Breve riepilogo.
La Giunta Todde ha fatto un assestamento (approvato ad agosto e pubblicato a settembre) che ha programmato entrate aggiuntive (saldi positivi degli anni precedenti) comunicate a giugno dal Governo italiano (se non ricordo male circa 190 ml).
Poi ha proceduto al Rendiconto 2023 e ha dovuto attendere il giudizio della Corte dei Conti.
Parificato e approvato con legge il Rendiconto 2023, la Giunta ha potuto approvare e trasmettere al Consiglio il Disegno di legge di variazione, con il quale ha utilizzato l’avanzo certificato nel rendiconto (531 milioni di euro).
Ma non ci si è limitati a tentare di programmare questa montagna di denaro.
Nelle more, si è proceduto a finanziare le tabelle delle mancette (i cui emendamenti, in questa legislatura come nella precedente, vengono elaborati e processati nel Gabinetto assessoriale del Bilancio da sapienti mani acconcianti, che valgono all’autrice il titolo di “assessoretta”) finanziate prevalentemente con riduzioni di spesa già programmata che gli assessorati hanno dichiarato di non impegnare entro l’anno (economie di spesa).
Questo è il punto.
Nella scorsa come in questa legislatura, la programmazione della spesa seria fallisce e il costo di questo fallimento (che è una riduzione della spesa, cioè un risparmio) va a finanziare l’acquisto del consenso personale dei consiglieri attraverso le regalie date a destra e sinistra.
Faccio un esempio: immaginiamo che io sia l’Assessore della Pubblica Istruzione e che abbia nel mio Bilancio annuale 100 milioni da spendere. Posto che nessuno mi costringe – e questo è il difetto che si trascina ormai da un sessennio – a rispettare le scadenze di un ciclo di bilancio ordinato (finanziaria a settembre, spesa attiva e piena da gennaio, accertamenti dei residui a marzo, parificazione e assestamento a maggio-giugno) nell’anno non riesco a spendere il programmato, cioè lo strutturale, e vengo invece pressato dalla politica drogata a spendere il “promesso”, cioè le varie mance distribuite a piacimento. Questa spesa tossica, in questo momento, sta bloccando gli uffici, che invece dovrebbero lavorare alla nuova finanziaria (che ancora non è stata approvata in Giunta, una vergogna colossale), e ciò succede perché ormai impegno e erogazione sono pressoché simultanei, per cui i beneficiari devono avere, al momento della determinazione che li riguarda, tutte le carte in regola per ricevere le somme, cosa non semplice per associazioni talvolta istituite il giorno prima del varo del contributo o che devono procurarsi un certificato antimafia o, per le società, dimostrare di avere il Durc in ordine ecc. ecc.
In tale clima parossistico, la spesa programmata, quella che dovrebbe avere effetti strutturali, rallenta, mentre la spesa clientelare dilaga. I Gabinetti assessoriali si specializzano in pressioni indebite, fraintendendole come indirizzi politici, e nel mentre le strutture amministrative soffrono, perché soffocate da arroganza esplicita e attività ininfluente sui grandi obiettivi.
Intanto, l’Avanzo di amministrazione, il non speso, ammonta oggi a un miliardo di euro, una cosa enorme, mai accaduta prima.
In una Regione che ha bisogno come dell’aria di interventi strutturali in tutti i settori strategici, si risparmia, cioè si tiene ferma una massa di denaro più che consistente, che svela solo una cosa: non si hanno idee di dimensione adeguata alla funzione di governo, cioè si lavora sui comitati elettorali e non sui problemi generali.
Oggi è l’11 dicembre. All’assessorato del Bilancio sono giunte (e non tutte) le proposte di bilancio degli altri assessorati, elaborate a membro di segugio, cioè senza una visione. Il totale delle spese supera il totale previsto delle entrate: occorre tagliare, ma dove tagliare è un’indicazione politica che non arriva. Il tempo passa e la palude aumenta.
Adesso l’assessore Meloni imparerà che non si devono mai fare variazioni di Bilancio a fine anno (come noi abbiamo sempre detto) perché si sballa il ciclo del Bilancio, ma è facile prevedere, anche per l’anno prossimo, la seguente sequenza intossicata: Finanziaria in Consiglio regionale a partire da Gennaio, esercizio provvisorio almeno fino a marzo. Concessione della tabella con le mance per i consiglieri regionali per accorciare i tempi dell’approvazione della legge (occorre ‘comprare’ la maggioranza e l’opposizione); accertamento dei residui entro maggio; assestamento in estate; assestamento successivo all’approvazione del rendiconto in autunno avanzato e quindi, di nuovo, esercizio provvisorio. Con questo disordine si governano i comitati elettorali, le mance da 30000 euro a associazione presente sul territorio, non si conduce certo una Regione.
Un funzionario mi ha detto che i capitoli con queste miriade di micro spese sono aumentati. Il suo sevizio se ne è trova da gestire oltre 400. Impossibile gestire interventi micro che comportano assegnazioni dirette o mini bandi, per questo la regione è ingessata e invece di portare avanti gli investimenti strategici, si portano avanti i finanziamenti improduttivi degli amici degli amici di desta sinistra centro, compresi 5 stelle, che ancora una volta hanno aperto la regione come una scatola di tonno per mangiarsi esattamente come gli altri, tutto il tonno, olio compreso.
Ma era tutto previsto !!!! A parte l’,inefficienza e l’incapacità di programmare ed intervenire in campi strutturalmente indispensabili ( acqua, viabilità e trasporti,agricoltura ,artigianato sanità ,ecc.) si alimentano le varie consorterie che ,nella loro mente,permetteranno il consolidamento del potere ,: unico obiettivo di questa spuria maggioranza che abbiamo sostenuto con il voto . …..ed intanto le altre regioni , approfittano della congiuntura per programmare e mettere in opera miglioramenti strutturali di aria natura : la nostra Regione è ferma alla distribuzione di posti ed elemosine ai propri sostenitori . è la politica contiana che viene applicata in esclusiva alle nostre spalle.
” va a finanziare l’acquisto del consenso personale dei consiglieri attraverso le regalie date a destra e sinistra” così si viene rielett. Il bello è che nei paesi li accogliamo con il tappeto rosso.
La questione rappresentata nel post riguarda una materia che i cittadini non possono comprendere. Attenzione, non i singoli ..o meglio le singolarità che con studio rigoroso e metodo riescono a decifrare il “codice” di quei dati e a pervenire dunque a un giudizio che è naturalmente politico (non morale né tanto meno moralistico).
È la questione delle questioni : se a conoscere è una singolarità ma non la Comunità perché essenzialmente inoperosa allora alla fine della catena non ci sono politici ma solo operatori elettorali che “organizzano il consenso”, ben consapevoli di questa mancanza.
Si “muore” di cassa e non è paradossale sostenerlo perché non VOLERE utilizzare le risorse implica pensare che non si tratti di mera incapacità (da molti orecchiata e rimbalzata nei social soprattutto)ma di una pratica ..aberrante di gran lunga peggiore a ogni genere di calamita’ .
Si “muore” di cassa perché siamo all’assurdo che un intera specie di “operatori” abbia un unico ed esclusivo orizzonte: quello della certezza nelle future elezioni .
Le liste di attesa, la mobilità dei sardi, le politiche del territorio per risorse energetiche e del lavoro LANGUONO.
P.S. se i risultati sono questi , quel TUEL non funziona .
Non voglio cimentarmi in un campo scivoloso e ancora da sviluppare ma tant’è. Mi viene il dubbio che tutto l’ arrabattarsi contro l’autonomia differenziata, non sia altro che un espediente per evitare che si scoprano queste bruttezze e questo brutto andazzo delle mancette “a membro di segugio”. L’autonomia differenziata, dal mio punto di vista, prevede una notevole capacità di programmazione sulle spese e avere coscienza di cosa si possa fare di più (eventuali risorse e argomenti da trattare e/o gestire). E qui verrebbero alla luce tutte le magagne, che già vediamo. In regione pare che non ci sia, anzi non ce proprio, una capacità di gestione a livello imprenditoriali delle cose pubbliche. Or not?
Sanità pubblica allo sbando, strade da terzo mondo, trasporti pubblici inesistenti, rifiuti abbandonati ovunque……
…..eppure il modo per spendere risorse pubbliche creando lavoro e benessere ci sarebbe anche….
Malaittos…
Bella schifezza, nonostante persone degne che ,meno male che esistono, ci informano, nonostante questo, i quaquaqua che sono in consiglio regionale continuano imperterrito
Senza alcun motto di vergogna. Ma davvero non capiamo che bisogna cambiare registro?
I grillacci volevano far votare i sedicenni per migliorare. Po caridadi!!!
Che schifo.. L’andazzo é chiarissimo. Le regioni italiane più attive pullulano di bandi che mettono in moto i giovani le aziende e danno speranza e una spinta a coloro che hanno idee e lottano per lavorare.
Qui il messaggio é chiaro…. Ci siamo noi, e non prendiamo in considerazione le richieste che arrivano dal popolo, vedi Pratobello, svilendo una azione che poteva portare a un cambio di passo nella gestione delle questioni politiche. E noi facciamo quello sappiamo fare.. mancette è regali ai nostri amici.. E noi costretti a guardare dove emigrare