di Paolo Maninchedda
Dunque, la tempistica è questa: per ultimo ieri ho comunicato che l’assessorato sta monitorando tutti i ritardi di consegna dei lavori nelle strade di interesse regionale e in particolare su tre assi viari: SS 195, SS 128, SS 131.
Oggi vedo annunciata con grande rilievo sulla stampa un’interrogazione sul cantiere di Serrenti da parte dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.
Io capisco tutto; capisco anche le interrogazioni fatte per i lavori che si stanno concludendo e che a oggi hanno accumulato – fonti Anas – meno di un mese di ritardo (e che comunque non è per niente uno scherzo, al punto che stiamo chiedendo ad Anas report settimanali) ma vorrei ricordare un po’ di date.
Divento assessore nel marzo 2014 e la strada era bloccata da 8 anni. A febbraio 2015 è stato aperto il tratto Serrenti – Villasanta e circa un mese dopo il famoso ponte di Villasanta. A marzo 2015 è stato consegnato il cantiere di Serrenti che si sta concludendo in queste settimane. Nelle scorse settimane ho sempre informato dei rapporti a dir poco esigenti con la ditta Sacramati e con l’Anas. Tuttavia, chiunque passi nel cantiere vede che non è fermo, soprattutto dopo la pausa di metà agosto. Nonostante ciò, si fa l’interrogazione. Che cosa si pensa di sapere dall’assessore ai Lavori Pubblici che già non sia noto? Forse si vuole che si ripeta che la legislazione italiana lascia sostanzialmente impunita l’impresa lenta? Forse non si sa che le cause in corso sul tratto di Villasanta non vedono sul banco degli imputati le imprese che avevano di fatto abbandonato la strada, ma paradossalmente vedono le imprese aver mosso una causa all’Anas per la rescissione del contratto? Oppure si vuole che la Regione apra un contenzioso con l’impresa a cantiere aperto, così da creare i presupposti per interromperlo? Siamo tutti i giorni impegnati a sbloccare, a far fare un metro in più di strada all’efficienza, ma riusciamo a farlo lavorando molto e facendo poca propaganda.
Sull’Anas: la Giunta da tempo ha proposto al Consiglio di ampliare le competenze di Area in modo da avere un’agenzia cui affidare, nel caso, bandi di progettazione e di realizzazione di infrastrutture. Il disegno di legge è lì che attende una valutazione. A noi serve un’Agenzia che possa farsi carico, a quadri economici verificati e sostenibili, del patrimonio infrastrutturale sardo. Questa scelta, strategica e di sovranità, non la posso fare io per decreto.
Comunque ho capito: non mancherò di avvertire i consiglieri regionali eventalmente interessati dell’imminente apertura di qualche strada, in modo tale da garantire loro la soddisfazione di fare l’interrogazione a bocca di inaugurazione. Sarà fatto.
Nel frattempo: abbiamo fatto un incontro operativo sulla SS 195, cui seguiranno sopralluoghi. Allora, o su questa strada si conclude qualcosa o anche in questo caso si aprirà il doloroso capitolo della rescissione. L’Anas ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera ultimativa sulla progettazione dei due ponti di sua competenza. Si tratta di un tema che ha dirette conseguenze sul piano della sicurezza e pertanto richiama responsabilità rilevanti.
Sulla Buddusò-Olbia: finalmente la ditta appaltatrice ha presentato le varianti al progetto esecutivo che permettono al Savi di esprimersi sulla compatibilità alla Via a suo tempo rilasciata. Se tutto è in ordine, potremmo andare in Utr per l’approvazione in tempi brevi e far così concluder ei lavori.