A me il sindaco di Bosa sta simpatico, nonostante mi abbia considerato uno sciacallo e abbia detto e scritto che dico bugie.
In fondo ciò che gli contesto, e cioè aver riportato l’acqua delle alluvioni dentro la città con salti mortali per riutilizzare il canale tombato di via Lamarmora, non è poi un insulto, è solo un diverso modo di vedere il rischio idrogeologico. Io temo la forza dell’acqua, il sindaco meno di me.
Viceversa gli perdòno la tolleranza che mostra verso un certo tipo di politici, sto parlando di modelli non di persone, cioè verso i perdigiorno che fanno politica per reddito più che per vocazione.
La simpatia per lui viene dall’essere egli un interprete di quello spirito bosano che a me piace, un misto di ironia e pacatezza che aiuta a lasciar piovere quando piove.
Ieri, il sindaco Casula ha replicato all’interrogazione dell’opposizione sul costo degli spazi durante le manifestazioni pubbliche, scrivendo che il regolamento comunale prevede che possano essere esentate dal pagamento le manifestazioni patrocinate dal Comune, come è logico. Quindi, mentre la festa della birra era patrocinata e non ha pagato il solo pubblico, Bosa in rock non lo era e ha dovuto pagare.
Il sindaco di Bosa è un uomo ben piantato, un tipo mascolino, per cui il paragone che sto per fare gli sembrerà irriverente, tuttavia la sua risposta assomiglia molto alla minigonna di una signora di Macomer, molto bella quando io ero ragazzo e oggi scomparsa, purtroppo, che vestiva una minigonna così corta che quando camminava o si vedeva l’inguine davanti o un quarto di chiappetta dietro.
Infatti, la dichiarazione pubblica sul fatto che la festa della birra non abbia pagato alcun canone di spazio pubblico per patrocinio comunale, l’inguine, cozza con l’art.18 del regolamento della festa della birra, la chiappetta, che recita:
“Art. 18 – A seguito della riorganizzazione degli spazi, visti e considerati i fatturati generati nelle tre edizioni passate, visto l’aumento indiscriminato
del canone di occupazione del suolo pubblico e considerato il Concorso Top of the Hops l’assegnazione degli spazi avverrà secondo la data di ricezione del bonifico contenente l’intero importo per la partecipazione. Per esigenze tecniche, o merceologiche o di qualsiasi altra natura l’Organizzatore si riserva la facoltà di cambiare in qualsiasi momento, e quindi anche dopo l’invio della ricevuta e durante le operazioni di allestimento, l’ubicazione dello spazio già concesso, di aumentarne o ridurne la superficie e comunque di apportare all’area già concessa qualsiasi modifica necessaria al fine del regolare svolgimento della Manifestazione. L’assegnatario non può pretendere il risarcimento di alcun danno per le conseguenze derivanti da tale assegnazione”.
E dunque, il Comune concede gli spazi gratuitamente e l’organizzatore adduce l’aumento indiscriminato dei canoni per lo spazio pubblico per poter fare ciò che vuole dello spazio pubblico? Questo è un capolavoro di cose ragionate a posteriori e non a priori, ma la chiappetta si vede.
Sindaco, piove, piove molto, ma noi lasciamo piovere. Abbiamo imparato.
Bellu arejonu Paolo
Su diciu de ite achene in Bosa est connottu in tottue
Tanti est chi est appresu in assimizzu
Basta fagher che in Sa e Bosa
Da chi pioede lassana pioere
Su istigu est atterunu
Chi s’abba daghi pioede parizzu no si misurada a buales
Sa birra e asi
Finzas a battoro Euros unu buale
… at a èssere ca, no solu in Bosa, sos Sardos semus istracos de no fàghere e lassamus fàghere comente lassamus pròere (sos Bosincos ant fatu iscola? No pro nudha tenent fintzas unu bellu carrasegare). E lassamus fàghere, mancari nos fetant a zigota o a tzoso de ferrare cadhos.
S’esémpiu (o moda) de sa minigonna l’ant leadu fintzas sos zòvanos (at a èssere ca sunt prus… addainanti). Una die colendhe in carrela bi aiat unu zovanedhu de una bindhighina de annos e zughiat una paja de pantalones gai curtzos de cadhu chi… comente s’est imbassiadu a si prèndhere un’iscarpa (cussu puru est unu bisonzu) sas nàdigas sunt essidas própriu totu nudas.
Tempus de calura? Su ch’est chi sos ogros no los zughimus in batile e de culu nudu isse no ndh’at bidu. Si che at solu pigadu sos pantalones pro no rúere trobeidu si che li fint sighidos a falare.
Amus a èssere imparendhe una polìtica (???) o amministratzione (???) “giovanile” “modello giungla” pro torrare a s’antigu?
Ma s’importante est a fàghere e a lassare fàghere, est sa prova chi semus bios. No importat comente… tantu, totu est su própriu, su chi est trinta faghet baranta o, nadu prus “tzivile”, tutto fa brodo. Coment’e pretzisione e contivizu nos podimus zai contare campiones. E in sa giungla ne féminas e ne ómines poniant mancu “perizoma”, fint “al top” de sa modernidade, si est de moda.