di Paolo Maninchedda
È un po’ prematuro fare l’analisi del voto, perché i dati non sono stabilizzati, ma alcune tendenze sono visibili.
Nelle realtà rurali eravamo già forti e ci rafforziamo ancora con nuovi consiglieri comunali e nuovi sindaci (vedi la conferma di Girasole, gli eletti a Badesi e Ozieri, la grande vittoria a Tresnuraghes etc. )
Nelle realtà urbane siamo diventati una forza politica strutturata, in grado di superare i fatidici sbarramenti che tutti quelli che odiano la diversità di pensiero ineventano per risolvere la differenza con la forza.
A Selargius cresciamo di 7 volte rispetto all’unico risultato precedente, quello delle regionali: passiamo da circa l’1% a circa il 7%.
A Oristano abbiamo fatto un miracolo: abbiamo costruito una posizione politica che è stata riconosciuta e premiata dagli elettori. Non una posizione per differenza dai due poli del centrosinistra e del centrodestra, ma una posizione con valori e programmi propri: una posizione europeista, liberaldemocratica, solidaristica ma non assistenzialistica, una posizione nazionale sarda pluralistica. Vincenzo Pecoraro ha ottenuto con una campagna elettorale cortissima un risultato storico.
Il dato di partito conferma la nostra presenza in città e dice che siamo presenti per le nostre idee, dice che siamo un dato stabile non un fatto temporaneo.
Tutte insieme queste cose trasmettono una sicurezza: non siamo più un partito solo dell’interno della Sardegna: siamo un partito nazionale sardo, radicato anche in area urbana. Non siamo più un partito prigionerio del 3%; siamo un partito capace di fare la differenza e di vivere anche solo sulle proprie gambe. Siamo in grado di reggere una dura competizione elettorale difendendo la nostra bandiera: siamo un partito indipendentista che è anche e soprattutto così robusto da essere elettoralmente indipendente, se fosse costretto a dimostrarlo. Siamo però un partito che vuole creare una grande alleanza dell’area progressista e liberaldemocratica: non parliamo male di nessuno, non guardiamo agli insuccessi degli altri, proproniamo unità e fraternità.
Il problema non sono i sardi che la pensano diversamente da noi, il problema è lo stato confusionale della Repubblica italiana che ci sta soffocando.
Ci piacciono le cose difficili: ci piace dimostrare che sappiamo affrontarle e superarle.
Comments on “Elezioni: cresciamo dappertutto. Avanti così”
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Ottimo risultato, complimenti a tutti quelli che ci hanno creduto e si sono dati per la causa.
Adesso è chiaro che a voler alzare la testa siamo in tanti, ma è proprio ora che bisogna essere coerenti con le promesse fatte agli elettori.
Bravissimi! A innantis
A INNANTIS cun custu passu podeus arribari an ca oleus: finzas a s’INDIPENDENZIA’ Pitioleddu.
Finalmente è ancora più chiaro a tutti che la rivoluzione é iniziata. É il risultato di tanto lavoro di pochi. A innantis
Complimenti!!! Ottimo lavoro svolto…mi auguro vi dia la carica per raggiungere nuovi obiettivi
A innantis