Si sta organizzando un pranzo dialogato per riunire simpaticamente tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza del sardismo democratico (sia esso indipendentista o autonomista o diffuso o confuso) dopo l’infausta esperienza Solinas. L’appello è a tutti quelli che continuano a sentirsi qualcosa che batte nel petto, diverso da un tamburo vuoto e sconsolato.
Sono richiesti, oltre al sardismo, un requisito di base e due caratteristiche di corredo.
In primo luogo si chiede intelligenza. Ognuno si faccia una domanda sulla propria e su come la usa.
In secondo luogo è richiesto un approccio simpatico e non acido (bando agli attacchi alle persone, benvenuto alle riflessioni sulle azioni) e un minimo di capacità di sintesi, perché a nessuno deve venire il latte alle ginocchia per un ripasso veloce del sardismo da Noè a oggi.
In sostanza, ci si vedrà a schema libero.
Come data si sta ipotizzando il 9 luglio (prima non è possibile perché è previsto un seminario di tutte le opposizioni a Cagliari).
Il luogo è l’agriturismo Palai, a Ollolai.
Chi volesse prenotarsi può:
1) contattare Paolo Mureddu, che molti conoscono e chi non lo conosce farebbe bene a conoscerlo;
2) scrivere alla mail di questo sito redazione@sardegnaeliberta.it ;
3) chiamare (con moderazione) me o (meglio) mandarmi un sms o una mail.
Chi adesso dovesse avere l’idea di una locandina ecc. lo pensi ma non lo dica.
Qui stiamo tutti lavorando e fare politica sta diventando oltremodo faticoso.
Facciamo all’antica: passa parola, così anche la Guardia di Finanza si stacca dai telefoni e la smette di segare i bottoni.
Nei prossimi giorni pubblicherò un’inchiesta sulle cavallette in Sardegna, con documenti inediti. Intanto sarebbe non banale leggere i commenti all’articolo precedente, anche quello su una possibile disinfestazione che non danneggi le api.
Pro no fàghere «penitenza» tia menzus propònnere unu «zeunu a chistionu», ca a manigare za est cosa séria, e a manigare tocat, ma si est «colazione di lavoro» mi paret prus una rebbota o pichetada, Sàrdara o no Sàrdara, e timo chi Ospitone si ndhe tiat ríere de nois, fintzas si dae sos tempos de su domíniu bizantinu a su domíniu de oe isse est de seguru intradu e frimmu in s’idea paghiosa ma no pro pistare abba.
L’importante è che il pranzo non sia a Sardara! 😂😂😂