Ricostruiamo i fatti come è possibile farlo con le questioni interne al Pd, sempre più simile a un’assemblea di condominio che si traveste da conclave riservato.
Pare che nei giorni scorsi la presidente della Regione, Her Majesty Alexandra (non riesco a non ricordare i Beatles: Her Majesty is a pretty nice girl / But she doesn’t have a lot to say / Her Majesty is a pretty nice girl / But she changes from day to day) sia stata nella sua Nuoro a ‘discutere’ di elezioni amministrative.
Esattamente come nei mesi precedenti le elezioni regionali del febbraio 2024 (quando strinse un accordo di ferro, romano e cagliaritano, e poi lo scodellò democraticamente agli alleati con la formula del ‘prendere o lasciare’) dopo aver siglato la divisione delle due cariche con il Pd, in ragione della quale il piddino bittese Ciccolini andrà a fare il presidente della provincia e il cinquetascato Emiliano Fenu, di Siniscola, farà il sindaco di Nuoro, lo ha imposto al tavolo di coalizione.
Chi conosce Nuoro sa che è una città difficile.
Apparentemente accogliente, “Deddè” qui e “Deddè” là, ma sotto sotto feroce, dura, carica di disprezzo e di competizione, popolata da affaristi senza scrupoli che ti vendono orologi facendoti credere che ti stanno facendo un favore, donne che per amarti devono sfidarti, perché l’unico amore è per i figli (quello tra uomo e donna è lotta); una città con più massoni intriganti che preti credenti, con odi inestinguibili alimentati da un fiume carsico di invidia che scorre sotto quasi tutte le case. Insomma, una delle tante periferie dell’inferno con oasi di paradiso messe lì per consentire ai pochi rimasti buoni di avere luoghi dove abbeverarsi.
Ebbene, in questa città biliosa vive gente libera, alla quale gli ordini, le prepotenze, le esibizioni di potere mettono in moto un meccanismo civico e emozionale che culmina nella mandata pubblica a fare in culo, pronunciata con schiena dritta, testa leggermente inclinata, sguardo diretto, piede destro in avanti e sinistro indietro, mano sinistra in tasca e mano destra gesticolante.
Carlo Prevosto, storico dirigente del Pd, sposato con una santa donna non nuorese di sangue e neanche di adozione, ma solo di residenza, buona come sanno esserlo le donne di Barbagia, e dunque corazzato nell’amore (va ricordato che la maggioranza delle amicizie di nuoresi con non nuoresi vengono distrutte dall’odio serpentino delle mogli; Carlo, invece, ha una moglie che non sa cosa sia l’odio), dinanzi al ‘prendere o lasciare’ della Todde, se n’è tornato a casa, si è dimesso da tutti gli incarichi di partito e ha difeso il buon nome dei pochi liberi nuoresi. Carlo è di quelli che si alzano, a Nuoro, non subiscono.
Ciò che resta da chiedersi non riguarda i comportamenti pubblici della Todde, quelli sono noti, apprezzati dall’episcopato proprio perché simili alla protervia clericale di chi non sa decidere se a decidere non è lui da solo, ma riguarda la sua sicumera.
Come fa a impegnarsi in operazioni così feroci chi è sub iudice?
Un presidente che attende trepidamente l’esito di un giudizio sulla propria decadenza, non partecipa (per di più con dirigenti dell’amministrazione regionale al seguito) a designazioni e rimozioni, a purghe e investiture. Se lo fa, significa che si sente sicura del fatto suo, e qui veniamo a una questione che mi ha disturbato parecchio.
Nel suo discorso in occasione dello sciopero dell’Associazione Nazionale Magistrati, il procuratore Vacca (che stimo per tante altre cose, ma non per questa) ha parlato del presunto attacco, mosso dal Parlamento italiano, all’indipendenza della Magistratura, ma si è guardato bene dal citare l’unico vero attacco, mosso alla magistratura in questi mesi, quello pronunciato dalla presidente Todde nell’Aula del Consiglio regionale, la quale ha evocato un’azione del Collegio di Garanzia Elettorale volta a sovvertire l’esito delle elezioni. Un organo presieduto dal Presidente della Corte d’Appello è stato dunque accusato di una cosa grave sul piano dei rapporti istituzionali. Su questo Vacca ha taciuto, e Vacca è un esponente della magistratura di sinistra. Posso dedurne che vi è un cordone sanitario delle toghe rosse a difesa della Todde tale da renderla sicura dell’esito del giudizio che la riguarda?
Se sì, come a me pare, allora possiamo dire con Cocciante “era già tutto previsto” (una canzone che odio, perché mi ricorda di un amore giovanile mancato, a Nuoro, per quel innato mio sentimento di lealtà verso gli amici che mi impedisce di tradirli): la Todde rimarrà al suo posto, non vincerà il diritto ma la politica. E così sia!
No Mariano, lei avrebbe ragione se io avessi sviluppato solo in questa occasione ciò che penso della decadenza della Todde, ma poiché l’ho fatto su Sardegna e Libertà in forme ben più circostanziate, qui posso ben permettermi il lusso della sintesi.
Dunque la nuova Regina Eleonora da Nuoro vuole conyinuste insieme al suo sovrano Conte del popolo a riempire caselle. Ora per punirlo degli errori fatti in campagna elettorale retrocede in serie C2 il suo parlamentare
Candidato non credibile per Nuoro anche perché Siniscolese
Un nido di corvi e di cornacchie anzene.
L’ultima frase è un esempio di equilibrio da applicare ad ogni ragionamento: se la Todde decade vince il diritto, se la Todde non decade vince la politica (e perde il diritto). E’ impensabile che il diritto porti ad un risultato diverso da quello che diciamo noi. Altri esempi di pronta applicazione: se all’interrogazione prendo la sufficienza vince lo studio, se prendo quattro vincono i soliti accozzati (e perde la scuola). Se vengo eletto vince la democrazia, se non vengo eletto vincono i poteri forti (e perde la democrazia).
prof sulla decadenza della Todde il Tribunale può chiamare la Dottoressa Cucca a spiegare come stanno le cose ??? se il Dottor Vacca non ha fatto nessun cenno sulla vicenda vuol dire che la Cucca non appartiene alla loro corrente oppure non è iscritta a nessun sindacato dei Magistrati
Ecco si , giustamente “in gran parte ecc ecc” non esclude a priori la possibilità che una particina o delle singolarità di questa particina possano , anche in modo accidentale, avere incrociato delle letture e perché no?! Delle IMMAGINI , tali da segnarLi
Nel proprio intimo . O, per cercare di fare chiarezza, qualcosa che di essi abbia fatto dei “parlanti” e non di “parlati”, dei “de costruttori” e non dei “costruiti”.
Al di là delle età , quando trattiamo di singolarità è difficile per ogni analisi (anche la più seria e attrezzata di dati) operare delle riduzioni che piacciono tanto alle discipline scientifiche.
P.S. eppoi , Gasparetti, il teorico Continentale della comunicazione, non è un “Giovane” ?
Direi che non è un caso che Todde sia andata a visitare le scuole e non, che so, una residenza per anziani o gli ospedali dove un qualche doveroso contraddittorio l’avrebbe trovato… I ragazzi di oggi in gran parte sono molto meno ribelli, contestatori e informati rispetto alle generazioni precedenti. Gioco facile andare a parlare di “ideali e progetti per il futuro” a ragazzi spesso cresciuti su valori “inclusivi e sostenibili” (perno dell’educazione civica attuale) e sogni oltre Sardegna…
Ah , Nuoro! non posso parlare di casa degli altri perché non sta bene, eppoi ho simpatia per qualcuno di loro che conosco. Ma posso parlare della visita “Pastorale” nelle scuole sarde della decaduta ; e lo posso perché l’istituto Scuola è “campo neutro”. Come al solito depongo tutte le passioni (soprattutto le peggiori) che affollano questo corpo e.., così per curiosità mi sono fatto la seguente domanda:
Tra quegli studenti vi è per caso stato qualche audace che ha domandato (in altissima estetica pertinenziale) alla “Sovrana” , ..””””ci risulta, da atti ufficiali, che il suo staff elettorale non ha osservato con il dovuto rigore le norme di legge legate al processo elettorale. In sostanza lei , che ha vinto le elezioni non si è comportata come i suoi concorrenti che invece la legge l’hanno rispettata. Perché dunque noi dobbiamo ascoltarla, qui.””””.
Si lo ammetto potrebbe essere una domanda surreale ma la faccio perché anche io sono stato giovane e ricordo impertinente inguaribile.
Torno a dire sulla questione atto di decadenza del collegio di garanzia: Non saprei se un Magistrato può decidere sulla validità di quei sette rilievi in cui traspaiono attributi che sono di chiara impronta documentale (non è stata presentata una dichiarazione conforme a legge, si scrive) ; qui in questa rubrica ho letto quello che hanno scritto Commentatori molto preparati. In sostanza, come può comportarsi un magistrato di fronte a una Fatticita’ compiuta e addirittura, .. ampiamente suffragata da dichiarazioni pubbliche della stessa Decaduta.
Poniamo che il Giudice si esprima a favore della revoca della decadenza , ..ebbene per il presente non cambierebbe niente. E non cambierebbe perché comunque le regole del diritto non sono state osservate , malgrado una Verità processuale opposta.
In senso politico, ovviamente ..non moralistico.
..ah ….ed IO che ero rimasto ai Cori e Compari …. Però i miei contatti in SantuPedru mi dicono che chi si porta i 5Task in coalizione perde …e malamente pure ! Lo si comprenderà meglio una volta presentate le liste di 3 e 4 file con Novelle Sbarbatelle lanciate a perdere. Che non tutti i Piddini Nuoresi sono così Peddoni . ( cit.)
Com’è quella storia dell’orologio rotto? “Ma se io avessi prevOsto tutto questo”, bah
Caro Prof.,con il solito rammarico purtroppo,di chi assiste da molto tempo a queste realtà,leggendo ciò che hai scritto vedo la stessa universalità, contiene la stessa verità che ha un Romanzo, una bella Opera cinematografica,ambientati in una periferia qualunque e duplicabili in mille altre.Piu di cosi…ps se per caso decidi con questi tuoi scritti di farne un libro dico che sarebbe cosa buona e giusta.
Oggi un risveglio amaro prof, soprattutto legato al pezzo sulla magistratura che ‘attaccherebbe’ solo il governo italiano, e sulle offese e illazioni al collegio elettorale non prenda posizione esplicita in loro difesa.
In tal senso però potrebbe farlo direttamente la dott. Ssa Cucca avendone pienamente diritto viste le accuse del campo largo, in primis del leader 5stelle Conte verso la magistratura.
Per FENU non sarei così sicura che la scelta finale ricada su di lui, perché la CANU (assistente sociale consulente di Bartolazzi, candidata alle Regionali a Nuoro con “Uniti per” e ora, sembrerebbe 5stelle dell’ultima ora) ci teneva così tanto da avere addirittura avvisato che se ne sarebbe andata dall’assessorato, ‘scegliendo’ già la sua sostituta.
In ogni caso è tutto molto deprimente perché non sembra neanche di vivere più in una Repubblica democratica.
La situazione Nuoro è cronica. Città Rossa basti vedere nomine commissari provincia, comune, consulenti regione nominati a nome ed immagine del PD.
Città allo sfascio mà nomine sempre all’attenzione del solito partito.. Ora i giochi vengono attenzionati anche dai 5 tasche….