Credo che i liberi di Europa debbano aggiornare la lista degli avversari.
In testa, noi tutti, dobbiamo mettere Trump e Musk, cosa pericolosissima e non da poco, inedita per gli europei.
Per contrastare i due non servono le altre potenze, perché loro le hanno elette a interlocutrici privilegiate.
Il Presidente americano è un teorico delle sfere di influenza e dei buoni affari bilaterali fondati sulla reciproca non interferenza. L’Europa deve far da sola e non ha la cultura federalista giusta per farlo, non ha un leader adeguato in carica (l’unico in grado di interpretare il ruolo che serve è Draghi), non ha la duttilità culturale per capire che la teoria e la struttura dello Stato cambia dalle sponde inglesi al Danubio. Siamo in un momento drammatico dall’esito molto incerto.
In Italia, la Meloni ha più di un problema ad appiattirsi su Trump.
Le sue parole di apprezzamento per il discorso terrapiattista di Vance al vertice di Monaco hanno smascherato la sua adesione all’Internazionale della Destra e alle sue bugie.
Altro che moderatismo e pragmatismo!
Appiattirsi sul discorso del mormone Vance che accusa l’Europa di colpire il diritto alla libertà di parola solo perché contrasta la pretesa di ogni estremismo di influenzare la gente lavorando sulle paure più diffuse, sulle menzogne più credibili, sulle pulsioni più irriflesse, rivela l’adesione del Presidente del Consiglio all’idea, per lei culturalmente originaria, della manipolazione delle masse per ridurre il conflitto delle interpretazioni, tipico della democrazia, a favore della nazionalizzazione del popolo, cioè della costruzione di un’identità culturale generale e emozionale, fondata su simboli e miti indiscutibili, così inoculata dalle istituzioni da apparire naturale.
Bisogna combattere.
Mi mancano Parri, Gobetti, i fratelli Rosselli e, prima di loro, Mazzini; mi mancano Croce, Popper e Buchanan; mi mancano Montaigne, Descartes, Pascal, Voltaire; mi mancano tantissimo Molnar e Saint Exupéry; mi manca Ortega y Gasset e Unamuno; mi manca Elliot; mi mancano Montale e Alda Merini; mi mancano Fenoglio, Flaiano e La Capria; mi manca mons. Romero.
Sento il dovere di stare dritto e di cercare i miei simili nella libertà.
Anche in Sardegna bisogna aggiornare la lista degli avversari.
Tra i miei vi è La Nuova Sardegna, vi sono i suoi rapporti non chiari con l’industria dell’energia, il suo legame sfacciato con Conad, il suo vincolo societario con il più grande imprenditore sardo, l’ing. de Pascale (il quale fa anche – e senza pudore – tanta politica), nonché con Abinsula, la società sassarese di informatica che è in sedicesimo un sottoprodotto della stessa cultura di Musk, c’è il suo modo equivoco di fare promozione culturale e informazione nelle scuole.
Il caso di Siniscola non è uno scherzo.
Mauro Pili non è certo la mia lettura preferita, anzi, salto a pie’ pari i suoi sermoni, lunghi, onanistici, pleonastici e sempre uguali a se stessi, sempre contro i suoi personalissimi e odiatissimi nemici. Però, però, Pili aveva pizzicato a Siniscola La Nuova Sardegna a fare comunella sulle spalle dei ragazzi delle scuole con JPMorgan, colosso che vuole piazzare molte pale a mare. L’Unione Sarda ne ha scritto per due giorni, al terzo sono spariti dal giornale sia Pili che JPMorgan. Ignoti i motivi, ma tutti sappiamo che ormai La Nuova stampa a Cagliari, nelle rotative dell’Unione. Pecunia non olet.
La Nuova è in prima fila a difendere la presidente Todde, come è nel suo diritto, ma frequentemente usa, contro gli avversari della Todde, i toni del linciaggio morale tipici della cultura woke americana, ricicla e rilancia le strategie comunicative del portavoce della presidente Todde, il dott. Gasparetti e oggi si impanca a giudicare chi aveva sottolineato la gaffe culturale e non linguistica, culturale, dell’on. Matta che aveva letto l’articolo determinativo sardo sos come S.O.S (esse-o-esse). Io so perfettamente, perché ne ho letto gli SMS, che Gasparetti è corso in soccorso di Matta e reputo la cosa buona e giusta, ma far passare come bulli dei dislessici quelli che avevano colto un limite culturale dell’on Matta è un’operazione di linciaggio morale all’americana, cioè una di quelle operazioni che hanno poi portato, per reazione, all’elezione di Trump. Questo giochino della distruzione morale degli avversari, cucendo loro addosso la patente del mostro etico, è un vero schifo. Se La Nuova, come ha già fatto un altro paio di volte, partecipa a queste manipolazioni, allora bisogna aggiornare l’agenda degli avversari.
Neanche l’immaginazione più fervida , ritengo abbia immaginato questa svolta della politica trampiana .Ognuno di noi , più o meno accorti,era preparato a vedere notevoli cambiamenti nella politica americana , ma che la democrazia più avanzata del mondo riuscisse ad invertire le parti fra aggressore ed aggredito ,credo nessuno lo avesse minimamente previsto . Attendiamo gli sviluppi , che certamente non saranno né prevedibili né favorevoli per l’,Europa e per l’,Italia . Ho il timore che stiamo buttando via 50 anni di crescita democratica e di sviluppo sociale ed economico conquistato con faticosa persevenza .
Nubi tenebrose si affacciano all’orizzonte ,portatrici di nuove sfide che difficilmente troveranno soluzione così come è stato fin’ ora ..
Condivido l’analisi della prima parte e l’idea che l’Europa dovrebbe e potrebbe resistere all’uso di una retorica della negazione dell’evidenza. Sono alla disperata ricerca di risorse da sfruttare e si vogliono spartire il mondo.
Vorrei dissentire. La sinistra americana “apparecchiata” è il vero problema. Trump dice cose fastidiose, e, come un vecchio amico, ti ricorda chi sei e quanti debiti hai. Accadde ad un tale che si vantava d’esser un grande commerciante ma l’amico lo interruppe:”Coppá – disse – tu sei uno strozzino, non sei un commerciante!”
Di Pili si deve dire pensare male giacché ha in mano le carte sulla Todde (il famoso art 20 comma 8 del decreto Draghi) ma il suo imperatore lo ha messo a cuccia.
Di lui si potrà dire un giorno: venne a Saccargia (x il parco eolico dopato sempre grazie al decreto Draghi) ma non si fece vedere da anima viva.
Prof Trump e Musk hanno terreno fertile perché non esiste l’Unione Europea si va in ordine sparso, sull’Unione Sarda effettivamente da un po’ è moscia sulle notizie
Eh, occorre chiarire la cartografia dell’avversario; se la vogliamo ridurre alla persona in carne ed ossa che si chiami Trump , Musk e Putin penso che rischieremo di fare il classico buco nell’acqua. Beninteso, la persona Trump a me sta particolarmente antipatica antipatica per quel tipico contegno “padronale” da maleducato. Ma questa non è un analisi delle cose ma un dato esistenziale di pressoché insignificante validità.
Se invece spostiamo il discorso a ciò che sta DIETRO a Trump DIETRO a Putin ..a XI , e beh allora entriamo in due ordini di idee, di visione ecco; e osserviamo che il pianeta vive una situazione di permanente disordine (di assenza di equilibri come noi, generazione della guerra fredda ha conosciuto) e della preponderanza di ruolo via vi a crescente che hanno assunto gli apparati.
Perché sono questi che detengono il boccino . Altro che indirizzo politico. La politica o se vogliamo intendere gli Stati Nazionali hanno sempre meno peso sostituiti sempre piu soggetti che hanno allargato il loro ambito di azione a tutto campo.
Anche quello che sbrigativamente viene nominato “mafie” si sono ri allocate e hanno un peso rilevante.
Le destre, estreme i quanto altro riscuotono il loro dividendo storico perché, qualcuno lo ha spiegato con esattezza, in virtù della sostanziale insipienza delle classi dirigenti, cosiddette di “Sinistra” che (vorrei pensarlo in termini di buona fede) non sono riuscite a governare il fenomeno immigrazione né tanto meno quello sulla sicurezza,..abbandonando letteralmente proprio le fasce più deboli come i meno abbienti, gli anziani e ultimamente ahimè le giovani generazioni, ..alla più inquietante e sprettale Esposizione fisica nonché sociale.
Egregio, faccio riferimento alla prima parte del suo articolo. La libertà è sicuramente un bene prezioso da custodire ma ridurre l’intervento di Vance a Monaco ad un cabarettistico atto di bullismo mi pare un controsenso stante il richiamo del suddetto ad una piena libertà di accettazione del pensiero diverso. Definirlo terrapiattista poi perché sdogana le destre estreme? Ci vogliamo domandare perché queste estreme sono risorte? Dopo 30 di socialdemocrazia a trazione franco tedesca a cosa siamo approdati? Ai trolley stracarichi di euro qatarioti per svendere le presunte difese dei diritti umani? Alla ideologia green che ha messo culo a terra l’intera industria europea? Alla politica del “tutti dentro” per un presunto contrasto alla crisi demografica che in realtà nasconde il redditizio business (superiore a quello del traffico di droga)? Se i neonazi di Afd rischiano di prendere il potere in Germania, se RN di Le Pen entreranno nella stanza dei bottoni in Francia (per non citare Olanda Austria..) la colpa è solo di una UE farlocca senza politica ma solo colma di affarismo. Vance e Trump sono solo il termometro che segnala la febbre. Quindi prendersela con i sintomi è inutile se non ci si dedica a formulare un diagnosi prima ed una terapia poi. Saluti.
Gentile A, Trump è un avversario dichiarato per questo sito di informazione, perché mente (Zelensky non ha iniziato la guerra), sostiene i neonazisti in Germania, predilige gli accordi con i tiranni come Putin piuttosto che con le democrazie europee, sta scatenando una guerra comemrciale che nel mondo è sempre stata il prologo delel guerre militari. Io non sto con la cancel culture o con la cultura woke, ma tantomeno sto con Trump, le sue menzogne e il suo modo di trattare gli affari e le persone.
Come ho già scritto chi vive la dislessia tutti i giorni in casa di sicuro sarà con lei in difesa dell’onore e della giustizia.
Con buona pace di Gasparetti e company.
Hanno paura di Trump perché finalmente rimette le cose al loro posto: esistono uomini e donne che avranno gli stessi diritti, si confronteranno nella vita senza strani privilegi riservati ad altri e gareggeranno negli sport tra i oro simili senza strane ed inopportune “invasioni’.
E ‘,nto c***o la cultura Woke-LGBTQJA+(NapoliSecondoEstratto2)
#OIRARTNOCLAODNOMLI