Ieri il dibattito in Consiglio regionale è stato a dir poco penoso. In nome della richiesta di aiuti e di indennizzi, si è steso un velo pietoso sulle responsabilità, a parte qualche rarissima e purtroppo retorica eccezione (ossia giocata più sul tentativo di suscitare emozioni che di chiarire ruoli e funzioni).
Oggi, i giornali, a parte qualche rara eccezione, gioca su due tasti: l’unità della Sardegna nel richiedere aiuti (e il questuantismo è sempre stato il derivato dell’autonomismo) e l’accusa generica ai piromani anonimi. Così tutti si assolvono e tutti si commuovono. Ma è indegno.
Non si può imbottire di balle il capo della Protezione civile tacendo i seguenti fatti:
– Il Comandante del Corpo Forestale non ha ancora adottato, ad oggi, i Piani ripartimentali, cioè i piani operativi della campagna antincendio. Questa è o non è una responsabilità? È o non è una gravissima responsabilità arrivare al mese degli incendi, luglio, senza piani operativi?
– La Regione, impegnata in un’operazione elettorale sui contratti dei forestali e dei dipendenti di Forestas (approvata dalla Corte dei Conti e bocciata dalla Corte Costituzionale), è al corrente che Forestas ha chiesto l’intesa sui Piani ripartimentali e che questo ha ritardato l’adozione dei Piani stessi? Questa è una responsabilità o no?
– È vero o non è vero che l’Assessorato del Personale e il Presidente della Regione hanno assistito alla decadenza, l’8 luglio, nel mese più critico, dei dirigenti del Corpo Forestale anziché prorogarli? Questa è o non è una responsabilità? È o non è una responsabilità fare mille capriole per nominare i Direttori generali (su cui sembra esistere un’indagine della Procura) ed essere distratti, completamente distratti, nel garantire continuità della linea di comando durante la campagna antincendio?
– È vero o non è vero che ad Oristano non solo era decaduto il responsabile ma era in ferie il sostituto? Come è stato fatto il Piano ferie? Questa è o non è una responsabilità?
– Cosa è successo realmente nella notte tra venerdì e sabato, che cosa è stato realmente fatto nella mattinata di sabato nella bonifica dell’incendio originario, quanta gente ha agito a terra (gli abitanti del luogo dicono che erano veramente pochi e che sono stati salvati solo dagli aerei e dagli elicotteri, la Regione parla di migliaia di persone impegnate, concentrando in quel distretto quasi tutti i dipendenti del Corpo e di Forestas?
– È vero o non è vero che è stato cambiato il comandante della campagna antincendio rispetto a quello individuato dalla Giunta Pigliaru? Per quali motivi e sulla base di quali risultati?
– È vero o non è vero che la Giunta Solinas ha nominato come Direttore della Protezione Civile un ingegnere che prima dell’incarico non può certificare nel suo CV alcuna esperienza dirigenziale né in materia di rischio idrogeologico, né nelle campagne antincendio? È vero o non è vero che l’esperienza dirigenziale che ha determinato la sua nomina riguarderebbe una società sportiva? Hanno inciso anche queste cose o le dobbiamo tutte dimenticare?
Faccio domande perché costretto dalla pavidità di chi siede nelle istituzioni, perché ferito dal fiancheggiamento dei media, perché nauseato dal volemmose bene che tutto nasconde.
Disgustato…..
Paolo. La ringrazio per questi suoi articoli, dal primo giorno dell’emergenza incendi.
Fabio Argiolas
Sanluri
Si parla a ruota libera senza informarsi. . ETA media corpo forestale 57 anni. Stazioni vicine a Cagliari 18-20 agenti ( Mancu cadreas pro si sere) nord Sardegna Gallura anche 3-4 persone. Trasferimenti in massa per ricongiungimento familiare al sud.. chi non ha avuto il trasferimento in distacco presso casa da anni. i ” giovan”i dell’ultimo corso mtissimi negli uffici gli anziani a spegnere incendi. Forestas nelle zone interne mancano nei cantieri 3/4 del personale andato in pensione e non è stato sostituito. Si parla del mancato trattamento dei boschi solo quando succedono le tragedie. Il perso ale foresta che fa antincendio non gode di ferie in estate( come fosse solo privilegio degli uffici portare le famiglie in ferie. Gli straordinari accumulati no n vengono pagati e vengono fatti in recupero in autunno. Questa è una motivazione del poco personLe che partecipa al servizio ntincendio. Queste cose dovrebbe controllare una commissione di persone serie. Prima di scrivere certi commenti la gente dovrebbe andare sul fronte dell’incendio con lo scirocco dominante per capirne le difficoltà.
L’età media del personale del Corpo Forestale è di ben 58 anni e non 49, magari fosse tale staremo messi meglio.saluti
Bene. Quindi, riassumendo:
A) si sa che in Sardegna vi sono incendi dolosi ogni estate
B) ci si deve attrezzare
C) Non lo si è fatto
D) ora chiediamo soldi
Conclusioni:
Almeno useranno i soldi per riorganizzarsi?
La terra è di tutti.
Forse ho capito male, ma l’ipotesi di un odg consiliare “questuante” da votare all’unanimità mi lascia esterrefatto e mi crea un dolore profondo
Dov’è finita la dialettica democratica?
Il tutto, articolo e commenti, evidenzia un ginepraio di responsabilità, incuria e interessi che solo un “miracolo” potrebbe cancellare.
Non avete menzionato il sistema di videosorveglianza e monitoraggio satellitare con ausilio di droni. Ci fu un precedente pochi anni fa perché non fu attivato.
Pretendiamo di sapere cosa ci faceva Nanni Lancioni assieme a Solinas in Sala Decisioni della Protezione Civile. È il suo consulente? È suo compare? È scandaloso che domenica mentre la Sardegna bruciava, Solinas celebrasse al fresco delle fronde il matrimonio della figlia di Lancioni. E tutti tacciono!!!!
… e un idea sull’età media degli addetti antincendio ( Forestas e CFVA ) ? …. diciamo oltre i 49 anni ? …i volontari a gratis mediamente hanno meno di 37 anni ! Spesso meglio attrezzati e consapevoli. Però la “questione antincendio ” non può essere circoscritta ai soli ultimi due anni … La boscaglia intricata e impenetrabile denunciata il mese scorso dal Comitato ci ha messo 25 anni a diventare tale ! …dall’ultimo devastante incendio del 94 !
E il CV dell’Assessorato all’ambiente della Regione Sardegna, è più idoneo a occuparsi di tutela ambientale o come dichiarato da lui stesso fino al 2019 si era occupato nella sua brevissima ( posto che è giovanissimo) di tutela dei lavoratori? …. La realtà di oggi è che si vuol far credere a tutti la barzelletta del triplo salto carpiato bichilometrico del fuoco per elemosinare fondi a Roma e Bruxelles da spendere ogni anno con appalti plurimilionari per la fornitura di altri mezzi aerei che magari genera regalie spendibili per future campagne elettorali ma lascia senza armi i comuni e gli abitanti del posto di fronte a queste dolose cicliche calamità.
Ho parlato ieri con un forestale dislocato negli uffici regionali che mi ha spiegato che il personale è sottodimensionato e poco addestrato, che manca tutto il sistema di vedette territoriali che è essenziale nella prevenzione degli incendi, mancano i dirigenti che devono prendersi la responsabilità di coordinare i mezzi aerei incendio. Pare che la catena di comando sia così interrotta che nessuno più si prende responsabilità di nulla. I piromani non sono solo quelli che appiccano gli incendi va anche chi non fa nulla per prevenirli e combatterli adeguatamente. 😢