Abbandona la commedia Paolo Virzì e prendendo spunto da un romanzo americano di Stephen Amidon gira un noir. Lo ambienta in una gelida Brianza, un film amaro, con un chiaro omaggio a due film americani: Tempesta di ghiaccio di Ang Lee, e Fargo dei fratelli Coen. Due famiglie sono al centro della storia, quella di Dino Ossola, immobiliarista, (Fabrizio Bentivoglio) con la compagna incinta interpretata daValeria Golino, una figlia avuta dalla prima moglie, Serena (Matilde Gioli); l’altra, quella di Giovanni Bernaschi, broker, (Fabrizio Gifuni) sposato con Carla (Valeria Bruni Tedeschi) un figlio Massimiliano (Guglielmo Pinelli). Serena e Massimiliano stanno insieme, Dino Ossola convinto da Giovanni Bernaschi investe quello che non ha, grazie a un prestito bancario, nel fondo fiduciario del broker.
L’episodio sul quale si regge il film è l’incidente avvenuto una notte d’inverno quando un cameriere finito il suo turno di lavoro, rientrando a casa in bicicletta viene investito da un Suv. Suv appartenente al figlio di Bernaschi. Il film diviso per capitoli con il nome dei personaggi, è raccontato seguendo i loro diversi punti di vista che hanno come scenario finale la villa del Bernaschi. Virzì fa un duro attacco alla borghesia lombarda, volgare e arricchitasi scommettendo sulla crisi del paese. Il regista governa bene il film per un’ora e quaranta, ma purtroppo sbaglia il finale, banale e affrettato, così come non convince il personaggio di Fabrizio Bentivoglio, eccessivamente caricaturale, inverosimile e quindi poco credibile.
Regia Paolo Virzì, con Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli, Giovanni Anzaldo, Luigi Lo Cascio.
MC