Alla fine la legge è stata approvata con 49 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astensioni: quella su “razionalizzazione e contenimento delle spese relative al funzionamento degli organi statutari della Regione” con effetti a partire dall’inizio imminente della prossima legislatura.
Questi i due aspetti fondamentali:
a) L’indennità mensile del singolo consigliere regionale scende a 6.600 euro lordi più un rimborso forfettario di 3.850 euro.
Chi ha la dimora abituale abbastanza lontano da Cagliari potrà godere di un’ulteriore somma per coprire le spese di viaggio: 300 euro in caso di distanza tra i 71 e i 100 chilometri, 650 euro per chi vive oltre i 100 km. Attualmente percepisce un rimborso chi risiede oltre i 35 chilometri dal capoluogo isolano.
L’indennità mensile di carica resta in piedi solo per il presidente della Giunta e per il presidente del Consiglio (2500 euro) e per gli assessori (1200 euro).
Cancellate le spese di aggiornamento, documentazione e strumenti tecnologici pari a 9.263 euro annuali.
b) Per quanto riguarda i fondi destinati ai gruppi, quelli che hanno fatto scattare l’inchiesta sul loro uso talvolta spregiudicato e poco attinente alle attività politiche, la riduzione tiene in vita solo quanto serve per pagare gli stipendi del personale fisso e di massimo un collaboratore per consigliere. (MM)