Presentato fuori concorso al festival di Locarno, arriva sui nostri schermi Funeral party del regista Frank Oz. Siamo nel campo dell’umorismo british, si ride, tanto, sin dalla prima scena, quando Daniel – il figlio del defunto – si accorge che nella bara non c’è il padre ma un altro uomo. Girato in un unico ambiente – una bellissima casa in campagna, scava nelle ipocrisie di una famiglia della upper class inglese. L’occasione per ritrovarsi è data dal funerale del capo famiglia: troviamo la vedova e i due figli: Daniel – uomo frustrato e invidioso del fratello Robert, scrittore di successo che vive a New York. Oz regista di diversi film -ricordiamo il divertente In & Out – non ci risparmia nulla. Quelle che sono le rigide regole di un funerale saranno sconvolte da una serie di personaggi destabilizzanti: l’avvocato – fidanzato di una nipote del defunto- che per errore ingerirà allucinogeni invece del valium, il nano – Peter Dinklage – vuole rivelare un segreto del defunto che potrebbe danneggiare tutta la famiglia.
Assistiamo a un susseguirsi di eventi che producono effetti esilaranti, bravissimi tutti gli attori, alcuni famosi,altri meno. Peccato che non abbiano partecipato in competizione a un festival,avrebbero meritato un premio. Oz sa essere cattivo, acido,trasformando la commedia in una farsa senza cadere però nel cattivo gusto. Di questi tempi non è poco.
Di Frank Oz con Matthew MacFadyen, Rupert Graves, Peter Dinklage, Daisy Donovan, Alan Tudyk, Kris Marshall, Andy Nyman, Ewen Bremner.
di Mario Cadoni