La Nuova Sardegna, il giornale giustizialista che ad ogni udienza di un qualsivoglia processo ricorda le ragioni dell’accusa e solo quando si arriva a sentenza quelle della difesa (noi intanto stiamo viaggiando, insieme ai radicali a a tante persone civili e impegnate, verso le mille firme raccolte sui referendum per la Giustizia Giusta; noi ci siamo e non abbiamo bisogno della struttura organizzativa della Lega per dimostrare di esistere e di fare cose giuste), è impegnata in una nuova campagna di persuasione dei suoi lettori.
All’inizio della legislatura, e per tutto il 2020, il giornalone turritano a caccia di lettori (e di acquirenti) ha dichiarato come imminente il tubone del gas, ricordate? Poi il gas si è volatilizzato, come era ampiamente prevedibile, ma un direttore che si rispetti e che non faccia solo sondaggi sbagliati di una volta e mezzo divulgati dieci giorni prima del voto, trova soluzioni.
Ora il must della Nuova è la transizione green.
Non ho mai letto tante cose pensate in modo disordinato e scritte peggio come quelle pubblicate nei giorni scorsi, ma soprattutto dette in ritardo.
La verità è che la transizione ecologica in Sardegna porterà decine di migliaia di disoccupati perché la Giunta Solinas non si è preparata alla chiusura delle centrali termoelettriche e perché tutte le Giunte si sono fatte incantare dalle sirene di Enel e Terna, grandi nemici della Sardegna. Descrivevo il quadro reale non più tardi del maggio scorso e dunque non mi ripeto.
Niente di nuovo sotto il sole, ma quando si sentono i peana innalzarsi al cielo da parte dell’informazione cosiddetta indipendente c’è qualcosa di incomprensibiole sotto che emergerà nei prossimi mesi. Come è ora chiaro a cosa mirava la grande e pessima gestione sanitaria dei primi due anni della Giunta Solinas.
Et respice finem raccomandavano i latini, da come finisce qualcosa si capisce sempre un po’ di più sulla sua natura e sulle sue cause. Ora è evidente che la gestione della sanità ha indebolito tutto il settore pubblico dove si voleva rendere più forte la sanità privata (Oristano, Olbia e Sassari; guarda un po’, magari vedremo nascere un polo sanitario-editoriale o un polo alberghiero-editoriale, dato l’alto numero di provvedimenti urbanistici varati, impugnati dal governo, ma vigenti), pagando un piccolo prezzo a Cagliari, cioè rinforzando gli ospedali cagliaritani di un numero abnorme di personale, inventando l’urgenza di unire l’oncologico all’Azienda Ospedaliera Universitaria, cioè facendo ciò che i framassoni teorizzano da tempo. Mi fa ridere l’ingenuità della Procura di Oristano sempre alla ricerca di cupole anche dove non ce ne sono e non ce n’erano (c’era efficienza e indipendenza, distrutta dalle toghe intossicate da informazioni sbagliate): oggi hanno un cuppolone sopra la testa così grande e pesante che non riescono manco a vederlo.
Adesso dobbiamo solo aspettare per far uscire in campo cosa si cela dietro le sirene energetiche. Sappiamo per certo che non sarà niente di buono, ma ancora i connotati sono incerti. Di certo c’è solo la fame in arrivo, prevedibilissima e invece ignorata da un Assessore dell’Industria di indicibile pochezza politica.
Il nuovo must , cioè la transazione ecologica, probabilmente è motivato dalla ricerca di nuovi inserzionisti pubblicitari…
…Magari quei parassiti dell’eolico e del solare che saccheggiando a mani basse (e ben protetti dai governi) le nostre bollette elettriche hanno i loro forzieri pieni di banconote da dare a chi si mostra ben gentile e fido, ma soprattutto ,se in posizione di potere , evita di fare domanda alcuna, …oppure a comando, censura o attacca chi si mostra dubitante.
La calata dei parassiti delle rinnovabili, che si sta preparando, sono convinto sia mille volte peggio del deposito nucleare e delle servitù militari…
…nelle comunità locali piccole, c’è una ostilità di fondo motivata e forte contro l’assalto ai loro terreni agricoli e litorali, dipinta dai cervelloni di cartone come la sindrome del NIMBI (non nel mio giardino).
Ma se questi geni si fermassero a capire come funziona tutta la baraccata dell’energia elettrica in Italia (perché ciò è) … avrebbero di fronte un immagine folle, criminale e raccapricciante che porrebbe in inferiorità persino la mente raffinata ed esperta in tema del Marchese de Sade.