Siamo nel 2016. Durante una decisiva partita di Basket fra due squadre universitarie dell’Arizona, un giocatore è in lunetta per due tiri liberi decisivi. Il campione olimpico di nuoto Michael Phelps, insieme a due compagni, mette in scena uno strip-tease sugli spalti per distrarlo, e ci riesce.
La Lega ha promesso agli italiani: 1) di abbassare le tasse; 2) di eliminare la Fornero; 3) di fare un condono tombale; 3) di abbattere il debito pubblico facendo altro debito. Tutte promesse mancate.
Gli interessi bancari stanno salendo; i soldi per mantenere le promesse non si stampano; in giro per il mondo i creditori dell’Italia ne hanno le tasche piene di bugie su bugie.
Salvini comincia a dire la verità: “Chiederemo aiuto agli italiani”. Traduzione: aumenteremo le tasse o chiederemo agli italiani di comprare il debito dell’Italia (cioè un debito che l’Italia non è in grado di onorare). In buona sostanza siamo all’appello all’oro per la Patria con il quale il decotto Mussolini chiese agli italiani le fedi nuziali per finanziare la folle corsa del regime verso il disastro.
Salvini comincia a chiedere soldi agli italiani e ai sardi, dopo aver promesso di restituirli.
Il risparmiatore è in lunetta.
Ed è anche abbastanza adirato.
Vuole infilare il pallone nel canestro.
Salvini prova a gridare da fondo campo che è tutta colpa dei negri, ma non funziona.
Allora ecco che va sugli spalti, si spoglia, e grida: “Sostituiamo Mattarella. Eleggiamo direttamente il capo dello Stato”. Via, signore e signori, nuova giostra, altro giro, altra corsa.
Il risparmiatore resta interdetto in lunetta, si chiede: “Cosa c’entra?” Ma intanto si è deconcentrato e non tira.