Ieri ho segnalato la pubblicazione sul sito www.ornews.it della lettera del Comitato Spontaneo del Montiferru (sigla che oggi sempre più appare come un pretesto per non dire che si tratta di una lettera anonima) che denunciava il 7 giugno la grave situazione in cui versavano i monti del Montiferru.
Oggi, il link non conduce più da nessuna parte. Ne prendiamo atto e ce ne dispiace.
Tuttavia, si può rimediare: questa è l’immagine della lettera conservata nella cache di Facebook; questo il richiamo in FB dell’articolo apparso sul sito.
Dunque possiamo avere una certezza: dopo la nostra valorizzazione della lettera e il rilancio che essa ha avuto da parte di tante persone direttamente dal sito di ornews, deve essere accaduto qualcosa che ha determinato la scomparsa dell’articolo. E noi questo qualcosa, soprattutto a Oristano, lo abbiamo ben conosciuto: è un reticolo di relazioni, di detto e non detto, di forza dissimulata in cortesia feroce che ha messo a sedere tanti uomini forti. Ieri, la lettera non era per nulla la notizia principale, ma era la più semplice da capire ed è stata la prima ad essere aggredita.
Io stesso ho cercato di venire in possesso di una copia inviata e non ci sono riuscito.
Allora dobbiamo dirci una cosa con serietà: o la finiamo di coprire gli errori di chi ha responsabilità e ci assumiamo la responsabilità della nostra onestà, o non abbiamo diritto neanche al lamento.
Questa lettera è esistita, è stata spedita e recapitata e l’azione di ‘persuasione al cancellamento’ messa in atto ieri ne è una conferma.
Ma vorrei dire a chi l’ha scritta: perché voi che avete il merito di aver avvisato le istituzioni sul pericolo incombente, oggi dovreste sentirvi in colpa fino ad aver paura e a rinnegare le vostre azioni?
Tutti capiamo che cosa vuol dire essere avvicinati da chi ci chiede di non insistere sulla nostra onestà per evitare che questa li rovini, ma è anche vero che se accettiamo di tacere, di far finta di niente, perdiamo molto di noi stessi, della nostra dignità, della nostra speranza di rendere migliori le relazioni sociali di questa terra.
Dietro le catastrofi non c’è mai una singola persona, ci sono sempre sistemi, organizzazioni, gerarchie e poteri e se non si ha il coraggio di metterli in discussione, prima o poi le tragedie riaccadono.
Come denunciamo con forza la bugia delle migliaia di persone impegnate a terra a fronteggiare il fuoco, perché i presenti lo negano, così dobbiamo trovare il coraggio di non coprire con la nostra omertà la pessima organizzazione, la pessima filiera di comando che ha reso possibile la catastrofe.
Dobbiamo trovare il coraggio di essere civili.
Santu Filippo Neri, custa est una ‘demogratzia’ istraca, a chie si ndhe faghet de prus a su fura fura.
E si ndhe faghent sempre de prus
sos leones,
sas tigres,
sos isciacallos,
e s’iscuru a sos istracos!
Ma ite umanidade est custa, de animales?
Non voglio esagerare o uscire fuori tema, ma ieri Report su RAI 3 ha presentato un servizio sulla c. d. democrazia illiberale imposta da Orban in Ungheria. Mi sembra utile rivederlo alla luce di quanto sta succedendo in Sardegna. Parè tutto assolutamente legale, ma si piazzano i giudici in punti chiave dell’amministrazione, i giornali cambiano tono, le colpe sono sempre degli altri e la cosa pubblica è gestita da persone il cui unico requisito è quello di essere amico del capo. La competenza è opzionale, l’onestà pure. Eppure la gente non protesta ed il capo o capi agiscono nella totale impunità. L’opposizione scarsa e sparpagliata non reagisce per rassegnazione o stanchezza. Tutto ciò non vi ricorda niente?
“Sicut dixit P., Deus dixit”…
Parlare. Non lasciare solo chi parla.
Forse qualcosa cambierà.
Anche i muri qui sapevano…cosa succedeva se veniva innescato il fuoco dal monte… sarebbe divenuto indomabile…
bastava guardare è fare il classico esperimento mentale, senza essere Galileo.
Io personalmente non conosco questa associazione Montiferru…
…ma la lettera esiste e testimonia la conoscenza nel profondo della popolazione Cuglieritana del male, che ha avuto una piccola eruzione cutanea in quella denuncia.
Se ieri sono state fatte delle pressioni mafiose al giornale per eliminarla vuol dire che quel tentativo disperato di mettere in moto qualcosa dice IL VERO…
Ma non potete nascondere nulla …perché la verità è li di fronte si vede ad occhio nudo non serve la lettera.
che pensate… cosa vi passa in quella testa vuota?
Che levando quel file non si capisca l’origine della valanga di fuoco …il perché?
Sappiate cari bellimbusti incravattati che se pensate di scansare le vostre responsabilità… o addirittura fare affari con la mafia delle rinnovabili che ci scommetto il sedere, per ovvie ragioni è in fermento, avete sbagliato alla grande.
Settemila unità per arginare le fiamme della catastrofe ? Cornuti e Mazzolati ? A babbo morto Solinas ,tronfio , annuncia : domani mattina arriveranno altri aerei da Francia e Grecia ! Poi la condanna del tribunale di Ca. Per la soppressione delle stazioni satellitari di rilevazione.