Ieri si è svola la conferenza stampa dell’assessore al Turismo sul mancato svolgimento in Sardegna delle gare preparatorie all’America’s Cup.
Somma stanziata dalla Regione: 6 milioni di euro.
Valore stimato dell’iniziativa, indotto compreso: 14 milioni. Tutti persi.
L’assessore ha sostanzialmente detto che gli organizzatori non avrebbero inteso rispettare il codice degli appalti e che quindi la Regione si è trovata obbligata a definanziare l’iniziativa.
Nessuno si offenda, ma questo non è minimamente credibile.
L’Unione Sarda ne è consapevole e annuncia in prima pagina: “Vela: la versione di Chessa” (titolo che evoca quello di un romanzo a me caro La versione di Barney e ciò è un po’ sacrilego). La Nuova sembra essere di Milano quando parla di Cagliari e propone un’assoluzione, non un titolo: “Io volevo l’America’s cup. Sono stato tradito”. Poverino.
La narrazione di Chessa, se resa di fronte a un magistrato o a un carabiniere avrebbe avuto effetti poco simpatici. Pronunciata, invece, di fronte ai giornalisti ha dinamiche teatrali.
Cominciamo dalla fine.
Chessa sostiene che la Regione ha pubblicato su Sardegna Cat un bando per un contratto di servizi, unica forma prevista dal Codice degli appalti per poter coinvolgere Ace (la società privata organizzatrice dell’America’s Cup) e così portare in Sardegna l’evento. Ace avrebbe fatto scadere il bando senza presentarsi.
Col Codice degli appalti non si scherza.
Se fosse vero ciò che dice l’assessore, allora lui e i suoi collaboratori, che dall’autunno 2022 negoziano direttamente con Ace, avrebbero commesso un reato. Ricordo che un assessore dei Trasporti in Sardegna è stato indagato, rinviato a giudizio e poi prosciolto ancor prima che iniziasse il processo, per aver semplicemente ricevuto (e non negoziato, come ha dichiarato di aver fatto Chessa) una società che avrebbe poi partecipato a un bando.
L’assessore afferma che la rottura è avvenuta nel momento in cui Ace ha deciso di svolgere la prima gara in Catalogna e la seconda a Cagliari. Un sito ha pubblicato ampi stralci della corrispondenza tra l’Assessorato e Ace. Sardiniapost ha poi verificato gli stessi atti direttamente con l’assessore Chessa. Sono dunque testi affidabili. Leggendoli si apprende che Ace non si era mai impegnata a svolgere la prima gara in Sardegna e che dunque l’imbizzarrimento di Chessa del 3 aprile (o la prima regata o nulla) era assolutamente ingiustificato. Nella lettera di Ace del 12 agosto 2022, infatti, stava scritto: ‘Questo evento (di Cagliari) sarà uno di un massimo di tre eventi ACWS che verranno organizzati – solo due si regateranno a bordo degli AC 40’”.
Sardiniapost ha dimostrato ampiamente che si è svolta, parallelamente alla trattativa per la regata, un’altra trattativa sul soggetto attuatore, cioè sulla società locale che avrebbe dovuto curare una serie di aspetti dell’evento. Ci sarebbero stati due incontri: uno confermato dal titolare di una società sarda, il signor Magi, che non ha avuto alcuna difficoltà a dire di essersi proposto a Ace, e l’altro con un’altra società, sconosciuta fino ad oggi, incontrata da Ace avendone informato Chessa, ma senza che questo abbia portato a concretizzare l’incontro in un contratto. Chessa afferma di non sapere nulla di questi contatti e c’è da credergli, ovviamente. Siamo proprio certi delle sue parole. Ma siamo altrettanto certi delle parole di Ace, non foss’altro perché le ha messe per iscritto: “Lei ricorderà che alcune settimane fa ho appositamente fatto un viaggio a Cagliari per incontrare una nota società di eventi locale. Questo incontro, che era stato preceduto da una lunga pianificazione sia in termini di logistica sia di budget, è durato quattro ore e si è concluso con un accordo sulla strada da percorrere”. Qualcuno non dice la verità e sono portato a pensare che non la dice chi, a suo tempo, ha parlato senza scrivere rispetto a chi, invece, ha scritto senza alcuna paura.
L’assessore dice che la Sardegna non ha l’anello al naso. È vero. È proprio vero.
Egregio Fabrizio, qui l’unico esperto di escrementi si rivela lei. Gli altri parlano di fatti.
Come al solito leggendo i commenti l’unico colpevole è sempre l’assessore, qualcuno addirittura scrive che la giunta sia composta solo da incompetenti, infatti con le giunte precedenti eravamo tutti ricchi e si navigava dentro fiumi d’oro, purtroppo x qualcuno l’unico metodo è remare contro, l’unica arma rimasta è continuare a buttare merda sul prossimo, tutti competenti dietro la tastiera vedere i fatti
Brutta storia, la Sardegna e i Sardi hanno perso un grande evento, che non solo avrebbe avuto grande ricaduta Economica, ma pure una grande vetrina. Il Sig. Chessa ha sbagliato in tutto, per questo dovrebbe pagare le conseguenze, penso sparirà dalla scena Politica
Dimostrazione che questo signore e inadeguato a svolgere il ruolo che ricopre,d’altronde un certo signor Oppi ebbe a dire che questa 😢 sia la peggiore giunta dal dopoguerra
Considerazioni ineccepibili. Mi viene un dubbio: chissà se l’assessore Chessa conosce il significato della parola ESEGESI.
Chessa e l’emblema di questa giunta regionale per non nominare il presidente solinas che si e nascosto dietro un mutismo preoccupante su quanto accaduto .VERGOGNATEVI ONOREVOLI DI MAGGIORANZA la peggiore da quando è nata la repubblica italiana (poveri noi Sardi governati da incompetenti.
Grazie per le spiegazioni che diversamente non avremmo avuto dalla regione.
Stefania
Speriamo che non affidino a Chessa la procedura per l’assegnazione dell’Einstein Telescope ….
Per la precisione, il ricorso a sardegnacat o un analogo mercato elettronico è obbligatorio, anche per gli affidamenti diretti. Si allega nei termini l’offerta, il patto di integrità, il dgue (dichiarazioni sui requisiti). . Pochi documenti, sembra difficile che l’evento possa essere saltato solo per questo.
Credo che in questa faccenda ci siano “alcune bugie”, ora si vuol far credere che ACE non avesse alcun interesse a far svolgete la regata preliminare quì a Cagliari, a che pro?, da come si è presentata la vicenda, da subito e parsa una ripicca (di cui non sappiamo le motivazioni) ma il mio pensiero è che la politica è una cosa seria, e quando a prendere certe decisioni ci sono persone… ahimè non proprio all’altezza ,questi sono i risultati, ancora una volta una occasione persa, buttata nel cessò…… e a rimetterci siamo noi Sardi e tutta la Regione.
Spero in un futuro molto prossimo di conoscere una giunta Regionale con persone veramente capaci , cosa che fino ad ora , compreso tutti i precedenti non c’è mai stato, non a caso siamo una, se non l’ultima Regione Italiana fanalino di coda per tantissimi servizi, trasporti, ferrovia,sanità, ecc, pur essendo la 3* Regione Italiana per estensione, siamo ancora in queste condizioni grazie alla politica, sia Regionale che Nazionale, a cui poco importa di un popolo di 1.650.000 abitanti.
Quindi, se la FIFA domani volesse organizzare i mondiali di calcio in Sardegna dovrebbe iscriversi su sardegna cat? E con chi dovrebbe competere in un’ipotetica gara d’appalto? Con i marziani?
Questa procedura vale anche per le società destinatarie dei finanziamenti a pioggia della finanziaria 2023?
Quando sull’Unione ho letto il primo articolo sulla vicenda nel quale venivano riportate (virgolettate) le dichiarazioni del nostro Magnifico Assessore sono rimasto esterrefatto ed ho immaginato la scena: l’incontro in un buio studio di un noto avvocato… In perfetto stile massonico (avevano anche i grembiulini? Chissà, la lettera non dice) cinque o sei persone si incontrano perché ci sono disponibili 6 milioni. La questione viene risolta “a sa sarda” con ammiccamenti, sguardi di intesa, segni guturali di approvazione.
Sanno loro come ci si regola in queste cose…. e, continua Il Magnifico, se dovesse servire “ci sono testimoni che possono confermare”.
Ma certo!! Perché mai utilizzare le sedi istituzionali? In Assessorato le sale sono sempre occupate. E poi, perché mai riportare quanto ci si dice e si sostiene in un inutile verbale pubblico ed ufficiale? Di fatto sono solo 6 milioni di soldi pubblici…
Daltronde anche alla Buonanima di mio nonno per vedere il terreno a Ziu Billiccu gli era bastato un segno di approvazione e Ziu Antoni come testimone…
C’è bisogno di commentare quanto accaduto? L’assessore Chessa non dice la verità….purtroppo questi comportamenti dei nostri Assessori Regionali e Comunali, con gran parte dei Consiglieri, viene eletta pur sapendo che non hanno nessuna COMPETENZA per assumere incarichi, da anni, passando da un Assessorato all’altro!!!, Sono stati eletti perché votati dal popolo Sardo. VOGLIAMO PARLARE DI SANITA’…SCUOLE…CONTINUITÀ TERRITORIALE, ETC. ETC.???
NON SAPPIAMO FARCI RISPETTARE!!!
E’ difficile rispondere nel merito. Cose che sanno in pochi, che si dibattono nelle segrete stanze, evitando anche solo di dar informazione.
Impossibile dare ragione all’uno o all’altro. Il problema più grave, alle radici della crisi politica globale, è che i potenti hanno perso la faccia, la loro intendo, perché ne hanno preso in prestito molte. Le loro maschere che sorridenti o aggrottate difendono a spada tratta un principio e poi il suo opposto, con l’aria di Soloni sono insopportabili. L’esegesi che facciamo è: sì, hanno avuto ciò che chiedevano, oppure, ah, eccoli che brigano per i loro interessi.
Perché tutto continua ad andare avanti? Per coloro che, irrisi, bullizzati, o, al meglio, invisibili, lavorano e cercano di farlo con pazienza, mentre i nullafacenti e gli ignoranti vogliono insegnare loro a piangere. Coloro che hanno una faccia, la loro, e la sera si riconoscono.