di Paolo Maninchedda
Ieri e oggi i media hanno dato e danno notizie inesistenti o molto imprecise. Ieri hanno scritto di una riunione domenicale svoltasi in Presidenza sul San Raffaele, dichiarata ‘tesa’ e invece noiosissima, da virgole e puntini sulle ‘i”. Hanno parlato di interventi di Del Rio e Del Rio era invece irraggiungibile; di plenipotenziari del governo e invece c’era solo un consulente della Qatar Foundation. Oggi danno per approvata in Giunta la delibera sul San Raffaele, e invece non è stato approvato un bel niente. Non solo: dà per sconato che gli assessori, cioè anch’io, alzeremo la manina come automi su un testo precotto. Io ho sempre detto di essere favorevole al Bambin Gesù a Olbia, ma ho anche detto che non voto un bel nulla che non abbia prima letto e adeguatamente compreso. Ma sull’informazione, chi sta sbagliando? Risposta: noi, come Giunta, e loro come media.
Noi come Giunta perché facciamo molto e ci spieghiamo poco o nulla; loro perché per ‘troppo di vigore’ (come direbbe Dante), anticipano le notizie anche quando non ci sono. L’informazione zoppica quando la comunicazione latita. Troveremo il modo di correggerci? Spero di sì, anche perché senza comunicazione, diminuisce anche la partecipazione.
Io per primo devo correggermi. Oggi Piera Serusi cita il caso della diga di Tempio di Monti de Deu, l’unica diga piena di acqua minerale, e si chiede che cosa sto facendo io dopo aver segnalato il fatto. Ecco, io ho già fatto, diverse settimane fa; sono intervenuto sul Consorzio industriale, il quale ha rinunciato a concludere il collaudo amministrativo. Ora la Regione ha messo in atto la procedura per la conclusione dell’iter interrotto. Chi lo sapeva? Nessuno, per cui la Serusi ha posto la domanda. Perché non ho fatto il comunicato stampa? Perché se io dovessi fare l’addetto stampa di me stesso, dovrei passare la giornata non a fare 100 cose, ma a farne 50 e a dedicare il tempo così ricavato a parlarmi addosso. Ma è anche vero che abbiamo fatto un clamoroso errore a non dotarci di 12 addetti stampa che seguissero come ombre gli assessori.
Più in generale, che cosa sta accadendo? Sta succedendo che le forze politiche non stanno riuscendo a trovare la strada attraverso cui partecipare alle scelte strategiche. Mancano tutti i piani della partecipazione. Manca il dibattito politico (e questa non è certo una responsabilità della Giunta); manca il dibattito nei partiti sui grandi temi (e questo è un problema planetario); manca la coscienza dei grandi temi (e questo è il risultato del post-autonomismo che aspetta che venga dettata dall’esterno l’agenda politica); manca una normale vita di Consiglio, che è naturalmente solidale e dialettica con la Giunta; manca la capacità della Giunta di introiettare e rappresentare al suo interno i partiti; manca la capacità dialettica di difesa rispetto alle lobbies parassitarie, quelle che nascondono dietro battaglie di principio una banale difesa di rendite di posizione; manca il senso della Sardegna come Stato, come responsabilità, come sfida, come dovere.
Queste mancanze derivano da un impoverimento culturale che è la vera emergenza sarda: alla recessione economica si accompagna una grave recessione culturale della classi dirigenti sarde. Il tema da mettere sul tavolo, dialetticamente, cioè in modo anche un po’ rude, è questa povertà culturale diffusa, spesso mascherata con la ricerca spasmodica di un responsabile diverso da sé. Siamo arrivati al capolinea: abbiamo educato le generazioni in fuga dalle responsabilità, adesso abbiamo il potere in fuga dal suo dovere.
Comments on “Informazione zoppicante, comunicazione assente”
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Assessore, mi fa piacere che abbia toccato il punto della comunicazione. Il sardo medio (e quindi anche io) ha una percezione di una giunta ferma. Peraltro come lei stesso ha detto, laddove manca la comunicazione efficace si insinua la disinformazione (il più delle volte in mala fede). La prego di farsi carico assieme al resto della Giunta di questo problema e porre rimedio al più presto.
Un po’ di cielo azzurro in una mattinata grigia e soffocante. Grazie
Analisi come sempre chiara, lucida e a tratti drammatica.
Concordo pienamente (e invito a correre ai ripari il prima possibile…)sulla quasi totale assenza di comunicazione.