Se c’è una cosa su cui la Giunta regionale sarda si sbaglia è la gestione della crescente mobilitazione della popolazione contro la speculazione energetica.
Se l’idea è ritenere che il tempo ridurrà l’ostilità dell’umore sociale verso la Giunta, credo che sia sbagliata.
Infatti, in questo caso il tempo lavora a fare della lotta all’eolico speculativo il catalizzatore di ogni scontento, capace di far crescere, in modo esponenziale, lo scontro politico extraistituzionale. I prossimi mesi saranno il paradiso di quel ribellismo carsico che in Sardegna, e nel Nord della Sardegna in particolare, ha sempre potuto godere di un esercito occulto che non ha bisogno di generali per mobilitarsi.
Non passerà molto tempo da oggi al momento in cui vedremo brillare la prima bomba sotto una pala. In silenzio, senza schiamazzi, tutti i sardi gioiranno.
Quelli come me che hanno letto Mazzini prima di Marx, Montaigne e Voltaire prima di Gramsci, e, si parva, Lilliu prima di Lussu, che sono divenuti cristiani (profondamente e sempre più anticlericali) non per tradizione, ma per aver incontrato cristiani credibili e aver scelto di combattere contro se stessi tutta la vita, non hanno subito il fascino politico della violenza. Ma chi crede che l’Essere sia la Storia, o chi non crede in niente e in nessuno ma solo in se stesso, può legittimamente trovare nella violenza uno strumento di attacco o di difesa, tanto più quando l’appello alla difesa proattiva è così ripetuto, sostenuto e voluto dalla gente. Il grande fallimento di questa Giunta e di questa maggioranza è l’incapacità della risposta politica su larga scala alla speculazione energetica, è lo spazio lasciato alle terribili scorciatoie della storia. Non si combatte un’invasione con l’arguzia amministrativa. Serve altissima politica che è impossibile da praticare da parte di chi non ha lo straccio di un pensiero sulla Sardegna. Questa consapevolezza mi fa impazzire di dolore; debbo camminare per chilometri ogni giorno per stancarmi e non farmi consumare dal dispiacere.
Una grande responsabilità in tutto questo è in capo al Popolo Sardo, il quale ha scelto come guida una persona, Alessandra Todde, che non ha mai nascosto, prima della candidatura, la sua militanza industrialista, il suo privilegiato punto di vista a favore delle imprese, e delle imprese energetiche in particolare, più che della società, la sua missione per eliminare i controlli e le verifiche ritenute inutili.
Si veda, per esempio, questa intervista a La 7, nella quale la non ancora Presidente ma già Sottosegretario di Stato si compiace con se stessa per aver semplificato le procedure autorizzative proprio delle imprese (oltre che per i lavori pubblici) impegnate nella green economy. Come non ricordare che il maggior problema dei sardi è il già autorizzato? Come ci si sente ora ad aver votato chi ha spianato la strada a quelle autorizzazioni? È stato l’effetto del bipolarismo: si porta l’elettore a non ragionare sul merito dei contenuti dei diversi candidati, ma solo sulla loro posizione nello scacchiere bipolare. Chi occupa la posizione percepita come vincente, vince a prescindere dalle sue convinzioni, che però tornano centrali non appena inizia a governare. Oggi i Sardi hanno scelto come capo del loro Governo chi ha agevolato la calata sregolata delle pale sulla Sardegna, chi ne ha semplificato il percorso e chi ha loro spazzato il cammino da ogni ingombro. Si deve imparare da questa lezione della storia: il bipolarismo non è efficienza, è malattia politica.
Egregia Caterina Becciu, dove ero io è agli atti: all’opposizione di Solinas senza mai scambiarci neanche un saluto. Dove fosse lei è un mistero, ma certamente è probabile che lei frequentasse un collegio svizzero di buone maniere. Lei è proprio un modello di eleganza e verità. Complimenti vivissimi.
Manipolati e manipolabili.. i sardi sono sempre uguali, li ho visti inchinarsi tra le gambe di Berlusconi e quelle di Salvini. Dovresti prenderla nel c*** da tutto il centrodestra e lo stanno facendo ancora perché io spero che Alessandra todde. Denunci denunci per calunnie diffamazione e voglio dire che le vostre stronzate smetteranno perché non se ne può più di lasciarsi manipolare la gente come zuncheddu pili ed altri ..dove eravate voi sardi negli ultimi 5 anni .
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assenti..
Sì era vero, ma chi do noi pensava che la green economic si sarebbe spinta a tanto? Chi poteva immaginare che il vero potere oltre oceano ha chiesto norme x bloccare eventuali azioni di salvaguardia delle regioni e degli enti locali? La Presidente ha tutto il diritto di combattere questi attacchi speculativi al territorio sardo, poiché sicuramente si starà mordendo le mani x quello che ha contribuito a fare nel passato. Oggi vuole riparare, combatte con i sardi e tutti i cittadini per bloccare questi assalti non effettuato x il bene pubblico, ma x interessi privati, che alla fin fine non sono neanche quelli di produrre energia diciamo pulita, ma di bloccare alla fonte la PROFUZIINE DEI NOSTRI PROFITTI ECCELLENTI AGRICOLI. Ci vogliono propinano alla fine carne sintetica e farina di grilli da laboratorio. X questo dico UNIAMO LE FORZE FRA CITTADINI E ISTITUZIONI E LIBERIAMOCI DA QUESTI INVASORI PREPOTENTI.
Leggendo i commenti di questo articolo vedo che a qualcuno sfugge la conseguenza delle pale eoliche come quelle che verranno installate nel mare della costa smeralda poste a 20 km di distanza dalle coste, la corrente elettrica prodotta dalle pale eoliche dovra essere trasferita a terra tramite cavi sotterrati, nella costa dovranno essere costruite delle centrali elettriche con dei grandi trasformatori che produrranno inquinamento elettromagnetici, queste centrali dovranno essere tenute a distanza delle persone perche l’ inquinamento elettromagnetico è cancerogeno, molti terreni verranno espropriati,
gli yacht dovranno dribblare in mezzo alle pale eoliche per raggiungere gli ormeggi, idem gli elicotteri che raccolgono l’ acqua del mare per spegnere gli incendi.
Sardegna contro eolico e fotovoltaico!!
Attenti che ci prendono per mano e ci portano dove vogliono come tante pecore.
Ragionate con la vostra testa pensate alle superpetroliere che arrivavano a Porto Torres e non passavano a 25 kilometri di distanza.
Cerchiamo invece di lottare per chiedere che i 6,2 giga non siano il limite minimo ma quello da non superare. In questo modo vedrete che i terreni occupati dalle rinnovabili saranno sempre meno di quelli occupati dalle servitù militari.
Mio caro quando scrivi un articolo simile , almeno controlla , prima di scrivere corbellerie, chi ha firmato i decreti e le autorizzazioni , la presidentr Todde, non ha avuto nessun coinvolgimento e ci sono le carte che cantano, a differenza di quello che scrivi , quindi abbi la decenza almeno di documentarti perchecrischi anche una denuncia per diffamazione
My dear (your dear, our dear) è un pugile suonato già al primo round che pensava di vincere facile convinta di essere in luna di miele. Siamo all’intervallo tra la prima e la seconda ripresa e my dear siede sullo sgabello all’angolo e si chiede cosa fare. Le possibilità sono due: 1) Gettare la spugna; 2) Cambiare tutta la strategia e quindi: cacciare il capo di gabinetto finora rivelatosi pessimo consulente, mandare a casa mezza giunta (non ho difficoltà a fare i nomi: Bartolazzi, Cani, Satta, Motzo, Barbara Manca e Portas) da rimpiazzare con nomi realmente autorevoli politicamente o tecnicamente, licenziare l’inutile segretario generale (che secondo me non se ne avrà a male), dimezzare i consulenti (senza sostituirli), sostituire almeno 5 o 6 direttori generali.
A me sembra invece che si dica di no a prescindere da tutto. Posso capire le problematiche dell’eolico onshore, che può essere abbastanza impattante, ma quello offshore, con impianti progettati tra i 30 e i 50 km dalla costa non lo comprendo affatto. Va ricordato che la Sardegna ha il più alto indice di emissioni di co2 da produzione di energia d’Italia, sia per l’esiguità degli impianti oggi presenti, sia per le due centrali termoelettriche a carbone.
La proposta Pratobello 24 è semplicemente assurda sia dal punto di vista giuridico che pratico, impedirebbe anche di installare i 6,2 GW di rinnovabili necessarie per la regione, che servirebbero a sostituire le 2 centrali a carbone.
La Todde continua a raccontare (anche oggi) di non avere firmato niente, in merito a fotovoltaico/eolico, anche se sottosegretario; dice che chi ha approvato il tutto è Solinas. Veramente assurdo!
Il grave disagio che emerge da questo post è il disagio comune a tutti quei sardi che avvertono e denunciano l’assenza di un alto livello politico nella gestione dell’attuale e drammatica crisi. La protesta contro l’assalto eolico e fotovoltaico è diffusa e crescente in ogni parte della Sardegna e non può essere fermata con le chiacchiere della Todde come quelle che compaiono oggi nel quotidiano del capo di sopra, anzi quelle affermazioni fungono da benzina sul fuoco della protesta e si avverte una certa arroganza nell’eludere o nel contrapporsi alla ribellione in atto da parte dei vertici della Regione, senza avere l’umiltà di ascoltarne le motivazioni profonde. Concordo nell’essere il bipolarismo una malattia (da debellare) ma il problema a me pare sia ancora più grave in quanto attiene alla rappresentanza. Se si parte dal presupposto che l’attuale Consiglio regionale rappresenta più o meno la metà dei sardi la giunta e la sua maggioranza sono a quota 26% (è la regola del 26 già posta in luce in questo blog), Ma la carenza di rappresentanza coinvolge tutto il Consiglio per via di una legge elettorale che sulla rappresentanza va ad incidere, prova ne sia che circa 100 mila sardi ne sono privi e mi chiedo se questa sia una coincidenza o ne sia la logica conseguenza che sta determinando il silenzio dei consiglieri regionali di opposizione e di maggioranza sulla drammatica crisi apertasi col dilagare della protesta con la raccolta firme sulla proposta di legge Pratobello 24 per ora limitata alla “fase penna”.
Una giunta nata strana e che finirà peggio,vedrete,sottoscrivo pienamente l articolo.
Ma da dove viene tutto questo impegno e questa sensibilità ambientale contro le energie rinnovabili? Fino a ieri eravamo tutti protesi verso la produzione di energia pulita e rinnovabile,per l’abbandono del carbone gas e petrolio e ora, improvvisamente emerge questa sensibilità ambientale che,non ho visto quando si tratta di valutare opere ben più impattanti sul paesaggio,vedi autostrade ,ponti,costruzioni sulla costa,elementi certamente più distruttivi del paesaggio e del bene pubblico e che yra l’altro non producono nulla. Si dice: ma la Sardegna produce già una quantità di energia superiore al suo fabbisogno, va bene, ma con questo ragionamento qualsiasi regione produce qualche prodotto più di quanto possa servire per sé stessa per esempio grano,auto pesce,macchinari,tessuti ecc.ma mica per questo facciamo manifestazioni per ridurre la produzione. Si però specula sull’eolico . Che significa,forse si vuole che l’eolico si produca dove il vento non c’è,? Forse si immagina una impresa industriale che non generi profitti? Se lo stato (che in tema di energia,dovrebbe essere il monopolista a mio parere)non riesce trovare risorse è giusto o no che intervenga l’impresa privata ? Io trovo che questa sensibilità per l’ambiente(sacrosanta)si manifestasse anche e a Maggior ragione per la difesa della sanità e della scuola pubblica. Riflettiamo
La maggioranza dei votanti (non dei sardi) ha scelto come governatore un membro del governo Draghi e per giunta dei 5stelle… che cosa si aspettavano che facesse? Gli interessi dei sardi e della Sardegna? Il problema è proprio questo: l’incapacità della maggioranza delle persone di ragionare, avere senso critico e guardare oltre gli slogan! La legge cd.Pratobello serve ad ammansire i pochi rimasti dotati di raziocinio. È così! Non c’è niente da fare…dobbiamo rassegnarci…anche alle pale eoliche (ma tranquilli, non nel nuorese….).
Penso che in Sardegna il tema eolico stia diventando altamente indigesto alla politica sarda tanto da assimilare le aree idonee per le rinnovabili alle aree per il deposito nazionale per le scorie radioattive che da 50 anni nessuno può permettersi di togliere dai cassetti.
Per quanto concerne gli impianti di rinnovabili penso che la speculazione rapace svolta da impersonali multinazionali può essere disarmata da una semplice legge regionale che imponga una cauzione pari a tutti i costi di installazione da affidare alla Sfirs (per tutelare la collettività dai rischi di fallimenti pilotati come sono avvenuti nel caso delle miniere aurifere di Furtei) e contemporaneamente una royalty su kW prodotto da utilizzare per creare un’ impianto di smaltimento degli impianti abbandonati ricordo al proposito le pale eoliche sperimentali di Monte Arci abbandonati in sito decenni per mancanza di ricambi manutenzioni e strade, e riusciti a risolvere solo per il fatto che l Enel azienda nazionale con altri interessi in Sardegna ha successivamente eliminato spontaneamente per non avere pubblicità negativa in previsione della quotazione della enel green Power
Giusto quello scritto,ma non può essere tutta
colpa della giunta guidata dalla Todde visto che quando hanno fatto questa pagliacciata( Lega e Forza Italia,) la governatrice non l.hanno manco presa in considerazione,forse più di altri i salti di gioia li ha fatti Solinas e i suoi compagni fregandosene di noi popolo Sardo come ha fatto in tanti altri problemi. Forza terra nostra c’è la faremo
Non ho firmati per la cosiddetta Pratobello e non firmerò. Si tratta solo di una speculazione politica: vorrei sapere dove erano Mauro Pili, l’unione sarda e videolina durante il periodo della giunta Solinas, quando venivano presentate la maggior parte delle richieste di concessione che adesso fanno scandalo. Il solo fatto che alla testa di questo movimento contro l’eolico ci siano un gruppo editoriale che per anni ha taciuto sulla inefficienza di Solinas e un politico come Mauro Pili che durante la sua lunga militanza tra Roma e Cagliari si è occupato di tutto tranne che di ambiente, mi fa molto riflettere, considerando anche il fatto che le principali associazioni ambientaliste (greenpeace, WWF e lega ambiente) hanno preso le distanze da questa campagna. Che è anche viziata da disinformazione sicuramente volontaria: quando si tuona che verranno impiantate pale alte 300 metri (sic) di fronte a Tharros si omette di precisare che saranno a 20/25 chilometri dalla costa, perciò quasi invisibili, mentre nel frattempo dovremo tenerci le vecchie centrali di Fiume Santo e Portovesme, quelle davvero inquinanti, na su questo né Mauro Pili né i salariati di Zuncheddu hanno mai proferito una sillaba.
Bellissimo articolo. Complimenti. I veri soci della Todde e della speculazione sono i Sardi che l’hanno votata.
Ma fatemi il piacere!!!
Non facciamo ASSONANZE/PARAGONI improponibili, tra chi realmente era *UOMO SARDO*, ossia Gramsci, Lussu, Giovanni Battista Melis, *(non il fratello Mario), che in quanto a paraculismo mascherato da Sardosmo, non era secondo a nessuno, se non ai 4 Becchi che oggi si professano tali, con arroganza asininia e cialtroneria neanche tanto velata, vedi i vari Solinas, Palermo, Acciaro ecc ecc,che al contrario di coloro che ho citato poc’anzi oltre ovviamente a Luigi Battista Puggioni e qualche altro più o meno noto, possono soltanto ambire nei loro perversi sogni ad assomigliare a costoro,.,
Rimango del parere che gli Spagnoli ci avevano visto bene, POCOS LOCOS E MALE UNIDOS, già allora, figurarsi ai giorni nostri,.,
Credo proprio che i parchi eolici verranno tutti realizzati, i campi di agrovoltaico e solare in genere idem e oltre alle solite RIUNIONI, PETIZIONI, TAVOLI E CAZZATE VARIE, TUTTO PROSEGUIRÀ COME GIÀ DECISO E AVALLATO, DA CHI MAGARI OGGI SI VORREBBE PURE FAR PASSARE PER UOMO o DONNA che sia, INTEGERRIMO, INTEGRO E LUCIDO, NONCHÉ CONTRO AI SOPRUSI,., (GHAI BI CAMPENE), e in Sardegna, c’è ne sono tanti, troppi, di questi soggetti.
EMMO GHAI, RIBELLIONE, MISERINOS!!!
Non ritengo si debba ridurre la discussione a pro o contro industria Green, nessuno di noi vive in un mondo senza energia e tutti sappiamo che il prezzo da pagare è alto.
Si tratta di contemperare le cose e si tratta di non caricare ad una regione tutto il fabbisogno di uno stato.
Si tratta anche di far evolvere la democrazia e consultare i popoli nella modifica dei loro territori.
Se è anche vero che lo sviluppo di tutto il nostro vivere, anche della sanità, è energivoro e produttore di scorie, potremo mai decidere che si possa bloccare un tale progresso?
Certamente no.
Ma quel che è vero è che il peso debba essere equamente distribuito e ragionevolmente governato.
Anche il governo regionale ne avrà contezza, ma principalmente il governo nazionale che avendo la maggioranza nel parlamento potrebbe incidere sulle decretazioni del governo precedente e ascoltare la voce dei sardi che non possono e non saranno sudditi di tali decisioni.
Credevo di essere l’unico cretino a pensarla come chi ha scritto questo articolo, mi rallegro che altri facciano le stesse considerazioni…mi sembra un pochino in ritardo fermare lo scempio paesaggistico con una raccolta firme, della quale non ho capito contro chi è rivolta…probabilmente per mia ignoranza non ho nemmeno capito chi ha dato ok all’arrivo delle pale eoliche…dove erano i comuni, le sovraintendenze, le commissioni di impatto ambientale ?? sempre presenti ad impedire la costruzione di un muretto o la sostituzione di un infisso … ci siamo riempiti la bocca di energia verde ? Eccola qui…contenti??
Concordo pienamente con quello che è stato scritto , dovremmo essere tutti uniti noi Sardi contro questa speculazione del nostro Territorio , sia maledetto il giorno che è stata eletta a governarci questa cinque Stalle che come hai detto tu è stata anche lei l’artefice di tutto questo
Penso che il progresso non si puo’ fermare. Mentre le malattie si. Not in my back yard. Sindrome di Nimby. La green economy deve fare il suo percorso. Chi ha intenzione di mettere bombe ci pensi bene, prima di farlo. S’INNOZENTE NO BI DEBIT PRANGHERE MAI. ( Antonio Pigliaru – ” La vendetta del codice barbaricino ” )
Professore si informi meglio. Ridurre i tempi (vedi intervista e normativa) non significa “agevolare”, come scrive nel titolo, ma “accelerare”, cioè rendere più veloce una procedura che rimane complessa e con tutti i passaggi e vincoli al loro posto. E’ un principio generale di lealtà amministrativa tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione.
Penso che il dibattito dovrebbe concentrarsi sulle aree idonee, invece si continua a inquinare le acque con argomenti pro/contro la Giunta Todde, compiacendosi della rabbia che monta grazie anche a certi organi di stampa.
Alcuni sardi si stanno rinc….. nendo. Sembra si siano dimenticati il periodo dello shock energetico di 2 anni fa. Volere o volare saremo costretti a rinunciare a gas, petrolio, carbone. Il nucleare no lo vogliamo, le centrali a Bio masse non le vogliamo, i termovalorizzatori no li vogliamo ma allora mi spiegate come si può concepire un presente già altamente energivoro se non produciamo energia? Io vorrei che di tutti questi pseuo- comitati i farciti di pseudo – esperti si potessero rendere pubbliche le bollette energetiche facendo comparire i kW consumati ogni mese e ogni anno. Da un dato del genere si potrebbe già capire che parlano a sproposito.
SONO ANCHIO CONTRO LO SCENPIO CHE VOGLIONO FARE NELLA MIA MADRE TERRA DI SARDEGNA CONTRO GUESTI MISERABILI BARBARI CHE VOGLIONO DISTRUGGERE L’AMBIENTE SARDO CON GUESTI ECOMOSTRI DI PALE EOLICHE È INPIANTI FOTOVOLTAICI CALATE DALL’ALTO DEL PARLAMENTO DI FARABUTTI INPRESENTABILI BASTARDI INFAMI OMINUCCOLI CORROTI È MARCI OLTRE LA DECENZA PERPRETATA GIA DUE ANNI FA DA GUELLESSERE IGNOBILE DI DRAGHI CHE GUANDERA AL GOVENICCHIO DI GUEI FARABUTTI FIRMO TANTI ACCORDI CON I SUOI AMICI CUI FACEVA PARTE DI GUELLE MULTINAZIONALI ITALIANI E STRANIERE PER FAR COSTRUIRE GUESTI ECOMOSTRI NELLA NOSTRA SARDEGNA SENZA CHIEDERE AI NOSTRI GOVERNANTI E AI SARDI IL NOSTRO PARERE BEN SAPENDO CHE NOI ERAVAMO CONTRO GUESTI ECOMOSTRI , ORA STA A NOI SARDI FARSI DI BLOCCARE GUALSIASI DI GUESTI ECOMOSTRI FOTOVOLTAICI ED EOLICHE NELLE CANPAGNE SARDE E NEL NOSTRO MARE 🌊 PERCHE DOBBIAMO TUTELARE E TUTELARCI IL TURISMO LASCIANDO CHE LA NOSTRA ISOLA RIMANGA COSI COME LA CONOSCIAMO IN TUTTA LA SUA BELLEZZA , È NON DERTUPARLA COME GUESTI ESSERI VISCIDI VIGLIACCHI FARABUTTI CONTRO TUTTO È CONTRO TUTTI PER DIFFENDERLA DA GUESTI SPECCULATORI MISERABILI IN GUALSIASI MODO DA SARDO DICO NOOOO A OGNI TIPO DI INPIANTO FOTOVOLTAICO ED EOLICO AFFORASA DASSA TERRA NOSTRA NON PERMETTEREMO A NESSUNO DI DETURPARE LA NOSTRA MERAVIGLIOSA TERRA DI SARDEGNA DEVE RIMANERE COME ANNO FATTO I NOSTRI ANTENATI DIFFENDENDOLA DACCHI IN PASSATO VOLEVANO INVADERLA ORA TOCCA A NOI DIFFENDERE LA NOSTRA MADRE TERRA DI SARDEGNA IN OGNI MODO A MUSO DURO PUNTO .
Buongiorno, suggerirei a una certa classe politica nostrana, la tecnica dello specchio, non tanto per coltivare l’autostima, ma per aiutare all’autocritica. Nei giorni scorsi mi è stato inviato un messaggio sul cellulare, estratto da facebook: La Voce di Monserrato. Il tema trattato riguardava un Assessore dell’attuale giunta, in quota PD. Se non ricordo male, la mia è stata una lettura veloce e in prestito da altro cellulare perché non sono iscritto al citato Social. Per onestà ammetto di non avere potuto fare verifiche sulla veridicità della notizia. La Società dell’Assessore si occupa tra le altre cose anche della ricerca di terreni per le aziende del settore energie rinnovabili. Aggiungo una esperienza personale, sono venuto a conoscenza di un ex consigliere dello schieramento della giunta Solinas, il quale con dei soci ha acquistato terreni della nostra Isola, per poi venderli alle aziende del settore rinnovabili. In sostanza chi amministra il bene comune, tutelando il paesaggio e gli interessi di tutti, a mio parere dovrebbe astenersi durante il mandato, di fare affari, se pure legittimi, semplicemente limitando la propria attività al servizio della collettività.
Oggi la presidenta , su Nuova Sardegna
, articolo in cui spiega che : Dal suo umile ufficio statale , lei non sapeva non vedeva non c’era .Il decreto Draghi Todde non esiste , non c’è nessuna firma .Ma al governo c’erano i 5 stelle , Cingolani era dei loro ,scelto da loro …Avrà EDDA sentito qualcosa , se non visto e firmato !
Potere per il potere ???? Solo accordi ,anche con il diavolo , per ottenere ed esercitare il potere ????? Mi chiedo : a chi giova ? Quali interessi si nascondono , anche fra i sardi apparentemente agnostici ???
Movimentismo per ottenere consenso …….salvo modifiche di apparentamento in corso d’opera ?????
Il Contismo stellato , ci ha mostrato le mille facce della sua virulente esistenza i cui effetti nazionali incideranno profondamente sul futuro ,ma non avevamo colto appieno , forse con superficialità ,la modestia giuridico/amministrativa , con i suoi nefasti effetti , della sua pupilla , incautamente voluta da noi sardi a guidare una la guerra insidiosa ed impari che dobbiamo combattere contro i predatori di risorse naturali per salvarle e custodirle in quanto unica nostra ricchezza !!!!!.
Il problema ormai è una campagna contro le rinnovabili, i feudatari cagliaritani con gli abitanti della Sardegna hanno gioco facile padroni dei massmedia.. purtroppo vedo la Todde arrampicarsi sugli specchi,ma ormai il danno è fatto, la Sardegna continuerà a inseguire il futuro e spopolarsi .
Una precisatzione a su chi at iscritu Maninchedda (po arregodare unu fatu) e una dimanda (custa a is Sìndhigos).
Eja, sa responsabbilidade manna EST DE TOTU IS SARDOS, de su Pópulu Sardu, ca sa responsabbilidade no est cudha chi cricant is carabbineris e is magistraos (candho dha cricant!) ma de donniunu de noso si seus gente, personas (custu fintzes “màscaras”, ma personas, cristianos, lah, no animales/massa biológica totu istintu, pagu crebedhu e cusciéntzia a vattelapesca o a menefrego, bonos a istare prus a iscórriu chi no a concórdia).
Ma NO EST su Pópulu Sardu chi at isceberau custa Presidente, ca intanti dh’at votada solu e mancu su 24% de is eletores e a isceberare NO dh’ant isceberada is Sardos, ma àtere foras de sa Sardigna e garrigada a sa Sardigna po afàrios de polìtica italiana chi po noso tenet sèmpere su matessi colore de su domìniu e sèmpere de prus servilismu de Sardos e chistionedhas personales de is ingabbiaos in is gàbbias tricolore de totu is colores (senza fare di ogni erba un fascio ma ogni fascio con erbe di ogni colore po no iscobiare ite totu àteru) .
Sa DIMANDHA tocat a dha fàere a is Sìndhigos:
Est mai possìbbile chi cussa fasca tricolore no si dha sentant a pesu, bregùngia, infàmia e disonore? O funt totus naschios irisero iscurigau po ischire ite e cantu s’Istadu italianu at fatu de male e vile aprofitamentu de sa Sardigna e de is Sardos? O pentzant chi s’autoridade e autorizatzione (e fintzes sa paga) po amministrare sa gente de bidhas e citades si dha giaet cussa fasca e no sa gente chi dhos at votaos? E ischint èssere is Sìndhigos de totu sa gente, bidhas e citades, e no solu de is chi dhos ant votaos?
Tenent su coràgiu giustu e necessàriu de che arritirare e cuare, cun manos issoro e responsabbildade personale, sa bandhera tricolore? E de cussa fasca tricolore ischint fàere unu pachitedhu e torrare a Presidente de Repùbblica e de Guvernu po nàrrere chi s’Istadu italianu nosi at segau sa conca, sa matza, is cambas e sa passiéntzia puru? O si dha timent de che dhos bogare de sìndhigu?
E sa dimandha tocat a dha fàere no solu a is Sìndhigos de is Comunas inue is aprofitadores ant progetadu parcos eólicos e fotovoltàicos me is campos, ma a totu is Sìndhigos de is Comunas inue po como no ndhe ant mancu propostu, e no po solidariedade cun is Sìndhigos prus cracaos e postos in dificurtade ma ca est sa chistione de totu sa Sardigna e de totu is Sardos!!!
O funt ibertandho chi calecunu provocadore, interessau a tot’àteru e no po sa Sardigna, che dha fùrriet mancari a dinamite a sighire a truncare is cambas nostas?
Una manera civile e pacifica digna de gente civile e pàcifica ma no managa depet puru agatare su coràgiu firmu e forte de nosi furriare!!!
Bonu a pònnere cantu prus firmas siat puru a custa Leze Pratobello (ca tocat a bìere prima de totu ite de abberu e bonu, ùtile, at a aprovare su Cossìgiu de sa RAS – si Cossìgiu dhue at e no solu Presidente – e mescamente ite at a fàere tandho su Guvernu italianu po menare il can per l’aia a nosi pèrdere in trobojos, promissas e fàulas e fàere ibertare a noso pistandho abba in debbadas.
Todde, convinta che la vittoria elettorale significhi “ho ragione io e solo io”, si è rinchiusa nel castello di viale Trento, circondata da cortigiani che rinforzano questa sua presunzione. Non presta orecchio a niente e nessuno, anzi, l’arroganza che sembra alimentare ogni sua mossa è la cifra del suo agire, del suo comunicare, del suo presenzialismo fuori luogo. E intanto la protesta si alimenta come un incendio. Dio non voglia che si incrocino le legittime istanze di queste settimane con il ribellismo violento. A questo si aggiunga una domanda: Todde e la sua maggioranza è consapevole che così facendo legittima come unico interlocutore un editore e le sue testate, cartacea e via etere, che oggi si ergono a baluardo difensivo della sardità, dell’autonomia, del paesaggio ma che nel recente passato si sono esercitati nella più violenta campagna di contrasto al provvedimento di legge, il PPR di Soru, che meglio di tutti gli altri, precedenti e successivi, hanno difeso la nostra terra dalle speculazioni e dal saccheggio? Il lupo che si fa agnello non è credibile e chi ci crede o è stupido o in mala fede. O le due cose insieme
Buongiorno a tutti i sardi noi siamo arrivati ad oggi sempre più consapevoli di essere un unico popolo di una grande isola, in breve cosa aspettiamo a diventare repubblica di Sardegna. E ora di svegliarsi.
la foto del rally Italia Sardegna è emblematica………pensate che il rally mondiale Italia Sardegna …veniva definito con questa frase…….NATURAL SPEED…..invece ora …..EOLICO SPEED…….vergognoso……
La foto è geniale!
Sono d’accordo con chi ha scritto questo articolo,ma credo che si dovrà agire con maggiore pressione da parte dei sardi per la salvezza della nostra terra,per dare davvero,voce e dignità all’autonomia, in parole semplici,occupare in massa,
A incidere e bloccare questo scempio,anche a costo di mille denunce da parte dello Stato italiano. Viva la Sardegna libera.