dei migranti e che allora non disse lo straccio di una parola contro le politiche del ministro degli interni? Una che è stata viceministro e che ha regalato ai sardi l’imbroglio dolorosissimo, in termini di lavoro, del Tyrrenhian link? Una che è diventata parlamentare col metodo dei parlamentari nominati dai partiti?
Parliamo di questione morale: qui Lei è maliziosa o è grillina, perché solo i grillini sono capaci di dire che esiste una questione morale se c’è un interesse della magistratura. Invece, c’è una questione morale se ci sono sentenze di condanna. Parli di questo e parliamo del sistema giudiziario italiano. Quando vuole, sono disponibile a confrontarmi in piazza sul verminaio che è la giustizia italiana e sul notevole contributo al vernminaio dato dal ministro grillino Bonafede.
@ Gianni Sassu Quindi tu, Gianni, risponderesti alle sfide della politica arrendendoti a chi la manipola per la conquista del potere, a chi usa mezzucci per la candidatura e poi chiede lealtà di schieramento in nome del pericolo del nemico. L’Italia è stata rovinata da mezze tacche esperte di posizionamento e di pratiche da corridoio. Io non mi arrendo all’italietta dei furbi. La scelta della Todde è una scelta imposta ed è una scelta debolissima sul piano dei contenuti al punto da temere qualsiasi confronto. La Sardegna può ripartire proprio se si ribella a questi metodi lobbistici e paternalistici.
Giovanni, Soru aveva accettato un colloquio interlocutorio riservato, chi lo ha trasformato in un evento comunicativo pubblico è stata la Todde. Io non ho mai incontrato nessuno che mi volesse parlare riservatamente e lo abbia annunciato ai quattro venti. Un tal modo di agire significa solo voler usare l’evento per se stessi e pertanto è giusto non farsi manipolare. L’evocazione del pericolo della Destra è la nuova versione del turiamoci il naso, pratica impossibile per saturazione.
Programma e progetto più che condivisibile, ma non mi sembra molto diverso da quello dell’altra metà del PD+Todde. Il problema è quindi l’individuazione del Presidente. Prepotenza per prepotenza: l’una viene candidata dai rappresentanti dei partiti, che rappresentano piaccia o non piaccia, gli elettori (si chiama democrazia), l’altro si autocandita per proporre il medesimo programma (autonomia, sviluppo, spesa consapevole, etc etc). Non è più il Soru che abbiamo apprezzato e votato 20 anni fa. Grintoso ed innovativo. Se è vero come è vero che l’individuazione della Todde poteva essere fatta meglio ed in maniera più coinvolgente, è anche vero che viene da chiedersi se Soru, da non presidente, vorrà mettersi a disposizione. Se non lo facesse sarebbe deludente e renderebbe di dubbia credibilità tutto il suo operato. Una cosa è certa. Il bel progetto si fa vincendo le elezioni, ma divisi si perde.
@ Rombi. Qui di inqualificabile c’è solo la comunicazione e le strategie comunicative della Todde. Si va in televisione a annunciare urbi et orbi un colloquio riservato? No, non si va. Quando chi si voleva mettere nel sacco, secondo la narrazione “Io sono stata gentile, gli ho offerto di tornare a casa” ha l’intelligenza di reagire e di dire “Ok, hai trasformato un evento privato in evento pubblico, facciamolo in pubblico”, allora ci si sottrae. Perché ci si sottrae? Perché si ha paura del confronto, perché si pretende di essere solo assertivi, senza interlocuzione. Un modo di fare che preannuncia un modo di governare alla Conte che io trovo insopportabile. Il Grillismo è questo: comizi e potere. Chi è inqualificabile?
Speriamo alle prossime cene con Peru Soru faccia lo streaming
…prove muscolari. Un’ accusa da respingere, le prove muscolari le ha messe in campo il PD e il resto della coalizione. Che non si venga a dire che le primarie sono state esaminate a lungo con congressi e confronti interni, forse salotti come avviene da qualche anno all’insaputa degli elettori. Ecco il risultato, Renato Soru viene accusato di essere l’artefice della rottura all’interno della coalizione di centro sinistra.
A Renato Soru bisogna dare atto che a differenza di altri si è confrontato, e non solo ultimamente, con gli elettori in confronti e dibattiti pubblici che possono solo far bene.
Attendevamo il suo ritorno
Speriamo che i sardi capiscano!!
Buon pomeriggio. I ragionamenti qui ascoltati sulle cose da fare e sulle necessità, non fanno una piega e penso che l’onorevole Soru sia politicamente maturato anche se a tratti troppo convinto. Non posso, inoltre, non considerare che come candidato presidente non sia la novità e non posso dimenticare che il mandato da lui svolto fu caratterizzato dalla presenza costante della magistratura (ricordo la battuta che mancava solo la Sacra Rota.). Alcuni di noi hanno bisogno anche di novità e di energia giovane. Sarebbe interessante se tutta l’attività che l’onorevole Soru sta portando avanti si concretizzasse in una sintesi che proponesse una candidatura alla presidenza di un viso nuovo e perché no, femminile. Inoltre, non posso non considerare che una mancata sintesi del campo progressista, oltre a una probabile sconfitta, potrebbe vedere un forte ricorso al voto disgiunto. Grazie per lo spazio. Saluti.
Purtroppo chi andrà a perdere da tutto questo caos, sarà la Sardegna. Davanti alle sfide che ci attendono, ai progetti per la spendita delle risorse che arriveranno, alla tutela dell’agricoltura, all’assalto dell’eolico selvaggio, rispondiamo con la politica del cinismo, del tatticismo e dell’egoismo. Francamente non so cosa pensare.
Sorge spontanea la domanda, ma un colloquio interlocutorio tra la Todde e Soru che effetto poteva avere se non stemperare gli animi? Forse ha ragione la Todde, niente ring! Intanto a destra se la ridono.. con buona pace di chi spera in un cambiamento..
Renato Soru è stato inqualificabile ed è riuscito nella non facile impresa di togliermi tutti i dubbi che avevo.