La continuità territoriale della Sardegna non è solo una grande questione giuridica e civica, ma, come tutte le grandi cose, anche un’ottima occasione per il piccolo cabotaggio degli affari che sempre allignano intorno alle grandi partite. Più ha valore economico la questione in gioco, più il sistema parassitario che lo circonda si fa grosso e le pulci diventano zecche, le zecche diventano esapode e passano alla categoria dei cugini aracnidi e i bipedi intelligenti si fanno tronfi e gonfi uomini di panza.
Una delle cose di parlerò nelle prossime settimane saranno i servizi di handling, quei servizi che a terra assistono sia i passeggeri che gli aerei. Negli aeroporti con più di 2 milioni di passeggeri all’anno, la legge impone che vi siano almeno due società di handling, ma in Sardegna questa regola è applicata solo in uno dei due aeroproti con queste caratteristiche e non nell’altro, dove una sola società agisce in regime di monopolio. Perché e con quali conseguenze? Ne riparleremo.
Oggi, infatti, voglio esaminare pubblicamente, col solito stile di non fare nomi ma di raccontare i fatti, il caso di una linea da un aeroporto sardo a Milano. Primo volo alle 8.55. Praticamente inutile per i Sardi, perché si perde tutta la prima parte della giornata.
E dunque, perché il primo volo alle 8:55?
La risposta è: per il caro carburante e per il costo della sosta notturna nello scalo sardo in questione. In Sardegna il kerosene costa più che a Milano e a Roma, quindi le compagnie hanno due strade: o fanno concludere il ciclo di lavoro giornaliero dell’aereo in Sardegna, con un volo che fa rifornimento la sera a Roma o a Milano, poi va in Sardegna, vi trascorre la notte e riparte l’indomani grazie alla giacenza di carburante della sera precedente; oppure sono costrette a tenere l’aereo a Roma o Milano, a costruire un volo del mattino da Roma o da Milano, in modo da arrivare verso le 8:15 in Sardegna, per ripartire dopo circa 40 minuti. Questo è il motivo dell’aereo delle 8:55.
Perché il kerosene costa in Sardegna più che altrove? Perché la sosta notturna costa in quello scalo più che altrove? Argomenti che richiederebbero una bella indagine, ma non sbagliamo se ci collochiamo, per capirli, sempre nell’alveo delle convenienze parassitarie che si sviluppano sulle diseconomie prodotte non dal sistema dei trasporti, ma dalle sue deformazioni.
Eh sì, perché qui da noi, su ogni questione che sia controllabile politicamente, nasce una sequela di affari molto simili alle concessioni tipo quella dei balneari, occasioni fortuite che pretendono di stabilizzarsi in rendita.
Per esempio, fino a quando gli aerei per Milano sono partiti all’alba e gli equipaggi hanno pernottato nello scalo sardo, essi utilizzavano per dormire l’albergo di proprietà di persone investite anche di ruoli di rappresentanza civica, che avevano e hanno titolo a occuparsi di continuità territoriale. Quando una consuetudine, gli equipaggi pernottanti, comincia a rendere 20000 euro al mese, cambiare l’orario di partenza dell’aereo va a segnare una perdita secca di 240.000 euro l’anno in capo all’albergo dei signori di cui sopra. Ne consegue che, mentre i Sardi protestano per avere l’aereo alle 7:00 per la sacrosanta ragione di non voler perdere ore preziose di lavoro, la loro protesta è funzionale a una rendita parassitaria nata su un’inefficienza. Questo è uno dei tanti backstage della nostra continuità territoriale.
È 60 anni che viaggio , da “nativo ” per 40 anni e da oltre 20 da residente : purtroppo è cambiato poco !!!!! Alle vecchie navi ( tradotte carcerarie ) della Tirrenia sono subentrate navi traghetto più spaziose ,capienti e sempre più comode ed efficienti fino al regalo di Tirrenia al gruppo Onorato con le sue traversie finanziarie e patrimoniali ,salvato in extremis da altro operatore economico pronto ad acaparrarsene rotte e naviglio . Altrettanto è successo per le tratte aeree che unitamente alla compagnia di bandiera avevamo un operatore regionale Alisarda che copriva giornalmente diverse rotte nazionali da cui facilmente si poteva ,a mezzo ferrovia,raggiungere tutte le regioni della penisola . Si è vero ci si moveva di meno , i voli aerei non erano alla portata di tutti ,ma comunque ci si sentiva meno idolati !!!!! Poi dono srivate le low cost con prezzi davvero abbordabili ed i viaggiatori si moltiplicarono , anche per la contemporanea accresciuta invasione turistica ; avremo dovuto guardare avanti ,finanziare il futuro , favorendo ed alimentare una sana competizione fra compagnie ; mentre invece , la successione catastrofica di varie giunte regionali , con assessori che poco sapevano di trasporti e di connessioni con il continente, che non riconoscevano ai trasporti un ritorno politico clientelare utile alle proprie mire di potere ,non hanno fatto altro che assistere ,non da attori e promotori essenziali di sviluppo ,ma da semplici spettatori di una partita lasciata giocare ad altri !!!!! Purtroppo tale incapacità,insipienza ed assenza politica ( che sembra non migliori con la nuova giunta ) favorisce la speculazione , riduce il numero di contendenti ,favorisce l’offerta stravagante delle rotte notturne , gli orari di ripiego in quelle diurne , impone prezzi da strozzinaggio nei periodi di maggiore richiesta che un polizico attento e capace avrebbe dovuto conoscere e governare . Si dirà ,ma l’Europa ci impone ….!!!!! Tutte balle !!!! Il politico attento e capace ,( come in altre isole europee) ha il dovere di intervenire ed ottenere misure e mezzi idonei a limitare i problemi dell’ insularità , sia per mare che per aria e dei cirtispondenti collegamenti verso e dall’l’interno sia ferroviari che su gomma . Ma questo sarebbe logico ,se avessimo avuto amministratori con visione più lunga del proprio naso e capaci di alzarsi dalla poltrona per negoziare il bene dei prpri elettori .
Eppure è così, Olbia e Cagliari superano i due milioni di passeggeri
Rettifico i due milioni di passeggeri è una esagerazione
Noi abbiamo le sanguisughe di Ryanair, che volano solo ddi notte o ad orari scomodi.
Olbia ha superato i due milioni di passeggeri, e a breve ci sarà la gara per un handler aggiuntivo… E se ne vedranno delle belle🤦🏻♀️
Ovviamente niente sarà a beneficio di noi sardi, anzi…
Intanto dovranno trovare personale, e non sarà cosa facile, visto che pretendono utili da paura senza pagare il personale
Io spero che qualche politico “illuminato” Metta fine a questo sciacallaggio
Ormai è chiaro che i politici sardi curano esclusivamente i loro interessi. Siamo arretrati e così rimarremmo. Mentre i più vedono il mare più bello del mondo … e stanno muti come i pesci
Da oltre 70 anni siamo penalizzati e una vergogna nazionale
Siamo partiti con ATI branca Alitalia voli nazionali, qualche volo con SAM società aerea mediterranea poi i capitani coraggiosi con airone Carlo Toto, a seguire Volotea, Blue Air la peggiore in senso assoluto poi Aeroiltalia ora Ita
Siamo stanchi abbiamo i diritti come gli altri Italiani
Perché la continuità è applicata solo per Roma e Milano? Si può lavorare anche a Bologna, Verona, Napoli e Palermo (faccio per dire), senza smettere di essere sardi residenti…Sono moooolto incavolata per questo limite
@Roberto Panfili Sarebbe interessante confrontare i costi di handling applicati a Ryanair con quelli applicati nello stesso scalo ad altre compagnie. Le assicuro che lei smetterebbe di tifare Ryanair.
Ma un paio di compagnie a basso costo no?????
Ai bei tempi c’erano Alitalia e Ryanair e con 38 euro si comprava andata e ritorno su Roma. Poi Ryanair è stata cacciata!?!
Basterebbe sputtanarli, ma, la domanda è: chi lo fa’?