Come sempre più spesso accade, i giornali di oggi non servono a capire ciò che è realmente successo ieri.
Ieri è accaduto che il Presidente della Sardegna e l’Assessore del Bilancio sono andati a Roma a parlare col sottosegretario italiano Boschi di accantonamenti.
Secondo un copione, sbagliato e già visto sugli accantonamenti, la delegazione della Giunta ha impostato una missione importante su un problema creato a suo tempo dalla Giunta stessa, senza discutere prima con le forze di maggioranza e col Consiglio della strategia relativa alla questione delle Entrate.
Il capogruppo del Partito dei Sardi Gianfranco Congiu ha chiesto la sospensione dei lavori dell’Aula, la riunione dei capigruppo e ha ottenuto che il Presidente della Giunta vada in Consiglio e riferire.
È accaduto che solo dopo che il PdS ha imposto alla Giunta di non condurre trattattive bilaterali senza mandato su questioni così rilevanti, è venuto fuori un profluvio di comunicati rassicuranti da parte della Giunta che garantivano che non c’era alcuna intenzione di ignorare le forze politiche e le istituzioni della Sardegna. In realtà, la missione dalla grazia Boschi si era già svolta sotto il segno dell’esclusivismo presidenziale.
Oggi sui giornali questa sequenza dei fatti, che è sostanza, diviene un minestrone, e noi addirittura veniamo iscritti non tra coloro che hanno difeso il diritto sacrosanto dei sardi di sapere che cosa si va a dire al Governo italiano prima di dirlo, ma iscritti d’ufficio in grassetto tra i protestatari e non tra coloro che difendono la dignità delle istituzioni.
Il Gruppo del Partito dei Sardi si è riunito d’urgenza ieri sera e oggi divulgherà un documento con la posizione ufficiale sul tema.
Non abbiamo alcuna speranza che gli organi di informazione lo rispettino (d’altra parte, la maggior difesa della sanità nelle aree non urbane della Sardegna l’abbiamo fatta noi, ma c’è stata sempre la grande difficoltà dei giornali, che vendono sempre meno proprio per questo filtro ingiusto e pigro che sovrappongono alla realtà delle cose, a darne conto), ma lo divulgheremo attraverso gli organi di informazione alternativi che ormai sostituiscono la mediazione invecchiata della carta stampata.
Di seguito, un lancio di agenzia di ieri che, nelle forme stringate delle agenzie, dà conto dell’accaduto in modo sicuramente migliore di quanto ricostruito nei sommari di palazzo dei due quotidiani sardi:
“(AGI) – Cagliari, 11 ott. – Il Partito dei Sardi, attraverso il capogruppo Gianfranco Congiu, ha chiesto che il presidente della Giunta Francesco Pigliaru riferisca al piu’ presto in Consiglio regionale sulla trattativa in corso col governo per ridurre il peso degli accantonamenti. La questione è stata posta in una riunione lampo della conferenza dei capigruppo sollecitata da Congiu poco dopo l’apertura della seduta pomeridiana dell’Aula.
«Ho chiesto di calendarizzare un’urgente audizione del presidente sulla trattativa col governo, che parte senza una preventiva condivisione in maggioranza», ha detto il capogruppo, non nascondendo l’irritazione del suo partito dopo un primo incontro che stamane Pigliaru ha avuto a Palazzo Chigi con la sottosegretaria Maria Elena Boschi. «Sul tema abbiamo sensibilità politiche diverse. Il 24 ottobre prossimo si discutera’ il ricorso contro l’articolo 3 della legge regionale istitutiva dell’Ase, l’Agenzia Sarda delle Entrate, su cui pare sia calata una coltre di silenzio. La conferenza dei capigruppo ha approvato unanimemente la mia richiesta. Compatibilmente coi lavori dell’Aula, il Presidente potrà riferire in una seduta dedicata», a conclusione dell’iter del piano di riordino della rete ospedaliera. L’approvazione della riforma della rete degli ospedali, intanto, potrebbe non arrivare entro domani, ma slittare a martedi’ o mercoledi’ della prossima settimana. (AGI) Rob”