di Paolo Maninchedda
Ho appena visto il servizio di Sky sull’alluvione odierna di Olbia. Il servizio era stato girato a marzo 2014.
È stato riproposto per dire che nulla è stato fatto da allora a oggi.
Sarebbe bastata una telefonata della giornalista per avere le informazioni che seguono.
Posto che è difficile realizzare un’opera senza averla prima progettata e finanziata, quando la Giunta Pigliaru è entrata in carica, marzo 2014, non esisteva un progetto globale della mitigazione del rischio a Olbia né esistevano le risorse per finanziarlo.
Il 26.05.2015, dopo più di due mesi di esposizione pubblica, l’Autorità di Bacino da me presieduta ha approvato il “Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” contenente le misure e gli interventi di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idrogeologico e le relative priorità. Valore complessivo 120 milioni di euro. Da allora a oggi, la Regione ha stanziato 44 milioni per Olbia a valere sull’Accordo di Programma col Ministero dell’Ambiente e sul proprio Mutuo infrastrutture, altri 81 milioni sono stati stanziati dal Piano Stralcio Nazionale Città metropolitane.
Il Comune di Olbia ha sviluppato la progettazione, articolandola in 4 lotti.
Assume particolare rilievo il primo lotto di importo pari a € 25.300.000,00 con il quale è prevista la realizzazione delle vasche di laminazione sul Rio San Nicola e Rio Seligheddu. L’intervento ha completa copertura finanziaria.
Regione e Comune di Olbia hanno poi convenuto che la Regione renderà sin d’ora disponibili le risorse regionali (12,1 M €) del secondo lotto, per consentire l’esecuzione dei primi interventi volti all’eliminazione di parte delle opere “incongrue” (secondo lotto) , a condizione che lo stesso Comune assicuri parallelamente l’attuazione del I°Lotto (vasche di laminazione Rio San Nicola e Rio Seligheddu), nel rispetto degli obblighi assunti con la Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Adesso si possono realizzare le opere, prima no. Capisco che si vorrebbe che esistesse qualcuno con poteri di soluzione istantanea dei problemi, ma nel mentre si può per lo meno dar conto del lavoro semplicemente onesto di chi rispetta tutti i passaggi previsti per legge perché gli interventi di mitigazione possano essere non solo legittimemente, e non arbitrariamente o superficialmente, realizzati, ma anche affinché essi siano razionali, efficaci e durevoli.