Secondo quanto riportato nell’ordinanza, sembra chiaro che Alessandra Todde possa presentare ricorso al Tribunale Ordinario avverso la condanna di sanzione pecuniaria nei suoi confronti.
Non sembra invece essere direttamente legittimata a presentare ricorso anche avverso la sua decadenza di Consigliera regionale per il fatto che il Collegio dispone di trasmettere l’ordinanza al Presidente del Consiglio regionale per gli adempimenti di competenza in ordine alla dichiarazione di decadenza.
Sarà poi il Consiglio ad esprimersi ovvero ad impugnare l’ordinanza di decadenza,
O mi sbaglio?
Saluti
Massimo Sanna
A qualcuno è venuto in mente che nel 1993 il sistema elettorale era totalmente diverso dal 2024? In nessun articolo di legge si parla di candidato presidente di regione per una coalizione di partiti..allora ogni candidato correva per sé stesso..certo dimenticare di aver pagato una fattura enel di 153 euro è un reato grave….quel reato a me capita di compierlo molto spesso..a voi no?
@ Renzo No, non è una inadempenza di lieve entità, è l’inosservanza totale della legge, nonché una dichiarazione fatta in una procedura pubblica, risultata smentita dalle carte presentate. Cè stata gente che, per molto ma molto meno, è stata distrutta umanamente e politicamente, oltre che dileggiata proprio da quell’opinione pubblica dell’invidia sociale su cui i Cinquestelle hanno fatto fortuna.
È chiaro che l’inadempienza é di lieve entità e la soluzione sarebbe una sanzione .E rivedere la legge elettorale che dice che se manca una fattura o una bolla di accompagnamento a quello /a che sarà il presidente crolla tutto il castello.Perche il danno é hai Sardi e alla Sardegna e immagino anche la disperazione degli eletti di tutti i campi che hanno speso soldi,fatto sacrifici che per una bolla di accompagnamento dimenticata da altri si trovano vanificati i loro sforzi.
Almeno la buona fede è facilmente dimostrabile in Tribunale (ORDINARIO però, mica Amministrativo come fatto inizialmente intendere per screditarne la portata del relativo provvedimento).
Gli innumerevoli atti deliberativi prodotti fino ad oggi dall’ imputato (ad esempio, le disposizioni assunte per contrastare la speculazione energetica), danno la misura della incapacità sua (e del proprio Staff da sceicco petrolifero) di comprendere i contorni regolamentari delle vigenti norme, identificarne gli aspetti salienti, i relativi obblighi e le conseguenti azioni per adempiervi!
D’altronde, già si mostrava bonafedismo fraintendimento sulle stesse regole della competizione elettorale, nel momento in cui non si ammetteva di aver preso meno voti della principale coalizione concorrente e che, la relativa vittoria, veniva assegnata più per manifesta repulsione del candidato concorrente, piuttosto che per apprezzati meriti propri.
Quando l’incompetenza marita con la presunzione, la prole non può che essere in buona fede! O no?
Altrettanto puerili e al limite della decenza sono i commenti su quanto accaduto da parte della diretta interessata e del suo entourage: nemmeno passato loro per la mente di ammettere i propri errori e rimettersi alla “clemenza della corte”. Addirittura ritengono sia un complotto, chiaro sintomo dell’imperante arroganza del sistema politico che affligge ormai questo Paese da decenni, che vive ormai di slogan di influencer o pseudo tali e inutili bugie, da ogni parte. Non siamo messi bene
Zustìssia o no zustìssia, bae e busca comente e candho at a agabbare custa incasinadura a “campo largo” e cun cales cusseguéntzias e dannos! At a èssere chistione solu de pagos meses o de bàtor’annos ma no est incasinadura solu de Todde campo largo, est male pro totu sa Sardigna e totu sos Sardos, ca amus a sighire pistendhe abba a ‘guvernu’ de debbadas, inùtile pro sos bisonzos nostros mannos e graves, ponindhe fintzas chi si depat andhare luego a votatzione noa.
Ca sos politicantes sardignoli sunt malos a cazare, no callant a ciorbedhu e prus pagu a cusciéntzia, prus de s’onore de sa libbertade e resonsabbilidade personale e colletiva abbaidendhe a manos nostras pro su diritu e dovere e dignidade de pópulu pro limitare sa dipendhéntzia de sa Sardigna lis interessat su torracontu personale abbaidendhe a manos anzenas e remendhe intro de sa gàbbia e in sa bassa de totu sos partidos italianos e VINCERE COMUNQUE pischendhe nel torbido de s’ignoràntzia e illusione coltivadas in conca de sos Sardos.
S’iscuru a nois si no nos damus un’adderetada manna totugantos!
Bisogna aspettare e valutare quali saranno le controdeduzioni.
Magistratura coraggiosa e obbligata, con le attuali conoscenze, a fare ciò che ha fatto.
C’è solo da chiedersi perché dopo tanti mesi dalla proclamazione. Bisognerebbe che la legge imponesse i controlli e le verifiche prima della proclamazione. Ma forse è troppo semplice.
La Sardegna toddata e maltrattata. Se ne vada.Nella misura in cui emmm… Signora
Todde, non abbiamo tempo da perdere in inutili polemiche. OMISSIS!
Commentare è complicato e al tempo stesso semplice.Parto dal fatto che(un tempo) quando andavi a votare cercavi di scegliere persone più brave di te,molto più brave di te. In tutti i sensi.Poi ci siamo stufati;quelli più bravi di te sono scomparsi e tutto è sembrato solo un magna magna…..così è stato quando all’ orizzonte il giullare di turno ha incanalato la incazzatura generale al grido di “ onestà onestà’ “ ora, con il senno del poi si potrebbe aggiungere a quello slogan:…trullallero e trullalla’ non è successo nulla e io rimango qua’.Resta un fatto incontrovertibile : abbiamo/avete votato solo una come voi non migliore di voi.Pero’ speriamo che se la cavi perché l ultima cosa che serve a questa martoriata Sardegna è un’ altra Santa e per giunta Martire…..avviddezzi sani.
Parturient montes, nascetur ridiculus mus
Vista l’ordinanza, non si può fare finta di niente su quanto accaduto. Il tentativo di sanare (ex-post) la situazione già grave, per altro con dichiarazioni contradditorie, non ha fatto altro che aggravare ancora di più la situazione. Il mandatario deve essere dichiarato ex ante non ex post! Il conto corrente deve essere chiaro ex ante non ex post. Tutte le donazioni e spese devono essere trasparenti, così come le donazioni alla causa, gestite dal mandatario e non gestite fai da tè! QUESTA È LA LEGGE! Detto questo la todde può fare tutti i ricorsi che gli pare, pure legittimi, ma qua trattasi di gravi inadempienze alle leggi elettorali, che ( non vorrei sbagliare) non mi sembrano sanabili(mandatario – fattura non segnalata etc ) Ora a quanto disposto dalla legge elettorale, il consiglio deve semplicemente prendere atto dell’ordinanza e ratificare quanto disposto. Qua non si tratta di ipotesi ma di fatti gravi!
Mi verrebbe da dire , mi vergogno come sardo , ma in fondo la Sardegna cosa c’entra, la poltrona è una calamita siamo sicuri che non si venda cara la pelle, e alla fine si termini la legislatura. Naturalmente ci affideremo alla giustizia?????? Speriamo bene
Egregio, evidentemente i fumi da brindisi con vermentino non erano ancora evaporati né a giugno (termine entro il quale dovevano essere trasmessi gli atti) né a dicembre dopo l’invito dell’organo di garanzia a sanare le incongruenze rilevate. Anzi.
In una sorta di cumulo indistinto tra candidata, movimento di appartenenza e raggruppamento con gli alleati emergono irregolarità plurime che (benché non se ne abbia ancora notizia) potrebbero aver determinato altre decadenze.
L’insanabilita’ delle irregolarità è acclarata.
Vedremo cosa succederà. Certo è che stanno cadendo parecchi calcinacci dai cornicioni di viale Trento.
Segnalo in ultimi le dichiarazioni della SubInfluencer Manca che con sprezzo del ridicolo parla di complotti.
Vabbè, al peggio non c’è mai fine. Saluti.
Per la miseria! Ben sette inequivocabili puntuali rilievi.
Al di là del diritto di questa a impugnare la dichiarazione di decadenza questi sette rilievi assumono indirettamente anche un significato altamente POLITICO.
Non si può governare una Regione non rispettando le leggi della repubblica. Che vergogna!
P.S. : ai Contiani , ..se si va a elezioni ricordate che il Loghetto appartiene a Giuseppe Piero Grillo e lo ha stabilito la Corte di Appello , non di Cagliari ma Genova.
Vero Todde? Vero Manca? Vero Licheri?vero Conte?
Irregolarità gravissime
Mai vista una incompetenza più grande
Intanto sfatiamo il mito che il consigliò regionale possa ribaltare un provvedimento di ben 7 giudici
Dunque verrà confermato e lei potrà solo rivolgersi a un giudice
Intanto la giunta non potrà stare in piedi e quivdi ciaone a tutto questo pasticcio e alle strategie del pd sardo
La cosa più grave è il fatto che abbia dichiarato cose in contraddizione tra loro solo per tentare di salvarsi.
Mi chiedo . Se si dovessero attendere i tempi della giustizia ordinaria si rischierebbe di vanificare il provvedimento emesso. Cioè se per arrivare in cassazione ci vogliono 4 anni e il ricorso venisse rigettato tra 4 anni avrebbe concluso il mandato. Quindi la decadenza è come se non fosse mai state pronunciata. Con tutti i problemi legati agli atti nel frattempo adottati. Pertanto mi sa che in ogni caso deve andar via e poi si vede.
Delle due l’una,:
O è incapace il “comitato elettorale” della coalizione della Todde;
O ha preso un abbaglio l’ organo di controllo.
?
Io saprei la risposta
Ma anche altre volte i salvagenti hanno fatto miracoli
E poi non siamo preparati ad una tragicommedia simile.
A leggere le contestazioni sembra che ci sia ben poco da fare. Certe mancanze non possono essere sanate a posteriori. Però la giustizia amministrativa è molto complessa. Però, visto l’estremo interesse di TUTTI i consiglieri regionali di rimanere attaccati alla poltrona, non è detta l’ultima parola.
Tutti a casa ” o bella ciao “…..
con i tempi della Giustizia Italiana finisce il mandato
La Presidente Todde, ritenendo ingiusto il provvedimento, ha tutto il diritto di ricorrere nelle sedi competenti.
Tuttavia, per correttezza e fino al dirimere la questione, sarebbe opportuno sospendere la corresponsione della indennità a Ella stessa, Assessori, Consiglieri regionali e membri degli staff di presidenza e assessorati.
Sui soldi pubblici non possono esserci deroghe.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza, sembra chiaro che Alessandra Todde possa presentare ricorso al Tribunale Ordinario avverso la condanna di sanzione pecuniaria nei suoi confronti.
Non sembra invece essere direttamente legittimata a presentare ricorso anche avverso la sua decadenza di Consigliera regionale per il fatto che il Collegio dispone di trasmettere l’ordinanza al Presidente del Consiglio regionale per gli adempimenti di competenza in ordine alla dichiarazione di decadenza.
Sarà poi il Consiglio ad esprimersi ovvero ad impugnare l’ordinanza di decadenza,
O mi sbaglio?
Saluti
Massimo Sanna
A qualcuno è venuto in mente che nel 1993 il sistema elettorale era totalmente diverso dal 2024? In nessun articolo di legge si parla di candidato presidente di regione per una coalizione di partiti..allora ogni candidato correva per sé stesso..certo dimenticare di aver pagato una fattura enel di 153 euro è un reato grave….quel reato a me capita di compierlo molto spesso..a voi no?
@ Renzo No, non è una inadempenza di lieve entità, è l’inosservanza totale della legge, nonché una dichiarazione fatta in una procedura pubblica, risultata smentita dalle carte presentate. Cè stata gente che, per molto ma molto meno, è stata distrutta umanamente e politicamente, oltre che dileggiata proprio da quell’opinione pubblica dell’invidia sociale su cui i Cinquestelle hanno fatto fortuna.
È chiaro che l’inadempienza é di lieve entità e la soluzione sarebbe una sanzione .E rivedere la legge elettorale che dice che se manca una fattura o una bolla di accompagnamento a quello /a che sarà il presidente crolla tutto il castello.Perche il danno é hai Sardi e alla Sardegna e immagino anche la disperazione degli eletti di tutti i campi che hanno speso soldi,fatto sacrifici che per una bolla di accompagnamento dimenticata da altri si trovano vanificati i loro sforzi.
Almeno la buona fede è facilmente dimostrabile in Tribunale (ORDINARIO però, mica Amministrativo come fatto inizialmente intendere per screditarne la portata del relativo provvedimento).
Gli innumerevoli atti deliberativi prodotti fino ad oggi dall’ imputato (ad esempio, le disposizioni assunte per contrastare la speculazione energetica), danno la misura della incapacità sua (e del proprio Staff da sceicco petrolifero) di comprendere i contorni regolamentari delle vigenti norme, identificarne gli aspetti salienti, i relativi obblighi e le conseguenti azioni per adempiervi!
D’altronde, già si mostrava bonafedismo fraintendimento sulle stesse regole della competizione elettorale, nel momento in cui non si ammetteva di aver preso meno voti della principale coalizione concorrente e che, la relativa vittoria, veniva assegnata più per manifesta repulsione del candidato concorrente, piuttosto che per apprezzati meriti propri.
Quando l’incompetenza marita con la presunzione, la prole non può che essere in buona fede! O no?
Altrettanto puerili e al limite della decenza sono i commenti su quanto accaduto da parte della diretta interessata e del suo entourage: nemmeno passato loro per la mente di ammettere i propri errori e rimettersi alla “clemenza della corte”. Addirittura ritengono sia un complotto, chiaro sintomo dell’imperante arroganza del sistema politico che affligge ormai questo Paese da decenni, che vive ormai di slogan di influencer o pseudo tali e inutili bugie, da ogni parte. Non siamo messi bene
Zustìssia o no zustìssia, bae e busca comente e candho at a agabbare custa incasinadura a “campo largo” e cun cales cusseguéntzias e dannos! At a èssere chistione solu de pagos meses o de bàtor’annos ma no est incasinadura solu de Todde campo largo, est male pro totu sa Sardigna e totu sos Sardos, ca amus a sighire pistendhe abba a ‘guvernu’ de debbadas, inùtile pro sos bisonzos nostros mannos e graves, ponindhe fintzas chi si depat andhare luego a votatzione noa.
Ca sos politicantes sardignoli sunt malos a cazare, no callant a ciorbedhu e prus pagu a cusciéntzia, prus de s’onore de sa libbertade e resonsabbilidade personale e colletiva abbaidendhe a manos nostras pro su diritu e dovere e dignidade de pópulu pro limitare sa dipendhéntzia de sa Sardigna lis interessat su torracontu personale abbaidendhe a manos anzenas e remendhe intro de sa gàbbia e in sa bassa de totu sos partidos italianos e VINCERE COMUNQUE pischendhe nel torbido de s’ignoràntzia e illusione coltivadas in conca de sos Sardos.
S’iscuru a nois si no nos damus un’adderetada manna totugantos!
Bisogna aspettare e valutare quali saranno le controdeduzioni.
Magistratura coraggiosa e obbligata, con le attuali conoscenze, a fare ciò che ha fatto.
C’è solo da chiedersi perché dopo tanti mesi dalla proclamazione. Bisognerebbe che la legge imponesse i controlli e le verifiche prima della proclamazione. Ma forse è troppo semplice.
La Sardegna toddata e maltrattata. Se ne vada.Nella misura in cui emmm… Signora
Todde, non abbiamo tempo da perdere in inutili polemiche. OMISSIS!
Commentare è complicato e al tempo stesso semplice.Parto dal fatto che(un tempo) quando andavi a votare cercavi di scegliere persone più brave di te,molto più brave di te. In tutti i sensi.Poi ci siamo stufati;quelli più bravi di te sono scomparsi e tutto è sembrato solo un magna magna…..così è stato quando all’ orizzonte il giullare di turno ha incanalato la incazzatura generale al grido di “ onestà onestà’ “ ora, con il senno del poi si potrebbe aggiungere a quello slogan:…trullallero e trullalla’ non è successo nulla e io rimango qua’.Resta un fatto incontrovertibile : abbiamo/avete votato solo una come voi non migliore di voi.Pero’ speriamo che se la cavi perché l ultima cosa che serve a questa martoriata Sardegna è un’ altra Santa e per giunta Martire…..avviddezzi sani.
Parturient montes, nascetur ridiculus mus
Vista l’ordinanza, non si può fare finta di niente su quanto accaduto. Il tentativo di sanare (ex-post) la situazione già grave, per altro con dichiarazioni contradditorie, non ha fatto altro che aggravare ancora di più la situazione. Il mandatario deve essere dichiarato ex ante non ex post! Il conto corrente deve essere chiaro ex ante non ex post. Tutte le donazioni e spese devono essere trasparenti, così come le donazioni alla causa, gestite dal mandatario e non gestite fai da tè! QUESTA È LA LEGGE! Detto questo la todde può fare tutti i ricorsi che gli pare, pure legittimi, ma qua trattasi di gravi inadempienze alle leggi elettorali, che ( non vorrei sbagliare) non mi sembrano sanabili(mandatario – fattura non segnalata etc ) Ora a quanto disposto dalla legge elettorale, il consiglio deve semplicemente prendere atto dell’ordinanza e ratificare quanto disposto. Qua non si tratta di ipotesi ma di fatti gravi!
Mi verrebbe da dire , mi vergogno come sardo , ma in fondo la Sardegna cosa c’entra, la poltrona è una calamita siamo sicuri che non si venda cara la pelle, e alla fine si termini la legislatura. Naturalmente ci affideremo alla giustizia?????? Speriamo bene
Egregio, evidentemente i fumi da brindisi con vermentino non erano ancora evaporati né a giugno (termine entro il quale dovevano essere trasmessi gli atti) né a dicembre dopo l’invito dell’organo di garanzia a sanare le incongruenze rilevate. Anzi.
In una sorta di cumulo indistinto tra candidata, movimento di appartenenza e raggruppamento con gli alleati emergono irregolarità plurime che (benché non se ne abbia ancora notizia) potrebbero aver determinato altre decadenze.
L’insanabilita’ delle irregolarità è acclarata.
Vedremo cosa succederà. Certo è che stanno cadendo parecchi calcinacci dai cornicioni di viale Trento.
Segnalo in ultimi le dichiarazioni della SubInfluencer Manca che con sprezzo del ridicolo parla di complotti.
Vabbè, al peggio non c’è mai fine. Saluti.
Per la miseria! Ben sette inequivocabili puntuali rilievi.
Al di là del diritto di questa a impugnare la dichiarazione di decadenza questi sette rilievi assumono indirettamente anche un significato altamente POLITICO.
Non si può governare una Regione non rispettando le leggi della repubblica. Che vergogna!
P.S. : ai Contiani , ..se si va a elezioni ricordate che il Loghetto appartiene a Giuseppe Piero Grillo e lo ha stabilito la Corte di Appello , non di Cagliari ma Genova.
Vero Todde? Vero Manca? Vero Licheri?vero Conte?
Irregolarità gravissime
Mai vista una incompetenza più grande
Intanto sfatiamo il mito che il consigliò regionale possa ribaltare un provvedimento di ben 7 giudici
Dunque verrà confermato e lei potrà solo rivolgersi a un giudice
Intanto la giunta non potrà stare in piedi e quivdi ciaone a tutto questo pasticcio e alle strategie del pd sardo
La cosa più grave è il fatto che abbia dichiarato cose in contraddizione tra loro solo per tentare di salvarsi.
Mi chiedo . Se si dovessero attendere i tempi della giustizia ordinaria si rischierebbe di vanificare il provvedimento emesso. Cioè se per arrivare in cassazione ci vogliono 4 anni e il ricorso venisse rigettato tra 4 anni avrebbe concluso il mandato. Quindi la decadenza è come se non fosse mai state pronunciata. Con tutti i problemi legati agli atti nel frattempo adottati. Pertanto mi sa che in ogni caso deve andar via e poi si vede.
Delle due l’una,:
O è incapace il “comitato elettorale” della coalizione della Todde;
O ha preso un abbaglio l’ organo di controllo.
?
Io saprei la risposta
Ma anche altre volte i salvagenti hanno fatto miracoli
E poi non siamo preparati ad una tragicommedia simile.
A leggere le contestazioni sembra che ci sia ben poco da fare. Certe mancanze non possono essere sanate a posteriori. Però la giustizia amministrativa è molto complessa. Però, visto l’estremo interesse di TUTTI i consiglieri regionali di rimanere attaccati alla poltrona, non è detta l’ultima parola.
Tutti a casa ” o bella ciao “…..
con i tempi della Giustizia Italiana finisce il mandato
La Presidente Todde, ritenendo ingiusto il provvedimento, ha tutto il diritto di ricorrere nelle sedi competenti.
Tuttavia, per correttezza e fino al dirimere la questione, sarebbe opportuno sospendere la corresponsione della indennità a Ella stessa, Assessori, Consiglieri regionali e membri degli staff di presidenza e assessorati.
Sui soldi pubblici non possono esserci deroghe.