di Paolo Maninchedda
Torno da Olbia e leggo informazioni su una presunta discussione animata in Giunta sugli affitti.
La discussione animata in Giunta è stata su un tema più nobile: i cassintegrati a reddito zero, su cui come partito stiamo studiando una proposta.
A fine Giunta abbiamo discusso io e l’Assessore Demuro che è persona con cui si possono fare solo discussioni serene, per diconsi tre minuti netti, trovandoci poi d’accordo sulla procedura .
Spesso si fraintendono gli atti di autotutela maturati nel mondo difficile dell’Amministrazione regionale con atti ostili. Pazienza. È l’età dei fraintendimenti.
Questa è la ormai celebre lettera sui locali di via San Simone.
Questa invece la lettera a cui rispondo.
Ieri c’è stata la manifestazione dei sindaci che sono fuori dell’Ambito unico. È un tema che stiamo discutendo con Anci da qualche settimana, che è fortemente condizionato dalle normative italiane. La prossima settimana avviamo un tavolo per verificare che percorso è possibile attuare all’interno del perimetro normativo dato.
Ecco la mia lettera di risposta ai sindaci che mi hanno scritto sul bando multilinea a sportello, in modo che tutti possano valutare ciò che c’è scritto (non ho la copia digitalizzata a casa in questo momento – ore 4.45 del mattino). Alcuni sindaci mi hanno già risposto dichiarando di ritirare la firma da quella lettera, altri non hanno risposto, ma per le ulteriori azioni devo aspettare che decorrano alcuni termini.
Oggi Abbanoa depositerà in Regione la richiesta di aree e/o di edifici regionali da riattare per la propria sede. Il costo dell’affitto Abbanoa e di 834.000 euro l’anno. Non possiamo continuare a far gravare affitti di questa dimensione sulle società pubbliche. Pigliaru ha invitato a una severa spending review e la stiamo facendo. Se Abbanoa contraesse un mutuo da 4 milioni di euro in 15 anni, avrebbe una sede nuova e efficiente e pagherebbe una rata inferiore all’affitto attuale. Bisogna procedere, costi quel che costi in termini politici.
Leggo la Nuova Sardegna e apprendo che, non capisco bene come, si vorrebbero far rivivere le lottizzazioni precedenti il Piano Paesaggistico (nei giorni scorsi si citavano sui giornali i casi di Villasimius e Arzachena). Il mio partito ha aderito alla posizione del presidente Pigliaru e dell’assessore Erriu che lunedì nella riunione di maggioranza avevano escluso questa possibilità. Se in maggioranza ci sono ragioni contrarie a questa impostazione, è opportuno che vengano chiarite in profondità.
Oggi sarò a Roma per l’incontro a Palazzo Chigi con la struttura di Italia Sicura per l’idrogeologico nelle aree metropolitane. Credo si tratti di una fase interlocutoria. Vedremo.