di Paolo Maninchedda
Il Governo italiano (ma in realtà è un Governo della repubblica Cisalpina) ha convocato la Regione e i sindacati per parlare di essenzialità. È un risultato ottenuto dalla lettera di Pigliaru.
L’incontro avverrà il giorno 24, alle ore 17, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico e sarà presieduto dal Ministro Guidi e dal Sottosegretario De Vincenti.
Una prima osservazione: perché vengono convocati i sindacati e la Regione e non anche l’Enel, l’ex E.On e Ottana Energia?
Il motivo è semplice ed è già un brutto segnale: il confronto non sarà politico, ma politico-caritatevole, per cui non devono esserci voci competenti oltre quella del Ministero. Il copione sarà dunque il seguente: 1) il Ministro, ma più probabilmente il sottosegretario De Vincenti, dopo aver ingoiato esca, lenza e canna del pretesto tecnico di Terna sulla revoca dell’essenzialità, cederà la parola alla dott.ssa Romano; 2) la Dott.ssa Romano con ricchezza di particolari dirà che E.On non ha più senso di esistere perché c’è Codrongianos; Ottana Energia non ha più senso di esistere perché c’è il cavo e perché non ha realizzato quella follia della centrale a carbone (e i fatti dimostrano che era un puro pretesto, come la caldaietta a suo tempo proposta per Ottana Polimeri) che il Minsitero voleva imporle e a cui tutti ci siamo opposti; 3) Portovesme non ha più senso di esistere sempre perché c’è il cavo e perché l’Enel non muore senza Portovesme (ma senza l’acqua del Taloro sì, e io l’acqua me la riprendo tutta).
Il Ministero starà lontano mille miglia dalla questione gas.
Fatta questa cura iniziale, De Vincenti darà la parola alla Regione che presumo contesterà questa impostazione alla luce della lettera con cui ha chiesto la convocazione del tavolo.
Poi si passerà ai sindacati che faranno l’errore di accettare il perimetro furbotecnico della Romano, magari contestandolo, ma comunque standoci dentro. Dopo di che la Guidi o De Vincenti diranno che potrebbero esserci gli spazi per una proproga di X mesi, ma non per tutti, solo per due. A questo punto si scatenerà la lotta tra i poveri mentre la Guidi e De Vincenti mangeranno il gelato. Alla fine della rissa il Ministro si girerà verso i sindacati e dirà per chi suona la campana.
Questo succederà se si andrà a questo incontro senza una visione nazionale sarda, senza una cornice politica forte, senza la determinazione a trasformare in lotta civile, gandhiana, una vertenza economica, senza la coscienza che si deve avere che nessuno ha diritto di decidere per noi.
Comments on “Essenzialità: il Governo (bontà sua) convoca”
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Speriamo l’esito di Roma non sia così catastrofico come le visioni del Dott.Maninchedda,questo perché immagino successivamente lo scaricabarile che si metterà in funzione.
Condivido perfettamente questa analisi, a questo punto spero solo che i componenti la GR che hanno capito cosa succederà all’apparato sardo e al sistema elettrico sardo disegnato dal continente, operino la dovuta pressione sul Presidente perchè una volta tanto difenda gli interessi della Sardegna.
Parlare dopo servirebbe solo a tentare di mettere in pace la propria coscienza.
Come sempre chiarissimo