di Paolo Maninchedda
Avantieri sono andato a Roma a fare anticamere (non una, più d’una) per cercare di convincere lo Stato italiano a darci in prestito i conguagli dovuti ad Abbanoa in modo da non farli impattare sul sistema sardo.
In che condizione di salute ho trovato lo Stato italiano? Pessima.
Dopo le anticamere e le discussioni ho camminato per circa un’ora e mezza. Ho assistito a tre risse vere (non spinte) tra poveri e derelitti che occupano stabilmente le vie del centro della capitale. Stazione Termini è presidiata dalla polizia ma è di fatto governata da un popolo di invisibili e disperati che litigano, bevono, rubano, saccheggiano e scappano. Mentre camminavo, riflettevo sull’autunno della democrazia italiana, sull’epoca del Principato, sull’eterna domanda sulle oligarchie elette dal popolo, sul populismo italiano e sulla sua grande suggestione fascista. Ma, dopo aver ripassato a memoria un po’ di autori antichi e moderni, mi è ripartita la stizza per l’ultima trovata italiana.
Con un decreto del Ministero dell’Ambiente (D.M. Ambiente n. 271 del 13/11/2014), il governo finanzia il Piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica previsto dalla Legge di Stabilità 2014: quasi 90 milioni di euro nel triennio 2014-2016 destinati a 13 regioni italiane del Centro-nord e alla provincia autonoma di Trento per potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. A questa somma si aggiunge il co-finanziamento regionale, altri fondi statali e la quota coperta dalla tariffa, per un investimento complessivo di oltre 240 milioni di euro.
I giornali del Nord si sono affrettati a dire che per quanto riguarda le regioni del Sud, la delibera CIPE n. 60 del 2012 aveva già destinato risorse ad analoghi interventi a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ci risiamo col gioco delle tre carte. In quella delibera venivano assegnati circa 8 milioni di euro alla Sardegna, ma di questi circa 7,3 milioni erano economie dell’Ato e 700.000 euro erano stanziati dalla Regione. Chiaro il concetto? Il Cipe ha battezzato soldi già nostri. Credo di far bene a cercarmi i soldi nelle pieghe del bilancio regionale per tirare fuori la cacca dal Cedrino. La nostra cacca, dati gli endemismi sardi, puzza di più di quella del Nord e quindi ce ne dobbiamo pagare la depurazione.
Con grande fatica stiamo cercando di far incontrare cittadini, comuni e Abbanoa. Ma sempre nella tragica camminata romana riflettevo su un fatto. Abbanoa non ha chiesto la cauzione agli esenti, cioè alle persone con un reddito inferiore ad una data soglia. Lo ha fatto non per il buon cuore ma per la legge, ma lo ha fatto. Renzi, dico Renzi mica Mammolo, ha dato gli 80 euro a chi aveva un reddito superiore agli 8000 euro all’anno. Cioè non ha dato i soldi ai poveracci, ma un particolare ceto intermedio che poi lo ha votato alle europee. Nessuno fiata. Siamo nel principato.
La cacca degli italiani è più preziosa della cacca dei sardi.
Comments on “La cacca degli italiani è più preziosa della cacca dei sardi.
I poveri di Renzi sono meno poveri di quelli di Abbanoa”
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Ciao Cinzia, proprio stamattina ho fatto la domiciliazione bancaria della bolletta di Abbanoa, ma solo perché non c’è scampo. L’azienda che gestisce le acque, quale che fosse la sua sigla, ha parecchio da farsi perdonare. Lungi dal farsi travolgere dalle polemiche, giuste e sacrosante, di cittadini che pagano tutto (pensa che fessa pago anche il canone RAI), Abbanoa deve stringere i denti e lavorare sodo. Ho molto rispetto per chi lavora e per chi cerca di rimediare agli errori, altrui e propri, ma l’accettazione delle critiche anche aspre, fa parte del gioco e in ogni caso di tutto questo affaccendarsi dobbiamo ancora vederne i risultati. Un “in bocca al lupo” a tutti gli onesti lavoratori di Abbanoa e a qualsiasi altro dipendente della pubblica amministrazione che lavora con saggezza, abnegazione e senza imboscarsi.
Per Lidia.
Sono anch’io di Olbia e lavoro nel settore dell’acqua. la qualità dell’acqua non dipende da Abbanoa ma da tutti gli errori fatti nel passato da Comune e da Esaf. Oggi Abbanoa dovrebbe far brillare come ore la ruggine di cinquant’anni di politica comunale e reginale della Sardegna. Ora si sta cercando di mettere in sesto la società; ma se a ogni tentativo la si travolge di polemiche, prima o poi saremo noi a essere travolti.
Un tempo era la “Festa dell’Unità” e ci suonava Fabrizio De André, oggi ci si incontra alla Leopolda e suona Moreno.
Poi uno dice che Darwin aveva una teoria interessante.
Essendomi sempre interessato di riciclo sono abituato a non buttare via niente, ho utilizzato questa strategia:ascolto all’alba Moreno, di modo che la giornata parta con elevatissimi margini di miglioramento.
Sono 66 anni che si festeggia la fine del fascismo..e gli italiani ancora ci cascano.
Dalla terra dei canguriha cinguettato: che a Genova c’è stato un problema di mancata allerta! a saperlo un paio di ore prima scattava subito il riassetto del territorio…..
MA PO PIAGHERE.
QUINDI, RIFIUTI ZERO… MMMM.. NON PROPRIO
Pare che i famosi 80 euro non hanno avuto alcun effetto.. balle e il 40% di Renzi dove lo mettiamo.
Questo qua dice che partiti e partitini sono sterco secco… adesso invece è arrivato lui, fresco fresco!!
Lui è per le larghe intese alla tedesca per intenderci, ma, essendo italico che fa? Crea sicuramente una maggioranza “originale” (come il peccato)… sono in due cosa vedi di largo?
Tanto sa perfettamente della fedeltà del socio, il quale, ha spiegato ai suoi, perchè va rispettato il patto del nazareno..basta un niente e diventa il patto di San Vittore.
Non ho niente contro Renzi… A portata di mano intendo.
ANCHE I NOSTRI INDOMITI WIKILEAKS SI SONO AFFRETTATI A SCOPERCHIARE I CODICI CIFRATI DI AGEA.
Così come scritto da Mario Uras (Fregatura 25 maggio 2014) su questo Blog.
Denunciando molto bene il problema dei codici attribuiti da Agea ai terreni Sardi per i contributi UE.
Cosa fa il nostro giornalismo bavoso? Riporta il merito di denuncia a chi? A Coldiretti.
Naturalmente il tutto senza spiegare ai Sardi, che le scelte, sono frutto di scelte fatte dalla Regione Sardegna nel 2007 e confermata nel 2009. Le testate Sarde invece, non sanno o volutamente non vogliono approfondire , altrimenti si scoprirebbe che:il Partito dei Sardi con la persona dell’on. Pier Mario Manca, chiese che la competenza delle nuove mappature fosse affidata ad Argea, l’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura.
A BRIGUNGIA
Renzi è il sistema, il sistema è in Renzi. E’ la storia che si ripropone puntuale,- Bisogna che tutto cambi….”
Sono state assunte o presunte alcune azioni che dire vergognose è molto riduttivo. Con 10MLD avrebbero potuto avviare al lavoro, in particolare nel settore pubblico, decine di migliaia di giovani con le contropalle, accompagnando nel contempo ad una agognata pensione, altrettanti fuori tempo e stanchi impiegati e dirigenti, spesso generosamente retribuiti, non più in grado di fornire un servizio all’altezza degli strumenti oggi a disposizione. O che il “bonus bebe” alle famiglie con 90.000,00 euro di reddito è il frutto di una programmazione di un governo attento al sociale…ma che vadano aff….lo!!!