Faccio un po’ di ferie. Da domani questo appuntamento quotidiano è sospeso per il tanto di due bagni e un po’ di silenzio.
È una pausa piena di amarezze.
In primo luogo perché è diventato impossibile informarsi in Sardegna, e questo, soprattutto nell’imminenza dello scontro elettorale, è grave.
I due quotidiani hanno ognuno delle proprie crociate da condurre e, piuttosto che fornire notizie, vendono quotidianamente la loro strategia persuasiva del lettore, chi per le proprie idee, chi per le proprie campagne promozionali. Si nota, inarrestabile, la deriva commerciale dell’informazione, con imbarazzanti corrispondenze tra pagine di pubblicità acquistate dai privati e servizi di informazione sugli stessi privati promossi dai giornali. Non mi indigno, ma mi addoloro.
In secondo luogo perché a fronte di un centrodestra italiano sempre uguale a se stesso (cioè patria, soldi e piacere), a sinistra non si riesce a costruire una credibile alternativa. Noi abbiamo fatto uno sforzo il 7 luglio scorso: riunire intorno alla possibilità di una proposta di governo per la Sardegna tutte le forze di opposizione a Solinas. Oggi a Roma (e continuo ad aver ragione io quando affermo che i Sardi pagano sempre la rimozione dalla Questione sarda della Questione dei Poteri, cioè della questione di chi decide per noi) gli egoismi e le superbie stanno conducendo il fronte di chi si oppone al Centrodestra a presentarsi diviso, per poi chiedere alle persone per bene di sacrificarsi nei collegi uninominali sardi in una gara che il loro narcisismo ha complicato inutilmente.
Noi cercheremo di tenere vivo lo spirito del 7 luglio per le regionali.
In terzo luogo perché è oggettivamente difficile mantenere un serio impegno culturale in un mondo che è dominato dall’ideologia invisibile, ma capillare, del profitto ad ogni costo, del successo ad ogni costo e del cinismo scambiato per realismo. Non c’è intelligenza nel calcolare l’equilibrio delle variabili solo per il proprio vantaggio e se c’è, è sprecata.
Sento molto il richiamo della separazione dal mondo.
Ieri mi hanno spiegato alcune sentenze giudiziarie sui fondi per i gruppi che mi hanno lasciato di sale. Me le hanno spiegate perché a queste elezioni c’è chi potrà presentarsi e chi no. Quando io ho chiesto perché coloro che, con i fondi dei gruppi, hanno aumentato il loro patrimonio personale con gli immobili acquistati, sono stati assolti e invece quelli che hanno pagato, per esempio, i rinfreschi dei convegni sono stati condannati, mi è stato spiegato che ciò è stato frutto di un accordo tra le correnti della magistratura. Vero? Difficile dimostrarlo, ma credibile. Questo deep state esiste, è terribile, non va a elezioni e fa male.
Sento molto il richiamo della separazione dal mondo.
Buone ferie a tutti. Il mare della Sardegna e il silenzio sono ottimi compagni dell’anima.
Purtroppo ha ragione, grazie e buone vacanze
Purtroppo o per fortuna, questo non lo sapremo mai, la coalizione regionale credo sia destinata a naufragare.
Ritengo difficile che una campagna elettorale da separarti e gli immancabili strascichi legati ai risultati delle politiche possano permettere un dialogo tra le forze che compongono l’opposizione attuale in Consiglio regionale.
Vado pochissimo in Gallura, per nulla quando Spargi è come Riccione.
Grazie, buone e serene ferie !!
Prof., non le scrivo che mi mancherà….ma quasi!
A la Maddalena?
non rompere
quell’ideologia invisibile esiste
ma non tutti ne siamo succubi
buone ferie
Raramente leggo “La chiacchera regionale” nella sua edizione cartacea. Trovandomi in vacanza posso sfogliarla al bar. Sfogliarla ma non leggerla, soffermandomi giusto su qualche titolo che riesce a catturare la mia attenzione. Proprio ieri lo sguardo si posa sugli osanna riguardanti l’operato di un tecnico di un’importante industria di trasformazione agroalimentare.
Nella pagina successiva, a tutta pagina, la pubblicità di quella azienda.
Ma quanto sono credibili?
Mi associo a Paolo Maninchedda nel dolore come reazione alla pochezza.
E non posso esimermi dall’esprimere i più sinceri complimenti a Paolo Maninchedda: non lo si potrà certo rimproverare di scarsa attenzione.
Buone vacanze professore.
Ignazio
Grazie.
Buone, meritatissime ferie anche a te.