Non voglio commentare i mandati di cattura emessi dalla Corte Internazionale dell’Aja contro Netanyahu e Galland, perché sono stati già abbondantemente analizzati da autorevolissimi osservatori e studiosi della politica internazionale.
Siccome, però, combatto la mia ipocrisia, la mia ira, la coscienza che ho della parte oscura dell’umanità, non posso tacere che le ordinanze della Corte sono l’ennesima replica dell’ipocrisia e del doppiopesismo europeo, e in particolare di quello che viene, più o meno consapevolmente, dalla radice moralistico-giustizialista che lega certo mondo protestante a certo mondo del materialismo europeo di Destra e di Sinistra (tema che ci porterebbe molto lontano, ma che, se provocato – soprattutto dai commentatori anonimi che animano questo blog – non mancherò di sviluppare), a certo mondo raddrizza-gambe-dei-cani-altrui tipicamente cattolico. Sto parlando, per chi non avesse capito, del razzismo politico di comodo di certa cultura europea.
Israele deve certamente fermare la guerra (che quando mira a spianare città è chiaramente omicida, Putin docet) e Hamas deve rilasciare i pochi ostaggi rimasti vivi; Israele deve smetterla di soffocare la Cisgiordania e di occupare territori per i coloni estremisti; Hesbollah deve andarsene dal Libano (in pochi ricordano gli omicidi politici mirati con cui il partito di Dio ha affermato la sua egemonia – con l’aiuto dell’Iran – nei territori al confine Nord di Israele). Tutte cose di cui si potrebbe parlare a lungo, ma adesso mi preme fare altre domande.
Non voglio cimentarmi in una dimostrazione del settarismo a senso unico dei mandati di cattura appena emessi (che dire poi di quello rivolto contro un morto presunto, per fingere equanimità nell’emettere quelli contro i vivi israeliani?), ma credo che serva porsi una domanda: come mai gli zelanti giudici e procuratori non hanno mai emesso un ordine di cattura internazionale contro il macellaio di donne a capo scoperto Khamenei, guida suprema dell’Iran? Oppure si ritiene che torturare, picchiare, impiccare le donne che mostrano i capelli o che si oppongono alla legge islamica non sia un crimine contro l’umanità?
Iniziamo da “Asra Panahi, di 16 anni, morta dopo un pestaggio da parte delle forze di sicurezza iraniane perché, assieme ad altre compagne di classe, si era rifiutata di cantare un inno dedicato alla Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei”. Era una nuotatrice. Aveva sedici anni. Questo non è un crimine contro l’umanità (qui avrei voluto dire parolacce, ma sto combattendo contro la mia parte irosa e taccio)?
Continuiamo con Hasti Hossein Panahi che viveva nella circoscrizione di Dehgolan, a est di Sanandaj, cuore del Kurdistan iraniano. Era un’adolescente intraprendente, una ribelle che assieme alle sue compagne di Liceo esprimeva il rifiuto dell’obbligo dell’hijab irridendo la guida suprema Ali Khamenei e il grande ayatollah, Ruhollah Khomeini, facendosi fotografare mostrando il dito medio accanto ai ritratti dei mullah appesi alle pareti della loro classe. Adesso è come la vedete nella foto, dopo un pestaggio di Stato.
E che dire di Nika Shakarami che era a capo scoperto, in piedi su un cassonetto mentre mostrava il suo velo in fiamme, il 20 settembre 2022, quando nelle piazze di Teheran giovani donne danzavano tenendosi per mano attorno ai falò dove bruciavano i loro hijab, cantando le canzoni della libertà e gridando slogan contro la Repubblica islamica. Poco dopo sparì, venne arrestata, violentata e uccisa.
Questi non sono crimini contro l’umanità? E allora, cos’è l’umanità?
Di queste cose nessuno vuole parlare a livello internazionale e, d’altra parte, nella kermesse culturale più importante che si svolge in Sardegna, la celeberrima Pastorale del turismo, al Segretario di Stato del Vaticano, Parolin, intervistato in ginocchio, anzi, in posizione prona l’estate scorsa, nessuno ha chiesto che cosa dice la Chiesa Cattolica delle donne iraniane impiccate per essere donne. Non sia mai che sul palco si parli di una questione divisiva! Solo questioni ben sedimentate, ormai calme, come le acque morte.
E dunque, se nel piccolo la Sardegna si gira dall’altra parte, perché non dovrebbero farlo i ricchi, pasciuti, benpensanti europei?
Suvvia, Khamenei non è uno che commette crimini contro l’umanità, è solo uno che fa impiccare ragazzine libere!
Vorrei chiudere con un insulto. Si dispensa dalle visite: sono incazzato nero!
https://nessunotocchicaino.it/notizia/iran-il-governo-iraniano-legittimato-a-presiedere-evento-consiglio-per-i-diritti-umani-delle-nazioni-unite-60374353
Mi chiedo solo se l’onu abbia ancora credibilità per il resto…. omissis…
l’umanità è arrivata al capolinea, c’è bisogno di un reset totale in quelle zone e presto lo si avrà
Sono incazzato nero anch’io, molto incazzato, contro gli estremismi religiosi, omicidi, di Stato… Non è stato fatto mai abbastanza, soprattutto dal mondo femminista occidentale, per aiutare le giovani Donne iraniane, e non solo, dalle persecuzioni a cui sono sottoposte, da una categoria di persone vecchie, spinte solo da un maschilismo esasperante, che si nasconde dietro verità religiose inesistenti…
Caro Paolo,
i componenti della Corte internazionale dell’Aja spesso sembrano “distratti” e con qualche problema di vista.
Non vedono o non vogliono vedere ?
Gli esempi sono tanti . Mi chiedo, dove erano quando gli iracheni e la coalizione formata dalle ” democrazie occidentali” bombardavano Mosul dove si stima siano stati uccisi 40.000 civili ?
l’elenco purtroppo è lungo…
…e gli ipocriti sono tanti
Grazie!
Solo questo
Ma sos crìmines no los faghent sos criminales?
Sos Erodes no sunt criminales antiumanos solu ca mandhant sas “guàrdias” a s’imbrutare sas manos seghèndhendhe sa concas a sos Batistas in nùmene de aprofitamentu e machines?
Sunt terrorizados ca sa paridade de dignidade, diritos e doveres de umanidade podet abbèrrere si no s’istrada nessi su caminu de unu Guvernu e podere polìticu a sas féminas?
E fintzas si in d-una tziviltade assurda, antiumana e criminale, ca no est de umanidade ma de gherra fata faghindhe e a fàghere, de isfrutamentu, domìniu e ódiu, siat “ocidentale” o de àteru puntu cardinale, ca tenet coment’e bùssola o “istedhu polare” s’irrichimentu a isfrutamentu, sas féminas puru tocat a bìdere ite faghent, ca postas a guvernare podent, e comente, sighire sa gherra!
Ca no est chistione de callonis e ne de pilu! Est chistione de nos pesare totu a umanidade, ómines e féminas, no mascros e féminas o ne goi e ne gai coment’e chi custos siant animales e no pessones cun matessi dignidade, diritu e dovere!
Però cun féminas a cumandhare sos Istados nessi carchi cosa tiat comintzare a cambiare, carchi cosa ca sos mascristas, prus muscolosos e fortes che a cadhos e àinos, o leones, sunt prus gherristos e gherradores, prus in “vena” de cumandhare ‘democraticamente’ puru e tiant VINCERE de prus mancari nendhe chi de mortos bochidos ndhe lis bastat solu milli, isparendhe o faghindhe triballare a bocidura (“caduti” lis narant! Fartzos, inganneris, l’ant iscritu in totu sos monumentos “ai caduti” e in totu sos lìbberos no solu de iscola, e mancari de ‘istóricos’ fintzas fémina, repitindhe che papagallos sas peràulas a mandronia! “Caduti”, diàmine, postos a bochire e a bersàgliu!).
Epuru bi at isperàntzia chi cun sas féminas a guvernare tiat cambiare carchi cosa, ca “il coltello dalla parte del manico” chi si chircas de l’istorrare ti segat sa manu ca est in àteras manos, manos armadas no de lepa, ma de milliardos e prus pagu in manu de sos guvernos mancari a “capas” fémina, chi podent èssere ancora “prus comitati di affari” chi no de vida e sighire sa gherra mundiale “a pezzi e bocconi”.