I ballottaggi vanno dunque tutti alle coalizioni contrapposte al centrodestra di Solinas.
Nuoro, Quartu e Porto Torres sono progetti diversi; anzi, alcuni sono progetti e altre sono scommesse. Ma comunque hanno sconfitto la Giunta.
Solinas era esposto in prima persona a Quartu con Stevelli e a Quartu ha vinto un progetto oltre che una persona e, se è consentito, una storia.
Quella di Stevelli è stata la candidatura su cui Solinas si è speso di più e ha perso e con lui ha perso tutto il caravan serraglio massonico-clientelare, protetto in modo indecente dagli apparati dello Stato, che ruota intorno alla Giunta.
Le vittorie elettorali, però, devono dimostrare di saper diventare vittorie civili. L’area contrapposta alla Giunta non vince perché maggioritaria tra la gente, ma perché più motivata all’impegno politico.
Tra la gente si è ancora minoranza.
Si deve partire da questa consapevolezza, diversamente non si capisce cosa è e cosa sia stato il trumpismo che in Sardegna è l’alleanza tra sardisti e leghisti.
È chiaro che serve un luogo dove abbiano contemporaneamente cittadinanza le differenze e le convergenze, un luogo non egemonizzato da una sola forza e non guidato da chi ha l’urgenza di candidarsi.
Un luogo movimentista, aperto, culturale e politico insieme, ma ben coordinato.
Si vedrà.
Ma oggi la Giunta è stata sconfitta anche dalla confessione di un membro della maggioranza che ha dichiarato in televisione che di fronte all’aumento dei contagi si scelse di tenere aperte le discoteche.
Questa incoscienza trumpista è il più grande autogol della giornata, perché svela il cinismo e il pressapochismo di una classe divenuta dirigente per caso e non per merito.
Impareranno? Non sulla pelle delle persone spero!!! Ci vorrebbe un progetto realistico, fattibile, onesto. Credo che tutti noi meritiamo di più.
Oggi ho ascoltato le dichiarazioni di Ganau su Radio uno, (riguardo la vittoria della sinistra)… mi ricordano, ….a parti invertite…., i mitici interventi di Fabio Bondi.
A qualsiasi persona che ha a cuore il destino della Sardegna, il Suo intervento, di oggi (…e non solo…) dovrebbe indicare una strada da percorrere,
…ma temo che questi non abbiano ancora capito nulla.
Intanto passa il tempo e non c’è un progetto di alternativa (…ma vera…) su, sanità, scuola, trasporti, enti locali, tasse, ambiente, energia.
Vedrete che passeranno altri 5anni e ci troveremo a dover eleggere un altro Pigliaru, …. e concludere così;
nel più lordo imene …un ventennio devastante.
Per favore però, lasciamo in pace gli asini veri, che al confronto con la classe politica attuale sono dei giganti.
I topi iniziano ad abbandonare la nave
E dunque? Dove avremmo mentito?
9/11.ore 21.20
Report
la giunta neo leghista sarda e le pressioni asfissianti dei gestori della discoteche piu famose. Da isola Free covid a lazzaretto di poveri illusi convinti di vivere sul turismo… i sardi
Purtroppo molto spesso una classe dirigente diventa tale per caso e non per merito. Molto perché spesso la politica è per eccellenza condizione che uccide il merito, vuoi perché i partiti scelgono chi porta acqua (voti) e non chi è capace, vuoi perché luogo di molte chiacchiere e (spesso) pochi fatti concreti a beneficio della popolazione ma con estrema autoreferenzialità (ASL??Province??) che allontana la gente capace. Peraltro spesso, e questo è il caso più limpido ed eclatante, una classe dirigente è direttamente figlia della incapacità o impalpabilità di chi la ha preceduta. E con questo non voglio difendere l’indifendibile attuale, anzi…
Caro Paolo,
analisi perfetta sul voto di oggi che, certamente, certifica l’inconsistenza politica e il pressapochismo dell’attuale maggioranza regionale, convinta di poter imporre ovunque, ma a Quartu soprattutto, i candidati più improponibili.
I famosi schiaffi che Stevelli voleva rifilare agli avversari, come profetizzato, sono diventati sberle dolorose sulla faccia dell’altro Christian.
Purtroppo è altrettanto vero che il consenso verso Solinas e le politiche scellerate della sua maggioranza, non è scemato del tutto.
Ancora manca un progetto politico alternativo, in grado di far aprire gli occhi ai sardi che si sono consegnati mani e piedi in mano a questi pericolosi incapaci.
Però consentimi di dissentire dalla scelta delle immagini che hai posto a corredo dell’articolo: non trovo giusto che un animale umile e prezioso come l’asino (s’ainu, come diciamo noi, gente di campagna) possa essere accostato ai Cristian di turno.
Ti propongo di sostituirlo con la foto di un Allocco (Strix aluco, rapace notturno, da noi noto come “S’istria”) che non ha colpe neanche lui, ma almeno ha un nome italiano più consono ai personaggi in argomento.
Con stima, tuo
Mimmia ‘e Zappone
Sono sconvolta . Ho dovuto fare ricerche incrociate per avere la certezza che l’intervista di Cocciu non fosse un fake.
Nulla che non si sapesse, ma sentirlo affermare con questa stolida disinvoltura mi da una vertigine.
Aiò, scidai su sonnu e diamogli una passata di pomodoro,
L’altra sera al supermercato non ce n’era…