È il tempo degli italioti.
Un italiano medio quando accade una disgrazia immane che chiama al suo dovere lo Stato, che fa? Chiama in causa lo Stato. L’italiano medio sa che ci sono colpe anche sue, ma sa anche che se non chiama bene in causa lo Stato per le sue grandi colpe e per le sue doverose responsabilità, gli addebiteranno anche le colpe dello Stato e non sue.
Invece il sardo-italiota si comporta diversamente. Il sardo-italiota di fronte alle disgrazie dà la colpa ai suoi concittadini; il sardo-italiota si beve la bufala che dà la colpa ai sindaci; il sardo-italiota si precipita nelle redazioni dei giornaloni italiani e scrive di getto un articolo che dà la colpa ai sardi cattivi. Il sardo-italiota si compiace di essere accolto in società.
Lo Stato italiano conosce da sempre il sardo-italiota e lo incentiva, lo osanna e alla fine propone come stanziamento per l’alluvione della Sardegna 25 milioni di euro (perché, sia chiaro, oggi La Nuova titola che lo Stato stanzierà 200 milioni ma in realtà questa è la proposta di un sardo non italiota – Luciano Uras – che ieri ha inchiodato la commissione Bilancio per ottenere quello stanziamento che, per il momento, è oggetto di battaglia non di concessione graziosa e solidaristica. La proposta del Governo è di 25 milioni, trattenendo nelle sue casse 1,3 miliardi di euro dei sardi; ammazzando i comuni con minori trasferimenti, facendo pagare ai sardi la Sassari-Olbia.
Gli italioti sono quelli che mia figlia chiama ‘lecchini’, persone subordinate, prive di identità, che elemosinano di essere ricevute in società a Roma o a Milano per poi tornare in Sardegna e dire, rassicuranti: “Tranquilli, io sono uno che conta, io conosco Tizio e Caio, ci penso io”.
Io considero gli italioti i più grandi traditori mascherati del popolo sardo. Sono persone con tanta lingua e poco cuore.
Guardate cosa scrive Gesuino Muledda. Ecco, così reagisce un sardo con responsabilità.
Comments on “Gli italioti sono una malattia. Leggete Gesuino.”
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Signor Costa, per leggere il post di Muledda deve cliccare sull’ultima riga del post Gli italioti sono una malattia.
Sono sconcertato nel leggere questo post di Muledda.
A me piace la chiarezza, la limpidezza di pensiero, cose che, a Muledda, pare non interessino.
Cosa significa italiota?
Cosa significa sardo-italiota?
Da ciò che ho capito, il signor Muledda, negli anni ’80, poteva definirsi sardo-italiota o soltanto italiota.
Si è presentato ai Sardi come il grande messia dell’agricoltura sarda, e poi?
Ci dica del poi, signor “non so che cosa” Muledda.
Dato che ci siamo, perché non ci illumina sul significato di Sardo?
Perché non ci spiega cosa cavolo ha voluto dire?
Sì, mmarco, un allerta per rischio elevato, non ‘molto elevato’. Gabrielli si ta nascondendo dietro una foglia di fico.
Essendo figlio di padre sinnaese e madre parmense, ho avuto modo di conoscere bene gli italiani.
E anche i sardi in Italia.
La maggior parte dei sardi in Italia vorrebbe essere fiera delle proprie origini ma non fa altro che dare ragione agli italiani circa il fatto che i sardi sono sottosviluppati, si devono svegliare, devono mettersi a lavorare, devono… devono… devono.
Poi ci sono gli italiani in Sardegna: hanno sempre una soluzione per ogni problema, sanno come fare, sanno tutto di fronte ai poveri sardi ignoranti.
Sono oltremodo insopportabili e occupano generalmente posizioni di rilievo in Enti governati direttamente dall’Italia (beh, è così che si fa a colonizzare).
Una postilla:
stamani ho sentito su Radio24 una intervista a Gabrielli: domenica la protezione civile ha diramato un allarme meteo per la sardegna alle ore 14.15 che è stato recepito e girato ai Comuni dalla Regione alle 16.30, così i Sindaci avrebbero avuto il tempo per attivarsi.
Mi chiedo: ma con quali mezzi avrebbero potuto attivarsi?
Mi risulta che la protezione civile abbia il vincolo di coordinamento e non di spettatore in divisa…