di Paolo Maninchedda
Chi non ha sentito almeno una volta Killing me softly in una delle versioni in cui è stata cantata (l’ultima dei The Fugees lega l’originario blues con il rap, rallenta il ritmo e il testo, isola il basso e la batteria, enfatizza una voce femminile che è una carezza per l’anima)? Una canzone calda, una colonna sonora o per amanti accompagnati da un calice di rosso o per mistici solitari, sdraiati su una stuoia come De Niro in C’era una volta in America.
Ieri l’ho fatta ascoltare a mia figlia e mi ha detto, per scherzare: «Come la traduciamo in modo colorito, Muorimi piano»”
Ecco, Muorimi piano è quello che vorrei dire a una categoria di politici sardi: i Lamentanti.
Il Lamentante specializzato è un politico che ha tutti i parenti sistemati nel pubblico o nel parapubblico e lui stesso è un dipendente sistemato da qualche partito in qualche luogo sicuro.
Il Lamentante, sempre col sedere al caldo e le spalle protette, non si lamenta per sé, perché è altruista, si lamenta per i disagi degli altri, però, giacché non conosce il bisogno e la difficoltà, usa le parole che sente dire in giro sperando di essere riconosciuto come il capo del popolo. Va al bar e sente che qualcuno si lamenta di chi lascia la spazzatura per strada e immediatamente fa la dichiarazione contro un altro politico che avrebbe dovuto far pulire la strada. Poi prende la macchina e sputa il chewingum dal finestrino, soddisfatto di sé.
Il Lamentante protesta su tutto finché non vince qualche elezione, poi, quando è in sella, cerca un altro politico su cui scaricare ogni responsabilità. L’aria è inquinata? Colpa dell’Assessore all’ambiente regionale o del ministro dell’Ambiente. Non c’è lavoro? Colpa del Presidente della Regione o del Presidente del Consiglio. I prodotti locali abbandonano i mercati? Colpa del complotto demo-pluto-giudaico. Gli uffici pubblici non funzionano? Colpa della burocrazia (che è diventata una foglia di fico che copre con la sua brutta fama ogni inefficienza, anche quelle in cui non c’entra un fico secco). I cimiteri sono inagibili? Colpa di qualcuno che muore prima del tempo.
Il Lamentante è uno scaricabarilista specializzato. È uno smistatore di proteste, un vigile alla Sordi sotto Palazzo Venezia.
La Sardegna ne è piena. La nostra patria è piena di politici con la giacca a doppia coda dei marchesi, il volto lucido e pacioso dei benestanti di frodo, specializzatisi nel non sapere fare nulla, nel non sentire la responsabilità di nulla e con l’unico ossessivo obiettivo di diventare onorevoli.
Questi, quando li incontro, mi ammazzano, mi muoiono. Non li sopporto, li disprezzo profondamente, li vorrei sbugiardare pubblicamente, dire loro quello che sono e che cosa rappresentano: rappresentano la rovina dei sardi. Sono vergognosamente e pomposamente sordidi, pieni di legami occulti, di amicizie pronte a soccorrerli, di collusioni. E invece, devo ascoltarli, rispondere, argomentare, e dunque morire lentamente, ucciso dalle facce di cartone del parassitismo borghese. Libera nos Domine.
Comment on “Killing me softly”
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Bellissime:
il “Lamentante politico, sempre col sedere al caldo e le spalle protette”.
“Altruisti”
“Benestanti di frodo”