Questo è il decreto con il quale la Giunta ha affidato a un ristoratore cagliaritano la fornitura del buffet dolce/salato, servito in occasione dell’incontro con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per inciso, Pigliaru, per evitare la convocazione in prefettura – digerita d’emblée dalla Todde -, sentita come assolutamente incongrua da chi, come lui, avvertiva l’onore e l’onere di rappresentare una lunga tradizione autonomista, propose e ottenne che il Patto di coesione con Renzi fosse firmato nei locali dell’Università di Sassari: altro stile, altra cultura.
Non basta, dunque, che My Dear si sia fatta convocare in Prefettura, ma ha anche offerto il buffet. Mattarella, dico Mattarella, è andato a Villa Devoto; lei si è fatta convocare in Prefettura e ha pure pagato. Quanto? Ecco, adesso parliamo di questo dettaglio.
Il menu “prevede una selezione di dolci sardi e pasticceria mignon, croissant salati farciti (tre gusti diversi) con alternativa vegetariana, pizzette sfoglia, mini-panini al latte farciti, grissini con prosciutto crudo, coccois prenas, frutta, bevande di vario genere, bicchieri di vetro per acqua, tovagliato, per un numero stimato di 20 persone”.
Costo: 1550 euro più Iva, cioè 77,5 euro a persona.
Si capisce l’obbligo di essere cortesi e di curare il cerimoniale, ma diamine è un prezzo da matrimonio omicida, di quelli che finiscono alle 7 di sera col limoncello; che vi siete mangiati e bevuti davvero? Ma siete gli stessi che, a corrente alternata, fate manifestazioni trappiste contro gli sprechi? Siete sempre voi? Artefice di questa genialata è addirittura il Capo di Gabinetto Cinquecaschili. Ma è roba da Capi di Gabinetto? Ed è roba da Capi di Gabinetto Cinquestelle (non di Forza Italia, che hanno la godereccia nel simbolo, Cinquestelle, quelli della scatoletta di tonno dell’abolizione della povertà ecc ecc)?
Quando si arriva per calcolo e non per merito alla gestione del potere, appena se ne ha occasione, si svela quanto si sia suggestionati dal lusso, dallo spreco, dall’ostentazione. esattamente da ciò che prima si dichiarava di voler combattere. Facile essere virtuosi quando non si può essere viziosi, difficile esserlo dinanzi all’occasione, alla tentazione, al richiamo impellente. In genere a capitolare quasi subito sono quelli che, per mancanza di possibilità, prima dell’occasione teorizzavano l’ascetismo!
Non c’è alcun commento possibile a questa sguaiata e servile banchettata, resta solo da vedere e ascoltare il video nel quale Gepi Cucciari commentava il prezzo dello spritz in un locale particolarmente raffinato: ve lo dedico di cuore.
… Gi est nudha totu su dinai chi at portau il Fratella Gigante d’Italia! Dèu no seu tanti bellu a fai contus de dinai, ma pentzu chi at fatu ‘impallidire’ su miliardu de Benito de sa “era” fascista, si est berus chi 1 euro balit cantu 1936 ex liras!
Si ndi at iscarrigau una vagonata, aici, a iscarrigadura che càmiu iscarrighendi terra o àliga a fuliadura: a voglia de dinai po fai campus votovoltàicus a chilòmetrus cuadraus in is terra in paris o aparixadas, e sa Sardigna totu a campus de mulinus a bentu artus 250 metrus!
Dèu creu ca at portau su tanti po nosi fai fintzas su depósitu muntronaxu de is iscórias nuclearis.
E boleus ponni chi si nosi praxit su Einstein Telescope in Sos Enatos no nosi podit praxi a allogai su muntronau atómicu in saecula saeculorum cun sa fortuna chi in Sardigna teneus su logu? Ca in Itàlia ant tentu logu e centralis atómicas po dhas fai ma no ndi tenint po dhas allogai! S’àliga a fora! S’àliga a su muntronaxu!
E boleus ponni chi Fratella Alessandra e compagnia larga, da “sarda fiera” (“sadravera”…) cun sa ospitalità famosa (o fumosa, fumante) de is Sardus a prus de dhi isterri is tapetus sardus (o is Sardus a tapetu) no apat tentu su bonugoru po una “abbuffata” presidentziali al Presidente Fratella Maggiore?
Cun totu su chi dhi at portau is Sardus podeus sighiri a fragai àteras dexinas de annus mellus.
Assinuncas, chi no fragaus, it’arratza de canis seus nosu po is meris chi teneus e calant abbramius e asuriosus? E mellus canis de arratza! Bonus che canis, si no che pani. Podeus istai segurus ca le briciole no nosi ant mancai e funt totus po nosu! Ebbenemindi de trabballu po arregolli pimpiralla asuta de is mesas!
( L’Iva al 22% ) Lo stipendio medio in Italia è di 1800 euro netti, che in Sardegna non viene preso neanche da un funzionario amministrativo della regione. Il Palazzo è lontano.
E non gli è andata neppure di traverso Professo’, questo è il guaio!
A Cagliari la viceré Contiana in un brodo di giuggiole con la Meloni e il suo ministro e invece nei social Il Re e la sua corte di “OMISSIS del villaggio” in perfetta macchina di “rutto” organizzato dietro ogni scemenza quotidiana.
Oggi al fixing Bitcoin “Carasau” quanto è la quotazione?
Beh, con i soldi degli altri è facile sperperare per fare bella figura. Magari compreso nel prezzo c’era anche l’ apriscatole per il tonno…..