Mettiamo le cose in ordine di rilevanza.
Se le opposizioni alla Giunta Solinas si fossero presentate unite al confronto elettorale, avrebbero vinto.
Significa solo che devono presentarsi unite alle prossime regionali. Non hanno bisogno di apporti dalla Destra. Hanno bisogno di lavorare insieme.
Il dato inatteso è il sorpasso a sinistra del Movimento Cinquestelle rispetto al Pd. Questo indubbiamente peserà in futuro.
Sommessamente, e senza voler offendere nessuno, continuo a ritenere urgente la nascita di un partito federalista sardo, di solido orientamento azionista, cioè ispirato dalle idee che, per semplificare, rinviano a Giustizia e Libertà da un lato e dall’altro alle esperienze più mature, libertarie e democratiche del sardismo e dell’indipendentismo sardo.
Un amico mi ha scritto preoccupato: “Dovremo indossare il fez?”.
Credo di no; non credo ci sia un rischio fascista in Italia; ma ad ogni buon conto rispolveriamo una delle letture più intelligenti dell’avvento del fascismo in Italia, quella del comunista dissidente Angelo Tasca, Nascita e avvento del fascismo in Italia.
Chi ricorda o ha meditato sul ventennio non ha votato Meloni. Chi l’ ha votata è temibile in parte, in parte ignorante, nel senso che ignora o preferisce ignorare. Come Salvini, Meloni è stata creata e ‘sdoganata’, come si usa dire, dai giornalisti, paghi dei risultati di audience.
Cosa deve fare chi non ha votato destra? Migliorare le proprie proposte, farle conoscere. Essere ciò che la destra non è: un partito che si vota a guarire o rendere sopportabili le disuguaglianze, che vuole un’economia controllata, che non condanna alcuni all’emigrazione di massa. Consiglierei di non cadere nel linguaggio della semplificazione, ma in ogni caso di parlare per esser compresi.
Gentile Archiloco, mi permetto di osservare che l’accostamento fra gli elettori e i boccaloni è inappropriato. I boccaloni infatti sono uccelli dei caprimulgiformi, altrimenti noti come succiacapre. Ebbene, è noto che gli elettori non mungono le capre nottetempo rendendole cieche, ma sono essi stessi munti, in senso metaforico. Ergo la negazione, in questo caso, è acconciamente usata.
Il PD è diventato come le nostre chiese: un posto necessario per la coscienza di molti ma vuoto di fedeli. Tutti vescovi in pompa magna e pochi parroci. Non li ascolta più nessuno, non toccano più il cuore della gente e la consegnano a coloro che promettono di riempirne almeno la pancia.
Bisogna ritornare alla vigna come ha scritto Piè.
Controrivoluzione postuma preventiva
Gli italiani non sono un popolo di cialtroni ignoranti e non si meritano governanti come quelli che puntualmente si ritrovano ai vari livelli. Letta non è tornato da Parigi per permettere che nei collegi uninominali si presentassero candidati spesso discutibili, e non avrebbe fatto bene a rimanere in Francia ad atteggiarsi a Napoleone offeso. I vari premier non hanno fatto a gara a promettere la luna, e gli elettori non sono dei boccaloni. L’Italia non è come l’Ungheria, non abbiamo niente da temere, noi.
Queste affermazioni sono frutto di disfattismo.
Indovina quali negazioni sono false e dove manca la negazione.
Perché dato inatteso del movimento 5 stelle? Qual’e’ stata l’opposizione di Zedda e del PD al disastro Solinas, lega e fratelli d’Italia? Inesistente.
La politica è come la vigna; per dare frutti deve essere zappare, potata, concimata…pensiamo noi che il centro sinistra abbia fatto questo?
In sardegna aver perso in questa tornata elettorale contro Solinas & C, equivale ad una sconfitta calcistica della Juventus contro il Canicattì!
Dario Giagoni, lega, è stato eletto senatore. Ieri, ha postato un sollecito ad un amico per andare a votare contro coloro che vorrebbero chiudere la caccia. Su 10 battute, due errori ortografici. È vero che con la grammatica non se magna. Però!
Credo non basterà l’alleanza dei partiti, così da sommare voti su voti. La cessione a 5S di parte delle politiche più urgenti per l’esistenza dignitosa, o almeno così è avvertita dagli elettori, impone di fondere strategie e politiche per la famiglia, per il lavoro, per l’ambiente e la salute.
Questo vale soprattutto per la Sardegna.
Ogni diversa strategia porterà Solinas a rinnovata legittimazione del proprio potere e sèguito governo degli interessi dei sardi.
Se sarà confermato che nei nostri territori più svantaggiati ha vinto l’astensionismo anziché le forze di opposizione in Consiglio regionale, ci sarà molto da capire sulla totale insufficienza della loro proposta politica
…ma bae e ischi si is Sardos aus a cumprèndhere mai chi is partidos italianos, e solu ca funt italianos!, faent e funt sa divisione, su fratzionamentu, s’ispimpirallamentu, sa disunione maca de is Sardos, aifatu de totu is bentos in sa baraundha de s’Itàlia!